ATLAS

Ripensare immaginari orientali-occidentali. Linguaggio, corpo, mente (ATLAS) 

Breve descrizione:
Il concetto di immaginario è una delle categorie antropologiche più intimamente radicata nella dimensione della corporeità e della produzione di significati veicolati, in un contesto, attraverso mental images, che costituiscono l’interfaccia fra la dimensione corporea e quella mentale. Lo studio degli immaginari, che parte dall’indagine interpretativa dei testi e delle pratiche linguistiche e culturali specifiche, viene riconfigurato a partire dalla corporeità che diventa l'elemento riunificante per la creazione di un repertorio comune che abbandona la dimensione locale per accogliere quella globale delle relazioni. L'immaginario considerato come deposito, diventa repertoire culturale condiviso, categoria semantica e segnica che produce nuovi significati e contaminazioni tra oriente e occidente, generando ambiguità che informano il piano del sacro e del profano, della parola e del gesto a partire da un concetto di similitudine che si oppone a quelli di distinzione e definizione.  

Obiettivi: 

  1. Si intende costruire un Atlante dell’immaginario orientale-occidentale in cui siano delineate alcune “rotte” o dinamiche che collegano linguaggi, figurazioni, miti, rituali e concezioni, che hanno attraversato la storia, la letteratura e il linguaggio tra Oriente e Occidente e che si offrono quali possibili modelli rappresentazionali anche per il nostro tempo. In particolare si evidenzieranno figurazioni e motivi relativi alle dinamiche mente-corpo, alla loro rappresentazione in tempi e spazi apparentemente distanti, ma accomunati da un medesimo sostrato antropologico. A partire da alcuni snodi fondamentali a cui sono  dedicati i singoli WP si procederà alla ricognizione di materiali e  pratiche da cui ricavare dei modelli che testimonino delle linee di  continuità a contaminazione tra Oriente e Occidente in relazione tanto  ad archivi figurativi del passato, quanto a banche-dati recenti costituite  su prospettive tematiche, specificamente miranti ad evidenziare la  dimensione della corporeità come base per l’elaborazione di forme di  immaginario che all’uomo e all’umano hanno dedicato specifica  attenzione.
  2. A partire da alcuni snodi fondamentali a cui sono dedicati i singoli WP  si procederà alla ricognizione di materiali e pratiche da cui ricavare dei  modelli che testimonino delle linee di continuità a contaminazione tra  Oriente e Occidente in relazione tanto ad archivi figurativi del passato, quanto a banche-dati recenti costituite su prospettive tematiche,  specificamente miranti ad evidenziare la dimensione della corporeità  come base per l’elaborazione di forme di immaginario che all’uomo e  all’umano hanno dedicato specifica attenzione.
  3. Si procederà alla ricognizione, categorizzazione e articolazione dei un progetto unitario, seppur scaturente dai diversi ambiti disciplinari, per una rappresentazione multimodale di un nuovo Atlante occidentaleorientale utile a evidenziare punti di contatto e contaminazioni. Si realizzerà, oltre che pubblicazioni scientifiche sui vari filoni della ricerca, un’operazione di divulgazione della stessa anche ad ambiti non prettamente specialistici, tramite interventi seminariali dedicati al grande pubblico, seminari e corsi formativi, nonché rappresentazioni teatrali e multimediali, come anche eventi espositivi ai fini della didattizzazione dei contenuti e a creare forme di edutainment in grado di avere un impatto su un ampio pubblico.