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Audience, Remediation, Iconography, Environment in Contemporary Opera (A.R.I.E.)

Breve descrizione
Il progetto di ricerca A.R.I.E.- Audience, Remediation, Iconography and Environment in Contemporary Opera intende esplorare lo spettacolo lirico secondo una prospettiva multi e interdisciplinare, in grado di coniugare questioni estetiche, mediali, drammaturgiche e produttive. Adottando una metodologia sperimentale, all’incrocio fra Performing Arts, Visual Arts, Economia della cultura e Museologia, il gruppo di ricerca procederà a una mappatura delle regie d’Opera contemporanee, con particolare riferimento agli ultimi 50 anni (ma senza escludere fenomeni d’avanguardia primonovecentesca o casi di studio rilevanti e originali del secolo precedente), nel tentativo di individuare i principali fenomeni di rimediazione linguistica e visiva (a partire dai profondi cambiamenti nella concezione dello spazio della scena); la persistenza di un immaginario modellato su calchi di fonti architettoniche, letterarie e figurative; la peculiare declinazione di fluide identità di genere; l’impatto del teatro musicale in termini di audience development; i processi di musealizzazione legati al patrimonio materiale e immateriale dei compositori e dei registi. L’obiettivo generale di A.R.I.E. riguarda dunque l’avvio di una riflessione teorica e metodologica che, senza rinunciare all’apporto specialistico dei saperi coinvolti, converga verso un modello ermeneutico integrato, capace di inquadrare l’oggetto di studio prescelto attraverso un’ottica plurifocale.  

Obiettivi: 

  1. Nel contesto degli Opera Studies manca un approccio metodologico integrato capace di tener conto di questioni di natura diversa, provenienti da prospettive disciplinari eterogenee: l’ambizione e il carattere innovativo del progetto A.R.I.E. si misurano proprio a partire dalla volontà di analizzare lo spettacolo operistico come prodotto culturale, come fatto estetico-drammaturgico (legato peraltro a trasformazioni e sperimentazioni in altre tipologie spettacolari) e come catalizzatore di immaginari.
  2. L’Opera ha sempre incarnato valori identitari profondi in grado di formare gli spettatori e di trasmettere – accanto al piacere dell’ascolto e della visione – modelli pedagogici riconoscibili. Riconsiderare i processi di formazione del pubblico, alla luce delle istanze dell’economia della cultura e delle recenti acquisizioni dell’audience development, consente di riaffermare la stretta appartenenza della performance lirica all’ambito della produzione culturale e di interrogarsi sulle strategie di gestione dei Teatri d’Opera e sugli effetti di questi nello sviluppo del territorio.
  3. La persistenza nell’immaginario collettivo del fascino del repertorio lirico ha dato vita a numerosi esempi di case-museo di compositori e registi e ha spinto molti artisti a sperimentare formule espositive inedite, nel tentativo di conservare la memoria dei loro spettacoli. Nonostante la forza di tali esempi manca ancora una riflessione teorica e metodologica compiuta che individui strategie di allestimento e fruizione di ‘opere complesse’ e pertanto il progetto A.R.I.E. risulta estremamente innovativo.
  4. Il portale costituirà il prodotto di sintesi dell’interazione interdisciplinare della ricerca e consentirà di archiviare materiali diversi: frammenti sonori, documenti visivi (fotografie, bozzetti, ecc.), estratti video, teaser, note di regia, recensioni, testimonianze dirette. Grazie alla collaborazione con alcuni importanti Festival e alla partnership con il Network Opera Project, questa infrastruttura digitale costituirà una sorta di prototipo attraverso cui sperimentare nuove forme di indicizzazione di materiali compositivi.