Mario PAGANO

Professore ordinario di FILOLOGIA E LINGUISTICA ROMANZA [L-FIL-LET/09]

Professore ordinario di Filologia e linguistica romanza presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania; è stato ricercatore presso la Facoltà di Lettere della stessa Università dal 1984. In precedenza è stato borsista della Session d’Été presso il «Centre d’Études Supériéures de Civilisation Médiévale» di Poitiers; dal 1980 al 1983, con borse di studio del Ministero degli Affari Esteri e del C.N.R., ha compiuto attività di ricerca presso il “Centre de philologie médiévale” dell’Università di Liegi sotto la direzione di Madeleine Tyssens; nel settembre-ottobre 1985 è stato borsista, in Germania, presso il Goethe-Institut.

Fa parte del Collegio del Dottorato in Scienze dell’Interpretazione dell’Università di Catania. È vicepresidente del «Centro di studi filologici e linguistici siciliani»; dirige: il Bollettino del Centro di studi filologici e linguistici siciliani; il Corpus ARTESIA (Archivio testuale del siciliano antico) [http://artesia.ovi.cnr.it/], il Vocabolario del Siciliano Medievale (VSM); la collana “Quaderni di ARTESIA”. Fa parte del comitato scientifico del Bollettino dell’atlante linguistico degli antichi volgari italiani; del comitato scientifico della Fondazione Verga e degli Annali della Fondazione Verga.

È socio di diverse società scientifiche. Ha partecipato a diversi PRIN, in particolare a «Censimento, Archivio e Studio dei Volgarizzamenti Italiani» e a «Studio, Archivio e Lessico dei Volgarizzamenti Italiani».

         Si è occupato di tematiche pertinenti ad aree diverse, approntando anche l’edizione di testi medievali francesi, italiani e siciliani; i suoi interessi sono rivolti anche alle applicazioni dell’informatica in ambito filologico.

Per l’area gallo-romanza si è occupato di poemetti misogini antico-francesi; del Testament di Jean de Meun; di epica, in particolare del Renaut de Montauban.

         Per l’area italo-romanza si è occupato di ‘Scuola poetica siciliana’, di volgarizzamenti della Legenda aurea e di volgare siciliano. Ha fatto parte dell’équipe di filologi che ha curato, per i “Meridiani”, la nuova edizione critica del corpus dei Siciliani (canzoni di Stefano Protonotaro e 15 testi di Anonimi).

         In funzione della costituzione dell’«Archivio testuale del siciliano antico» (Corpus ARTESIA: ), e del suo annuale aggiornamento, ha fornito contributi sulla scripta e la periodizzazione del siciliano medievale; ha pubblicato diversi inediti, dimostrando anche l’esistenza di un filone di volgariz­zamenti, in precedenza mai considerato, dal catalano al siciliano; ha aggiornato il quadro delle conoscenze sulla letteratura veterinaria in volgare siciliano, portando alla luce l’esistenza di volgarizzamenti dei trattati di Giordano Ruffo e Lorenzo Rusio, in precedenza mai censiti.

         Gli attuali ambiti di ricerca riguardano: la redazione del Vocabolario del Siciliano Medievale (VSM), di cui il Corpus ARTESIA, annualmente aggiornato, rappresenta la necessaria base documentaria; un volume di Vite di Santi in volgare siciliano; la letteratura veterinaria in volgare siciliano; i volgarizzamenti italiani della Legenda aurea; i poemetti misogini antico-francesi; il Testament di Jean de Meun.

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