
Massimo SCHILIRO'
Massimo Schilirò dall’a.a. 2002-2003 ha svolto presso l’università di Catania corsi di Sociologia della letteratura, Letterature italiana ed europee, Letteratura italiana, Teoria della letteratura. Ha insegnato presso i corsi di specializzazione all’insegnamento (Sissis) e presso la Scuola Superiore di Catania (Ssc). È stato membro del collegio dei docenti del dottorato in Filologia moderna. Ha pubblicato studi sui progetti autobiografici di Vitaliano Brancati e Italo Calvino, sulla rappresentazione del luogo e il resoconto di viaggio, sulla letteratura siciliana, sulla follia. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Catania di carta, Il Palindromo, Palermo 2015; La misura dell’altro. Animali e viaggi di Emilio Cecchi, Rubbettino, Soveria Mannelli 2017; Tornare alla casa della madre. Vittorini Morante Celati, ETS, Pisa 2019.
L'attività di ricerca si è inizialmente indirizzata soprattutto verso la scrittura personale: in questo campo ha esplorato le forme e i generi diversi nei quali si realizza l’impulso autobiografico, in particolare lo spazio autobiografico come sistema di testi e di generi in Vitaliano Brancati, i progetti autobiografici non realizzati di Italo Calvino, la scrittura diaristico-odeporica di Tommaso Landolfi, di Emilio Cecchi e Gianni Celati.
Delle forme generiche convocate alla composizione dello spazio autobiografico, particolare attenzione ha ricevuto in questi studi il saggio in quanto scrittura operata a ridosso del proprio tempo, immanente all’esperienza storica e all’esperienza soggettiva. Genere instabile, tratto fondamentale del saggio è il suo carattere insieme privato (di visione e registrazione personale, soggettiva, esperienziale del mondo) e pubblico (di testimonianza di temi pubblici, polemica, intervento nella formazione dell’opinione pubblica). Il saggio quindi è stato studiato in quanto si mostra essere: a) il genere della mescolanza e della contaminazione, b) il genere dell’autocoscienza e dell’impegno.
Attualmente si dedica allo studio della rappresentazione del luogo nella narrativa. Sono oggetto di studio 1) le figure del ritorno e del pellegrinaggio sentimentale, intesi come temi all’incrocio dei sistemi simbolici del viaggio e della memoria, con lavori su Gianni Celati, Elio Vittorini, Elsa Morante; 2) la letteratura odeporica (Emilio Cecchi, Elio Vittorini).
In particolare 1) le figure del ritorno e del pellegrinaggio sentimentale sono studiati come schemi di comparazione tra il moderno (industriale, capitalistico, urbano) e il premoderno. Ritorno e pellegrinaggio si configurano all’incrocio dei sistemi simbolici del viaggio e della memoria. Ogni ritorno/pellegrinaggio è studiato sia come viaggio che come ricerca memoriale. In altre parole il ritorno/pellegrinaggio impegna sia le categorie del tempo che quelle dello spazio: è movimento nel passato mentre è movimento geografico. Ovviamente esso, poiché rivolto prevalentemente ai luoghi abitati nell’infanzia, è da connettersi al mito dell’infanzia. Inoltre se ne potrà individuare un sostituto nella tesaurizzazione di reliquie. Per primi i moderni avvertono l’irreversibilità del tempo, e ne trovano varie figure: le rovine, non più elemento fuso nella natura ma residuo della storia; l’inabitabilità dell’idillio; la sconsacrazione della casa; l’inutilità di ogni ritorno ai fini del recupero memoriale; il passato come frammento, baluginio, epifania. Per converso, alcune scritture novecentesche concepiscono ancora il ritorno/pellegrinaggio come ricerca di un luogo di rassicurazione sentimentale.
Ancora 2) il macrotema del viaggio è stato indagato nella forma del diario di strada come sotto-genere della letteratura personale che consente la rappresentazione dell’esperienza del mondo secondo l’archetipo del viaggio-racconto ordinato intorno a una sequenza di incontri, una modalità percettiva polisensoriale quale si sviluppa nell’esperienza del camminare; una modalità narrativa tipicamente digressiva.
Altre ricerche si sono dirette alla tematizzazione letteraria della migrazione dell’intellettuale (Grazia Deledda, Elio Vittorini).
spostamento prova in itinere
La prova in itinere prevista martedì 16 è spostata sabato 20 dicembre.
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