ARCONORMASC

L’architettura della contea normanna in Sicilia e la cattedrale di Catania

Breve descrizione:
Nel quadro del progetto normanno sul sud Italia, il gran conte Ruggero d’Altavilla poneva in essere in Sicilia, nell’ultimo quarto del secolo XI, un nuovo quadro vescovile, delimitando contorni spesso modellati sui confini delle precedenti circoscrizioni musulmane e solo a volte sulle preesistenti realtà episcopali bizantine. Riconnetteva e costituiva una rete di vescovadi che sarebbe stata essenziale per dotare il territorio assoggettato di una nuova macchina amministrativa, innanzitutto ecclesiastica. Favorendo la fondazione di nuovi monasteri benedettini, avviava un processo di latinizzazione della Sicilia. La fondazione della nuova cattedrale di Catania (1091), chiesa abbaziale al contempo, fu il caso più emblematico. I terremoti del 1169 e del 1693 causarono grandi danni e portarono alla riedificazione di gran parte dell’edificio nel XVIII sec. Nuovi studi permettono di riesaminarne l’assetto originario e di precisare le conoscenze relative al primo impianto planimetrico. 

Obiettivi:

  1. Il primo obiettivo è precisare il quadro storico-artistico e culturale della produzione architettonica della contea normanna (XI sec.), specialmente nella Sicilia orientale, colmando una lacuna di indubbia rilevanza internazionale. Il dibattito scientifico si è infatti focalizzato perlopiù sulla produzione artistica del regno (XII sec.), quasi sempre in riferimento alla sola Sicilia occidentale.
  2. Il caso studio della cattedrale di Catania è il più emblematico nel contesto di riferimento. L’obiettivo che ci si prefigge è riesaminare l’articolazione e la funzione degli spazi medievali, scampati ai terremoti e riguardanti la porzione orientale dell’impianto planivolumetrico, per mettere a fuoco i caratteri di quello che fu il progetto architettonico più ambizioso nella Sicilia di XI secolo.
  3. La conseguente lettura ragionata del manufatto architettonico, approntata nel parallelismo con altre cattedrali normanne in Sicilia e all’interno del contesto sia d’oltralpe, specificatamente relativo alla Normandia, sia dell’area mediterranea, rappresenta un grado di sicura innovatività nel panorama degli odierni studi internazionali, vieppiù concentrati e sui singoli edifici e sui macro-contesti.