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CORPORA SANCTA. RELIQUIE, RELIQUARI E SANTITÀ PER UNA RILETTURA STORICA DEL PATRIMONIO MATERIALE E IMMATERIALE DELL'ISOLA

Descrizione progetto

Dall’antichità al presente, le reliquie sono considerate simboli di intermediazione tra cielo e terra (Dierkens, 2019, Pazos 2020). Ne è fondamento, la convinzione che il loro possesso renda palese la volontà divina e prescelto il proprietario. Un intreccio indissolubile tra sacro e profano, da cui derivò la lotta per custodirle in reliquiari monumentali o processionali che fossero emblema della loro complessa “sacralità” (Coda 2007; Hahn 2017; Stonescu 2020; Guyard 2020; Cattaneo 2022). Da tale assunto, muove questo progetto che si muove su due linee di ricerca: il primo inteso ad indagare su scala diacronica consistenza e complessità di questo importante patrimonio culturale presente nell’Isola, ricostruendo luoghi, pratiche, persone e interconnessioni delle reliquie e seguendone la circolazione attraverso la translatio, la trafugatio e la peregrinatio (Viguier, Soulard, Moreno 2015); il secondo rivolto allo studio di una santità minore, molto diffusa, fatta di beati, venerabili, servi di Dio e corpi santi che risultano meno noti e meno studiati eppure molto presenti in chiese, monasteri, musei, e oggetto di costanti pratiche cultuali e devozionali. E ciò per ricongiungere la vita di questi uomini e donne, spesso caratterizzata da lunghi viaggi, di ritorni nella terra di origine oppure di martirii nelle terre di missione, ai loro resti mortali che ritroviamo ovunque e che sono ancora oggetto di devozioni improntate ad una santità dalle forme e pratiche strutturatesi nel Seicento, eppure ancora persistenti (Elipe 2019).

Dal punto di vista del metodo, il progetto intende dunque procedere ad una indagine sulle reliquie e sui santi e beati presenti in Sicilia, con una particolare attenzione al genere, analizzando la presenza di culti, patronati, reliquiari ai fini di “una più ampia comprensione del patrimonio e delle sue relazioni con le comunità e la società”. Una ricerca da estendere in chiave transnazionale, guardando alla presenza di culti, reliquie e reliquiari di santi “forestieri”, muovendo da queste domande: chi promuove la loro circolazione? Perché giungono nell’Isola? Chi li accoglie? Come vengono “utilizzate” le loro reliquie?

Obiettivi della ricerca

1. La definizione di una mappa geografica della “sacralità” attraverso i nodi rappresentati dalla presenza di reliquie e reliquiari che tenga conto della riflessione storica sulla santità dall’antichità all’età moderna;

2. La restituzione culturale, politica e religiosa della presenza di reliquie, reliquiari e quanto ad essi afferente, al fine di individuare e ricostruire relazioni, scambi e punti comuni tra luoghi, pratiche e rappresentazioni, rendendo palesi radici storiche, memorie condivise, matrici identitarie; (Scalisi, Rotondo, Leonardi, Mursia, Scialfa, Vaccaro)
3. Il rapporto delle reliquie con lo spazio cui danno senso e da cui mobilitano e attraggono risorse economiche attraverso i circuiti della devozione, come nel caso dei pellegrinaggi, che estendono i confini materiali di reliquie, e le trasformano in marcatori dei territori in cui sono conservate, visitate, venerate a distanza (Leonardi, Failla, Mursia);
4. Il ruolo delle élite nobiliari e il loro rapporto con la Chiesa: l’uso delle reliquie come strumento di affermazione di potere e controllo sulle comunità; l’introduzione di nuove devozioni;
5. le reliquie di una santità femminile minore di beate, venerabili, serve di Dio, molto presenti in chiese, monasteri, musei, e oggetto di costanti pratiche cultuali, devozionali e politiche;
6. La continuità delle forme devozionali dall’età moderna a quella contemporanea.
7. la valorizzazione e conoscenza del patrimonio materiale e immateriale costituito dalle reliquie e dai reliquari per contribuire a promuovere “una più ampia comprensione del patrimonio e delle sue relazioni con le comunità e la società” riprendendo i principi ispiratori della Convenzione di Faro per “incoraggiare i cittadini a riconoscere l’importanza di oggetti e siti del patrimonio culturale attraverso i significati e i valori che questi elementi rappresentano”.
 
Prodotti da realizzare
 
Il criterio individuato, sul piano territoriale, è quello di guardare alle circoscrizioni ecclesiastiche regionali o diocesane, in Italia e all’estero, andando ad integrare il quadro documentario già noto. Il nuovo materiale documentario analizzato dall’unità di ricerca verrà reso in studi e contributi che verranno diffusi e resi noti in seminari e pubblicazioni pubblicizzati online. Inoltre, esso sarà anche reso accessibile attraverso una piattaforma digitale, in modo da essere consultabile da parte degli studiosi a supporto di ricerche future che non potranno che portare a un avanzamento della disciplina. Nell'arco di due anni il progetto verrà articolato dedicando la prima annualità allo studio delle fonti utili alla ricerca, in Italia e all'estero; alla loro trascrizione ed elaborazione; alla organizzazione di due seminari sui temi della ricerca nei quali cominciare a rendere noti i primi risultati; alla preparazione di un volume con casa editrice nazionale e il monografico di una rivista scientifica riconosciuta da ANVUR. Il secondo anno sarà, invece, dedicato alla pubblicazione dei risultati delle ricerche documentarie; all'organizzazione di due seminari divulgativi dei risultati suddetti; della finalizzazione e messa in rete della piattaforma.

Il secondo anno sarà invece prevalentemente dedicato alla preparazione di saggi sui temi del progetto su riviste anche di fascia A, nonché al contributo alla piattaforma open access per la disseminazione dei dati raccolti. Un database open access sulla santità femminile che permetta, a partire dalla Sicilia, soprattutto la mappatura delle reliquie e reliquiari di una santità minore femminile minore di beate, venerabili, serve di Dio. Il database, implementabile secondo il modello realizzato, dovrà permettere di realizzare indagini sulla presenza di reliquie e reliquiari sul territorio, sulla loro circolazione e sui soggetti che la determinano, sugli atti di donazione e sulle autentiche, sui diritti di patronato, sulle forme devozionali, sulle committenze, sulle fonti documentarie esistenti.