Daniele MALFITANA

Professore ordinario di METODOLOGIE DELLA RICERCA ARCHEOLOGICA [L-ANT/10]

Laureato in Lettere classiche (ind. archeologico), specialista in Archeologia greca e romana e dottore di ricerca in Archeologia e storia dell’arte greca e romana. Dal 1.10.2021 è professore ordinario di metodologia della ricerca archeologica. Dal 1.11.2021 è Direttore della Scuola di Specailizzazione in Beni Archeologici dell'Università di Catania. Dal 26.11.2021 è Presidente della Scuola Superiore dell'Università di Catania. E' stato Dirigente di Ricerca presso il C.N.R., Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (ex IBAM). Dal 2011 al 2019 è stato  Direttore dell'Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali (IBAM). E’ stato Visiting professor presso l’Institute of Archaeology dell’Università di Oxford e Membro ordinario del Progetto internazionale “Roman Craft and Trade”, presso l’Università Cattolica di Leuven (Belgio). Per l’anno accademico 2020-2021 è stato Distinguished Lecturer presso la Stanford UniversityStanford Archaeology Center, CA, USA. Dal 2001 in poi ha la responsabilità e il coordinamento di unità di ricerca internazionali ("Regionalism and Internationality in Roman Sicily"; dal 2007 “Roman Sicily Project: Ceramics and Trade”; dal 2012 Progetto internazionale di ricerca CNR e CNRS Centre Camille Jullian della MMSH di Aix en Provence) e di progetti scientifici (“PON Ricerca e Competitività 2007-2013 "Smart Cities and Communities and Social Innovation"; Progetto “SCEH – Smart Cultural and Environmental Heritage”; Progetti MIUR Diffusione scientifica: “ArcheoScienza - Laboratori e percorsi didattici di Scienze applicate all'archeologia” e “Filling the gap: una cultura scientifica per gli umanisti”). Ha organizzato convegni internazionali, Summer Schools tematiche ed è stato Direttore Scientifico di due Master post-lauream di Alta Formazione in "Didattica museale e comunicazione culturale per i Musei" e in "Archeologia del Mediterraneo in età romana", 2009-2010. Dal 2007 è membro del Comitato Scientifico Nanoscienze e Nanotecnologie e strumentazione (NAST) dell’Università di Roma Tor Vergata. Da gennaio 2010 è membro del Comitato direttivo dei Corsi di Dottorato dell'Università di Catania e Messina, dal 2013 dell’Università di Palermo. Dal 2019 è componento del Collegio dei docenti del Dottorato in Scienze per il Patrimonio Culturale dell'Università di Catania. È co-direttore scientifico di una rivista (fascia A) dedicata allo studio della cultura materiale del mondo romano ("HEROM. Journal of Hellenistic and Roman Material Culture"). È stato nominato dal Presidente del CNR, membro del Comitato paritetico misto CNR - Regione Sicilia ed è stato Consigliere di Amministrazione del Consorzio “Cultura & Innovazione S.c.a.r.l.” - Regione Calabria. È autore di diverse monografie, curatore di atti di congressi internazionali e di articoli pubblicati su riviste internazionali. Vincitore del Premio Internazionale Guido Dorso 2013 per la sezione "ricerca". Da giugno 2019 è Presidente eletto del Comitato Tecnico Scientifico per l’Archeologia del MiC e Componente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali e Paesaggistici del Ministero.  dal 2016 è Socio corrispondente dell’Istituto Archeologico Germanico – Roma. Dal 2014 ad oggi è Direttore dello scavo e responsabile scientifico del progetto “arco Archeologico della Valle dell’Aci e delle aree archeologiche del comprensorio acese e dei Comuni limitrofi” condotto d’intesa con la Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Catania e il Polo regionale di Catania; dal 2019 è Direttore dello scavo e responsabile scientifico del progetto “Scavo archeologico degli insediamenti e degli stabilimenti per la lavorazione del pesce di Portopalo e Vendicari” condotto d’intesa con la Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Siracusa e l’Università di Cadice (Spagna). Dal 2022 è responabile scientifico dello scavo della Villa romana di Realmonte (Agrigento) nell'ambito della convenzione siglata con il Parco Archeologico della Valle dei Templi. Da novembre 2022 è Coordinatore scientifico per l’Università di Catania nell’ambito del progetto PNRR – Partenariato esteso 5 dal titolo “Cultural Heritage Active Innovation for Sustainable Society” (CHANGES) – Codice PE000020 (nomina rettorale prot. 52883 del 3.2.2023). Coordinatore scientifico (PI) del progetto PRIN SHERDs - networkS in HelleEnistic and Roman meDiterranean - Making and Managing HiStory with Material Culture (D. D. MUR 772 del 25.5.2023 – SH 6). Ha ricevuto, nel 2023, il premio Internazionale “Sabatino Moscati” per “aver sviluppato nuovi approcci strategici di management dei beni culturali, investendo nella divulgazione e nella ricerca archeologica, coniugando brillantemente internazionalizzazione, territorialità, arte e scienze, smart cultural heritage e didattica smart”. 

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Anno accademico 2021/2022


Anno accademico 2020/2021


Anno accademico 2019/2020


Anno accademico 2018/2019


Anno accademico 2017/2018


Anno accademico 2016/2017


Anno accademico 2015/2016

L'attività di ricerca condotta riguarda il vasto ed interessante campo della "Cultura materiale e società: processi di conoscenza, analisi ed interpretazione". Questa linea di ricerca include le indagini rivolte al tema della lettura di manufatti, immagini, contesti e di tutto quello che oggi e possibile racchiudere sotto l'ampia definizione di "cultura materiale". L'evoluzione della ricerca ci dice oggi che non e più possibile guardare il manufatto archeologico come una singola speciale entità avulsa da ogni realtà o ancora più da ogni contesto di ritrovamento, ma piuttosto ci invita sempre più a portare il singolo documento (coccio, pittura, scultura, etc.) fuori dal proprio isolamento per legarlo ad altre parallele testimonianze capaci di collegare tutto all'interno di un sistema complessivo che e poi lo svolgersi stesso del fenomeno storico. parole queste che servono a ribadire quanto determinante sia il ruolo che lo studio della cultura materiale nel suo complesso e nella sua accezione più ampia può avere per la conoscenza della politica, della religione, della società, dell'economia del mondo antico. Archeologia della produzione, archeologia dei consumi, archeologia cognitiva rappresentano, dunque, una griglia di networks di saperi attorno a cui e articolata l'attività di ricerca.

Per tutte le attività di ricerca condotte si veda il sito https://archeologiaeculturamateriale.wordpress.com

 

DataStudenteArgomento della tesi
06/02/20241000/050644Il potere delle immagini: interpretare le iconografie su produzioni ceramiche di età romana
11/10/2016O99/000058Archeologia degli insediamenti costieri a sud di Siracusa
08/11/2013O99/000052Lucerne da contesti siracusani

Guida alle tesi di laurea

Le attività di tesi di laurea si concentrano su filoni diversi: archeologia della produzione (studio di materiali dai complessi di Siracusa (Villa Maria e S. Lucia) e Catania (terme achilleiane); da scavi archeologici nell'area di S. Venera al Pozzo (statio Acium) o dal'area di Portopalo (cetariae ellenistiche e romane). Richerche sono altresì concentrate su contesti di archeologia urbana (Catania, progetto OpenCiTy e progetto Technic: https://www.technicresearchproject.it). 

Dott. Antonino Mazzaglia - Ricercatore in Archeologia Classica presso IBAM CNR, Catania. Archeologo classico, esperto di Sistemi Informativi Territoriali e in tecnologie applicate ai Beni culturali. Professore abilitato alla II fascia per il settore 10/A1 Archeologia. Assegnista di ricerca Senior presso l’Istituto di Scienze per il Patrimonio Culturale del CNR (Catania) è il coordinatore scientifico delle attività di ricerca condotte dall’Istituto nell’ambito del Pompeii Sustainable Preservation Project. I suoi interessi di ricerca spaziano da studi sulla cultura materiale di età ellenistica e romana ai processi di creazione storica dei paesaggi antichi, nell’ambito dei quali particolare attenzione ha sempre posto nel dialogo fra ricerca archeologica e tecnologie. È responsabile scientifico delle ricerche sul campo negli scavi di S. Venera al Pozzo (statio Acium), della struttura dati e della piattaforma GIS del progetto “OpenCiTy”. Dal 2019 è coordinatore scientifico del Laboratorio archeologico congiunto internazionale “Archeofish lab” condotto d’intesa con l’Università di Cadice.

- Dott.- Mario Indelicato, Dottorando di ricerca - Assegnista di ricerca L-ANT/10 - DISUM UNICT

- Dott.ssa Fabiana Cerasa, Dottoranda di ricerca - Assegnista di ricerca L-ANT/10 - DISUM UNICT