METHODOLOGIES FOR THE STUDY OF MATERIAL CULTURE IN THE CLASSICAL WORLD
Anno accademico 2020/2021 - 1° annoCrediti: 6
SSD: L-ANT/10 - METODOLOGIE DELLA RICERCA ARCHEOLOGICA
Modalità di erogazione: Tradizionale
Organizzazione didattica: 150 ore d'impegno totale, 114 di studio individuale, 36 di lezione frontale
Semestre: 2°
ENGLISH VERSION
Obiettivi formativi
L’obiettivo del corso è quello di presentare le più aggiornate linee interpretative nello studio di un fenomeno complesso qual è quello legato alla produzione di manufatti di uso quotidiano, di prestigio e non, e più in generale del sistema "cultura materiale" cercando di delineare linee di riflessioni più chiare e più soddisfacenti in rapporto alle domande che l’archeologo oggi pone agli oggetti della cultura materiale. Le ricerche basate su analisi di contesti di scavo e su ricognizioni di carattere regionale indirizzano verso una lettura generale in cui modelli tecnologici, etnografici, antropologici e geografici si combinano con l’analisi di elementi sociali, contesti economici e modelli di produzione e commercializzazione così da fornire linee guida capaci di illuminare secoli di storia economica e sociale del mondo antico. Obiettivo chiave del corso è generare una piattaforma di studio in grado di promuovere lo studio e l’analisi dei prodotti e della cultura materiale mediante l’applicazione di aspetti innovativi della ricerca multidisciplinare.
Modalità di svolgimento dell'insegnamento
Lezioni frontali.
Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato in precedenza, al fine di rispettare il programma previsto e riportato nel syllabus.
Prerequisiti richiesti
Conoscenza di lineamenti dell’arte greca e romana.
Frequenza lezioni
Facoltativa
Contenuti del corso
Il contesto archeologico: cultura materiale, comportamenti e significati.
Testi di riferimento
A Cultura materiale: per una definizione (2 CFU).
Lo studio della cultura materiale è a tutt'oggi non disciplinato e multi strategico e il modulo prova a non considerare le aree delle diverse discipline come grigie o poco dialoganti fra loro, ma come aree di forte dialogo. Lo studio della cultura materiale pone oggi in stretta interrelazione archeologi, archeometri, antropologi, etnografi, geografi, sociologi e storici dell'arte.
Testi:
- A. Carandini, Archeologia e cultura materiale. Dai lavori senza gloria nell'antichità a una politica dei beni culturali, Bari 1979 (testo fornito dal docente).
- D. Manacorda, Lezioni di archeologia, Roma - Bari 2008 (pp. 47-147).
- A. Carandini, La forza del contesto, Bari 2017.
B Archeologia della produzione: la gestione dei dati (1 CFU).
Il modulo ha l’obiettivo di fornire una conoscenza approfondita dei cicli produttivi dei materiali dall’Antichità al Medioevo con particolare attenzione ai materiali fittili, alle ceramiche e ai rivestimenti (ingobbio, vernice, vetrina). Verranno affrontate, inoltre, le problematiche legate alla definizione dei sistemi di classificazione (tipologie e tipi, funzione e significato) e l’archeologia dei siti produttivi, delle installazioni (fornaci) e degli scarti di lavorazione. Infine si tratterà delle più recenti metodologie di ricerca, dall’indagine autoptica di un frammento all’analisi archeometrica.
Testi:
- R. Francovich - D. Manacorda, Dizionari di archeologia. Temi, concetti, metodi, Roma-Bari 2000 (solo le voci, Archeometria; Classificazione e tipologia; Archeologia del Commercio; Archeologia del consumo; Contesto; Cultura materiale; Archeologia della produzione; Tecnologie produttive).
- N. Cuomo di Caprio, La ceramica in archeologia. Antiche tecniche di lavorazione e moderni metodi di indagine, Roma-Bari 2008 (pp. 29-39, 45-50, 141-153, 208-230, 321-352, 571-580, 617-620).
- E. Panero, Nella bottega del vasaio romano, in G. Bejor – M. Castoldi – C. Lambrugo – E. Panero, Botteghe e artigiani. Marmorari, bronzisti, ceramisti e vetrai nell’antichità classica, Milano 2012, pp. 163-207.
C Interpretare e leggere le immagini su manufatti di età romana (3 CFU).
Testi:
- D. P. S. Peacock, La ceramica romana tra archeologia e etnografia, Bari 1997 (PDF fornito dal docente).
- T. Hölscher, Il linguaggio dell’arte romana. Un sistema semantico, Torino, Einaudi 2002.
- D. Malfitana, Therikleia Poteria. Ateneo (Deipnosofistai XI 470e – 472e) e alcuni kantharoi da un santuario cipriota. Note per una rilettura, in «Quaderni ticinesi di numismatica e antichità classiche», XXXIII, 2004, 217-247 (PDF fornito dal docente).
- D. Malfitana Fatiche erculee nella ceramica corinzia di età romana. Coppe abbinate per un ciclo figurativo incompiuto, in «Mélanges de l'École Française de Rome. Antiquité», 2005, 1, 17-53 (PDF fornito dal docente).
Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.
Per ulteriori informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle opere dell’ingegno - AIDRO).
I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca.
Verifica dell'apprendimento
Modalità di verifica dell'apprendimento
Prova orale finale ma durante le lezioni in aula e sulla base del programma svolto verranno scelti temi da affidare allo studente (solo o in gruppi di 2-3) il quale preparerà una presentazione PPT da illustrare/discutere con il docente e con i colleghi.
Per la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal candidato.
La verifica dell’apprendimento potrà essere effettuata anche per via telematica, qualora le condizioni lo dovessero richiedere.