EUMOS

ETICA URBANISTICA E MOBILITÀ SOSTENIBILE

Descrizione progetto

Stato dell’arte, obiettivi, metodologie e azioni

L’etica urbanistica è una disciplina emergente, che non ha ancora un consolidato status accademico e scientifico. Il P.I. del progetto ha pubblicato il primo manuale italiano di Etica Urbanistica (FrancoAngeli, 2024), che vuole essere la cornice di partenza per il progetto.

Inoltre, le agende sulla sostenibilità (PEARS e SDG 2030) determinano chiaramente aree di interesse e tematiche di studio. Tra i molteplici obiettivi individuati nelle agende, il progetto prende in considerazione, in particolar modo, i Goals 7 (Energia pulita e accessibile), 9 (Imprese, innovazione e infrastrutture), 11 (Città e comunità sostenibili), 13 (Lotta contro il cambiamento climatico), 17 (Partnership per gli obiettivi) dell’agenda SDG 2030.

Il progetto mira a 3 principali obiettivi: 1) definire un quadro filosofico-morale e antropologico-filosofico che possa inquadrarsi nell’ambito disciplinare emergente che va sotto il nome di “etica urbanistica”; questo obiettivo mira principalmente a fornire una modellistica di riferimento per interpretare e classificare lo spazio urbano, in funzione delle sue funzioni e delle sue proprietà; 2) analizzare mediante casi studio e mediante il coinvolgimento diretto di stakeholders e partner aziendali le possibilità di creazione di comunità sostenibili, a) sul piano dell’utilizzo e della condivisione di energie rinnovabili e b) sul piano degli interventi di arredo urbano e verde pubblico (urban green); 3) analizzare mediante casi studio e mediante il coinvolgimento diretto di stakeholders e partner aziendali le possibilità di creazione di percorsi virtuosi e di buone pratiche nell’ambito della mobilità sostenibile e/o elettrica, sia al livello privato, sia al livello commerciale.

In generale, il progetto mira a creare una “coscienza etica urbana”, avvalendosi di vari stakeholders, sulla base della definizione di principi e di buone pratiche, con l’ambizione di disseminare le tematiche dell’ethos urbano, per una ridefinizione di ciò che significa abitare la città e la comunità, spostarvisi, servirsene, contribuirvi. La cittadinanza etica deve avvalersi di pratiche “top-down”, ma deve anche promuovere dinamiche “bottom-up”, che coinvolga quanti più attori possibile.

Il progetto si propone, quindi, di contribuire allo sviluppo dell’economia locale nella direzione di una maggiore sostenibilità non solo ambientale, ma anche etico-sociale, ed ambisce a rendere i suoi risultati utili anche rispetto a piccole comunità, oggi in fase di abbandono e desiderosi di un rilancio, dal punto di vista economico e sociale, nonché rispetto a realtà in via di sviluppo, in cui è ancora più evidente la necessità di realizzare modelli di crescita indipendenti dall’uso di fonti di energia fossili.

Sul piano metodologico, il gruppo si avvarrà dello studio dei risultati conseguiti in progetti ed esperienze maturate sia in ambito nazionale che in altri ordinamenti e seguirà il paradigma della complessità.

Le azioni principali riguardano l’analisi del contesto normativo e territoriale, la raccolta ed elaborazione dati, l’individuazione delle criticità, l’individuazione di buone pratiche da replicare a livello locale e la disseminazione dei risultati e, infine, il coinvolgimento di diversi stakeholders perché si crei una riflessione interdisciplinare.

Carattere innovativo e interdisciplinare. Progresso oltre lo stato dell’arte, ambizione

Il progetto potrebbe contribuire a formulare un nuovo paradigma della sostenibilità - che potrebbe definirsi “etica” - basato sulla democratizzazione dell’energia elettrica, sul ruolo attivo dei cittadini e su una nuova visione della città. In questo contesto si darà una risposta a quesiti tuttora aperti, ad es. in ordine all’inquadramento giuridico dei modelli di uso condiviso delle rinnovabili, alla regolamentazione delle reti e ai meccanismi incentivanti.

La ricerca ha carattere fortemente innovativo, anche in ragione del fatto che i nuovi modelli di uso condiviso delle rinnovabili sono fortemente connessi alla rivoluzione tecnologica, con conseguenze anche in ordini ai meccanismi giuridici che consentono la condivisione (blockchain, accordi peer to peer, hub di gestione). Inoltre, il tema della sostenibilità urbana passa per l’adozione di policies e di strategie innovative, tra le quali l’uso di materiali innovativi e locali ed in questo contesto la ricerca propone la definizione di un nuovo quadro valutativo, di ispirazione aziendalistica, l’Urban Social Responsibility.

La dimensione innovativa del progetto si sposa con la sua forte ambizione: quella di provare a creare una piattaforma condivisa di pratiche etiche che coinvolga università, aziende, enti pubblici e privati intorno agli obiettivi della sostenibilità, dando loro supporto per la condivisione di dati e documenti.

Impatto atteso e ricadute socio-economiche e culturali

Il progetto mira a creare un network di attori coinvolti in varie forme e a vari livelli nella discussione pubblica sulla sostenibilità. In questo contesto, le ricadute socio-economiche potrebbero essere significative, grazie alla sponsorizzazione e all’intervento di aziende locali che puntano al consolidamento di pratiche sostenibili, per esempio mediante installazione di pannelli fotovoltaici con conseguente immissione in rete dell’energia prodotta, installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici, cura del verde urbano, cessione di veicoli elettrici in comodato d’uso gratuito all’università. Sul piano culturale, il progetto mira a disseminare, anche attraverso tali azioni, insieme ai risultati e alla modellistica teorica, una cornice di riferimento che possa fare da volano per un necessario cambiamento culturale intorno a ciò che significa abitare.