LAT-PES

LATINITÀ PATRIMONIALE E DOTTA DEL LESSICO DI SICILIA. RICERCHE DI ETIMOLOGIA SINCRONICA E DIACRONICA PER LA REDAZIONE DEL PRONTUARIO ETIMOLOGICO SICILIANO (PES)
Descrizione progetto
Stato dell’arte
Gli studi di etimologia, storia e analisi del lessico siciliano sono stati caratterizzati fino a poco meno di un decennio fa dalla produzione di saggi e contributi di carattere non sistematico riservati all’analisi di singole parole. Da una parte, articoli sparsi, senza pretesa di sistematicità ed esaustività, riguardano l’etimologia tout court. Si pensi ad es. agli studi dedicati alla latinità e grecità del siciliano, alla presenza nel lessico di arabismi, all’analisi della componente galloromanza e iberoromanza o allo studio degli americanismi (per citarne qualcuno, Alessio 1939, 1948, 1949, 1953, 1967-68, Rohlfs 1964-65, 1965, 1972, 1974, Caracausi 1983, Valenti 2024, Michel 1996, Tropea 1957, 1959, 1963, 1973 e 1983). Tali ricerche mettono in luce la ricca stratificazione del lessico siciliano grazie anche a una vivace situazione linguistica dell’isola, con fasi di bi- se non addirittura trilinguismo (Varvaro 1979a, 1979b, 1981, 1984; Ruffino 1984, 1991; Fanciullo 1984, 1996; Trovato 2002, 2006 e 2014b e, per un quadro di sintesi, Trovato-Valenti 2013). Dall’altra parte, recenti contributi pertengono all’etimologia sincronica, ovvero all’analisi delle parole morfologicamente complesse, di formazione prevalentemente endogena, ma non solo (Sgroi 2010, Trovato 2007 e 2009, Valenti 2014 ed Emmi 2011). Il recente volume di Emmi (2024) offre un’analisi delle parole morfologicamente complesse del siciliano in prospettiva diacronica (lessemi patrimoniali, endogeni ed esogeni) e rappresenta il risultato delle ricerche condotte nell’ambito di un assegno di ricerca dal titolo Il lessico del siciliano di matrice latina. Schedatura e analisi per la realizzazione di un Prontuario Etimologico Siciliano (PES) di cui è stata titolare la PI.
In questo panorama, in buona parte frammentario, costituisce uno snodo di fondamentale importanza la pubblicazione del Vocabolario storico-etimologico del siciliano (VSES) di Alberto Varvaro (2014), opera che non ha eguali per molti altri dialetti italiani. Il suo lemmario, costituito da 600 famiglie lessicali e da circa 4100 tra lemmi e sottolemmi, fornisce di certo un contributo essenziale e ormai imprescindibile per lo studio etimologico del lessico siciliano. Si tratta tuttavia di un’opera selettiva (Trovato 2014) - se si confronta il numero di parole analizzate, 4100 in tutto, con i 110.000 lemmi presenti nel Vocabolario Siciliano (VS) di Piccitto, Tropea e Trovato (1977-2002) - e rappresenta pertanto un punto di partenza e non di arrivo.
Obiettivi e avanzamento della ricerca scientifica
Alla luce di quanto sopra esposto e in linea con la ricerca intrapresa dalla PI nel periodo nel quale ha usufruito dell’assegno di ricerca, l’obiettivo è quello di approntare l’area dell’etimologia per molti dei lessemi siciliani attestati nel VS di Piccitto, Tropea e Trovato, riconducibili alle 110.000 intestazioni di lemma complessive, in continuità e a parziale integrazione di quanto presente nel VSES di Varvaro. Il focus riguarderà la componente latina, inclusa o esclusa dal VSES, composita al suo interno perché articolata tra latinità patrimoniale e prestiti colti (spesso mediati dal contatto con l’italiano). In tal modo, sarà possibile delineare analisi di carattere storico-etimologico per il lessico siciliano di matrice latina che, tenendo conto delle più recenti acquisizioni teoriche nell’ambito della ricerca etimologica, offrano un quadro innovativo nella sua esaustività (primo obiettivo della ricerca) e contribuiscano ancora una volta a mostrare la vitalità e la persistenza della latinità della Sicilia all’interno di un dibattito secolare tra antica e recente romanizzazione dell’Italia meridionale (secondo obiettivo della ricerca).
Metodologie e azioni
Coerentemente e a completamento e integrazione della schedatura integrale dei lessemi siciliani lemmatizzati nel Dizionario Etimologico Italiano (DEI) di Battisti e Alessio (5 voll.) già attuata durante il periodo in cui la PI è stata titolare di un assegno di ricerca, si procederà ora, adottando gli stessi criteri di analisi, alla consultazione integrale del VSES, della sezione dedicata ai Latinismi nel Lessico etimologico italiano (LEI) di Pfister e Schweickard (1979-) e dell’Atlante italo-svizzero (AIS) di Jaberg e Jud (1928-1940). Il corpus così individuato sarà quindi accresciuto con la ricognizione degli studi dedicati alla latinità del lessico di Sicilia, molti dei quali pubblicati nel «Bollettino» del Centro di Studi filologici e linguistici siciliani. Per la redazione delle singole voci del Prontuario si predisporranno lemmi suddivisi in due aree: i. l’area delle informazioni principali e dell’etimologia e ii. l’area delle varianti e delle parole complesse.
Risultati intermedi e finali e disseminazione dei risultati
Il risultato finale sarà un lemmario di voci latine (patrimoniali ed esogene) del lessico siciliano. Nel caso di voci per le quali la ricerca evidenzi proposte etimologiche innovative, una o più schede prenderanno forma di contributo in riviste (anche di classe A) o volumi specialistici. I risultati potranno essere presentati anche attraverso la partecipazione a convegni nazionali o internazionali organizzati da società scientifiche di settore che offrono nei propri temari linee di ricerca inerenti al progetto. L’intero lemmario convoglierà (terzo obiettivo della ricerca) nel ricordato Prontuario etimologico siciliano (PES). Tale opera è stata concepita tanto per gli specialisti – per via dei presupposti scientifici sui quali si basa la sua compilazione – ma, grazie all’attenzione posta nei confronti di un’alta leggibilità e di una facile consultazione, anche per tutti coloro – studiosi di altri settori, docenti e giovani studenti – che desiderano far luce sulla storia del lessico siciliano. In vista della pubblicazione dell’opera lessicografica integrale, il lemmario delle voci della latinità siciliana potrà eventualmente essere pubblicato intanto come saggio monografico in una delle collane del Centro di Studi filologici e linguistici siciliani (Palermo). L’ambizione della ricerca è quella di poter utilizzare i lemmi attinenti al lessico di matrice latina realizzati in seno al progetto – e, più in generale, tutto il lemmario del Prontuario Etimologico Siciliano in preparazione – per la predisposizione dell’area storicoetimologica di molte delle voci di un futuro Nuovo Vocabolario Siciliano (NVS) in un unico volume (quarto obiettivo della ricerca). Al di fuori dell’ambito specificamente scientifico, la diffusione dei risultati della ricerca potrà avvenire su due fronti: attraverso il web e nel mondo della scuola. Da un lato, infatti, si intende dialogare con quanto avviato nell’ambito del progetto PNRR in atto dal titolo CHANGES – Cultural Heritage Active Innovation for Sustainable Society - Spoke 3 Digital libraries, archives and philology (responsabile scientifico: M.C. Paino) per l’indicizzazione linguistica dei materiali d'archivio dell'Opera del Vocabolario Siciliano (sotto la direzione di I. Valenti). Coadiuvata dalla dott.ssa Erika Damigella (individuata come partecipante “a costo zero” di questo progetto), si predisporranno itinerari didattici relativi a voci inerenti al lessico materiale e alla cultura della Sicilia, che confluiranno in una specifica sezione del costruendo Portale online dedicato alle ricerche e agli studi di linguistica e dialettologia condotti negli ultimi 50 anni nell’Università di Catania. Dall’altro lato, si ritiene opportuno promuovere attività di disseminazione dei risultati della ricerca nel mondo della scuola, attraverso workshop e progetti di PCTO finalizzati a promuovere e valorizzare il patrimonio linguistico siciliano sulla base di quanto auspicato dalla Legge Regionale n. 9 del 31 maggio 2011 “Norme sulla promozione, valorizzazione ed insegnamento della storia, della letteratura e del patrimonio linguistico siciliano nelle scuole”.