EGEM

EUROPA GERMANICA ED EUROPA MEDITERRANEA: INCONTRI E SCONTRI CULTURALI DAL MEDIOEVO ALLA CONTEMPORANEITÀ

Descrizione progetto

La riflessione su ‘mondo germanico’ e ‘mondo latino’ è una delle costanti del pensiero e della cultura tedesca. Prendiamo come punto di partenza un gigante dell’umanesimo come Hans Robert Curtius e uno dei suoi libri dedicato a questo tema, il Deutscher Geist in Gefahr (1932): quale sarebbe lo “spirito in pericolo” se non quello della Weltliteratur di Goethe, messo a rischio da una democrazia degenerata che può produrre esiti totalitari? E uno degli esiti del degrado della politica sono proprio «le forme distruttive di Nazionalismo» che distruggono lo spirito “universale”, trasformandolo in “local-popolare”, volkisch. Quando Curtius parla di Roma, non parla della Roma di Mussolini, ma della Roma di Augusto, della Roma dei Papi, della Roma rinascimentale, universale, ecumenica, quella che apparteneva a un’Italia che parlava al mondo, non alla provinciale Italia fascista. Quella Roma può salvare il Deutscher Geist che Curtius vede in pericolo. Lo spirito tedesco autentico, secondo Curtius, è quello che guarda insieme e contemporaneamente al mondo germanico e al mondo universale latino e romano. La ricerca di una totalità romano-germanica è il modo per salvare il Deutscher Geist in Gefahr.
 
Il progetto EGEM verterà, tramite apporti interdisciplinari di germanisti, italianisti e filologi romanzi, sullo studio dei rapporti che nel corso dei secoli si sono intrecciati tra la cultura di lingua tedesca radicata nel cuore dell’Europa e la cultura mediterranea, con particolare riferimento alla cultura italiana. Si intende contribuire al rinnovamento dei tradizionali filoni di ricerca sulla cultura dell’Europa centrale (Magris, Schorske, Le Rider), ampliando l’arco temporale e i punti di vista. Una prospettiva molteplice e ambivalente è infatti quella che anima i nuovi studi sulla storia e le intersezioni culturali in un’area euromediterranea allargata (M. Czaky, P. M. Judson, il volume Habsburg Neu denken, a cura di J. Feichtinger e H. Uhl). Il PRIN 2022 attualmente in svolgimento "Scholars at War Digital Library: an Innovative Environment for Advanced Document Management. Philology, Politics, Society, from the Franco-Prussian War (1870) to the fall of the Berlin Wall (1989) and Beyond" contribuisce a studiare le scienze umanistiche, e filologia e linguistica in particolare, non solo come corpora autonomi di conoscenze scientifiche, ma anche come scienze prodotte in determinati contesti storici al servizio delle politiche degli Stati-Nazione, e spesso animate da finalità ideologiche non apertamente dichiarate, anche in riferimento alla tensione politica tra le nazioni della latinità e quella della germanicità-
 
Il recente convegno internazionale e interdisciplinare svoltosi a Catania e Ragusa, In Movimento! Lingue, generazioni, politiche. Letteratura nel contesto euromediterraneo, ha individuato nell’idea di Mediterraneo allargato e di nomadismo due chiavi di interpretazione dei conflitti (guerre, terrorismo) e delle sfide del nostro tempo (energetiche, climatiche, migratorie). La nostalgia dell’esteta mitteleuropeo verso il sud, l’esotismo, la ricerca delle origini, l’isola mediterranea in cui riscoprire nell’isolamento se stessi e ripartire, appaiono motivi ormai superati. Fluidità, identità ibride, plurilinguismo, performatività sono alcune delle nuove categorie di approccio.
A partire da queste premesse verranno studiati gli scambi culturali; l’attività dei traduttori, degli scrittori di viaggio e di altri mediatori linguistici; il ruolo pubblico dei professori universitari e degli studiosi in genere; le reciproche “influenze” tra diverse tradizioni letterarie o quelle di singoli autori su altri scrittori delle due aree; le permanenze di letterati di area germanica in paesi del Mediterraneo e viceversa; le forme della transcodificazione a partire da testi classici delle due aree linguistico-culturali; le peculiarità di alcuni centri di cultura che diventano fondamentali luoghi di incontro tra lingue e culture diverse (Praga, Vienna, Berlino, Trieste, Venezia, Milano, Torino, Verona e l’area gardesana).
 
Come primo momento di incontro pubblico tra i membri del gruppo di ricerca e altri studiosi di chiara fama, è prevista l’organizzazione di un convegno sull’opera di Franz Kafka, il suo rapporto con il mondo mediterraneo e il suo influsso su scrittori e artisti di altre aree culturali: il convegno si terrà a Ragusa nel dicembre 2024, a chiusura dell’anno centenario della morte dello scrittore praghese. A ciò si aggiungeranno seminari e momenti di riflessione intorno ad alcune figure di traduttori/studiosi/scrittori che hanno caratterizzato gli studi italiani di germanistica ma che siano stati anche scrittori in proprio o, viceversa, gli studi tedeschi di italianistica. Per es.: Claudio Magris, Italo Alighiero Chiusano, Bonaventura Tecchi, Marianello Marianelli.