PIANIFICAZIONE ECOLOGICA DEI TERRITORI
Anno accademico 2024/2025 - Docente:
LAURA SAIJA
Risultati di apprendimento attesi
Il corso ingaggia
lo studente in una esperienza di apprendimento dei rudimenti teorici e
operativi della pianificazione territoriale finalizzati ad affrontare le più
importanti sfide ecologiche delle città e dei territori del 21 secolo.
L’obiettivo è
quello di accrescere abilità e competenze progettuali sui territori, al fine di
fornire conoscenze e occasioni di comprensione delle strategie con cui le
comunità insediate possano, oggi, affrontare l’incertezza sulla natura e
all’entità delle sfide ecologico-ambientali. In particolare verranno introdotti,
e in parte utilizzati, gli strumenti concettuali e tecnici che, dagli anni ’70
ad oggi, sono stati messi in campo nella disciplina della pianificazione dello
sviluppo e della cooperazione per supportare le comunità insediate a
trasformare in senso ecologico le proprie pratiche abitative e produttive,
allacciando una nuova alleanza uomo-società-ambiente.
L’approccio
pedagogico, basato su una stretta correlazione tra teoria e pratica
progettuale, spinge gli studenti a utilizzare le conoscenze teoriche per
riflettere criticamente, ed autocorreggersi, con autonomia di giudizio, sul
lavoro esercitativo, sviluppando le abilità di comunicazione del proprio lavoro
e del proprio punto di vista, critico ma sempre costruttivo, sul lavoro altrui.
L’obiettivo è
l’acquisizione non solo di competenze tecniche ma soprattutto di abilità e
sensibilità conoscitivo-creative e riflessive, indispensabili a chiunque sia –
a diverso titolo – coinvolto nei complessi processi di gestione e progetto dei
territori contemporanei.
Modalità di svolgimento dell'insegnamento
Il corso combina
attività di esercitazione pratica supportate da attività seminariali e di
studio individuale. Una buona parte del percorso di apprendimento si basa,
infatti, sulla possibilità per ciascuno/a studente/ssa di riflettere
criticamente sull’efficacia e la qualità del lavoro che esso/a stesso/a ha
svolto – sulla base dei materiali studiati (saggi teorici, manuali,
casi-studio) e di feedback raccolti in classe. In particolare, il corso
comprende due moduli:
·
il modulo teorico e seminariale, durante le quali verranno
ripercorse le argomentazioni che, nel campo della pianificazione dello sviluppo
e della cooperazione, a partire dagli anni ’70 e alla luce del cosiddetto “Environmental Turn”, hanno messo
fortemente i modelli culturali e operativi alla base dei processi di
territorializzazione moderni, generando diverse innovazioni teoriche,
valoriali, normative, ed operative. In questo modulo, le lezioni frontali
saranno integrate da seminari di auto-apprendimento in cui gli studenti saranno
chiamati a condividere criticamente il contenuto di letture o delle attività di
ricerca indipendente assegnate.
·
modulo
laboratoriale, per lo svolgimento di una esercitazione pratica,
durante le quali gli studenti avranno modo di applicare, creativamente, gli
strumenti concettuali appresi nel primo modulo, combinandoli con attività di
lavoro sul campo e visite di studio, sia per la raccolta dati che di
interazione con diversi attori territoriali. L’esercitazione ha l’obiettivo di
individuare, su uno specifico ambito di lavoro, l’evidenza e la natura delle
sfide ecologiche territoriali del nostro tempo nonché le principali strategie d’azione
per un loro possibile trattamento. L’esercitazione verrà condotta da tutti gli
studenti della classe, collaborativamente, ma attraverso una divisione del
lavoro che permetterà al docente di individuare e valutare il contributo
individuale al lavoro collettivo. Tale contributo verrà dato attraverso lo
svolgimento di esercitazioni settimanali, ciascuna in continuità con le
precedenti. Nel corso delle attività esercitative, a ciascuno studente verrà
chiesto di lavorare in classe o sul campo, da solo o in gruppo, e/o di
condividere con il resto della classe gli esiti del proprio lavoro.
Prerequisiti richiesti
La disciplina non prevede alcun pre-requisito.
Frequenza lezioni
Facoltativa
Contenuti del corso
Le attività
teoriche e laboratoriali del corso si articolano, in modo associato e
parallelo, in 4 blocchi tematici, che corrispondono ad una individuazione di
sei diverse fasi dell’evoluzione della teoria e della pratica della
pianificazione territoriale ecologica, ciascuna caratterizzata da specifici
problemi, strumenti concettuali e tecniche analitiche e di intervento. A
ciascun blocco tematico è legato uno step dell’esercitazione di corso.
Blocco 1 – Cosa è
la pianificazione, genesi della professione
Blocco 2 – L’emergere
della Pianificazione ambientale
Blocco 3 – La
svolta processuale della pianificazione
Blocco 4 –
Pianificazione per la resilienza e la decrescita
Testi di riferimento
1. Bettini V.
(2004) Ecologia urbana. L’uomo e la città.
UTET (estratto).
2. Convenzione
Europe adel Paesaggio
3. Davoudi, S. et
al (2012). Resilience: a bridging concept or a dead end? Planning theory & practice, 13(2),
299-333.
4. Forman R. (2014)
Urban Ecology. Science of cities.
Cambridge University press (estratto).
5. Giusti, M. & Magnaghi, A. (1994)
L’approccio territorialista allo sviluppo sostenibile. In Archivio Studi Urbani e Regionali, n°52,
pp. 45-74
6.
Harvey D. (2007). Breve storia del
neoliberismo. Milano: Il saggiatore (estratto).
7. Judith E. Innes (1996) Planning
Through Consensus Building: A New View of the Comprehensive Planning Ideal, Journal of the American Planning Association,
62:4, 460-472
8. Salzano E (1998)
Fondamenti di Urbanistica.
Laterza (estratto).
9. Spirn A. (1984) The Granite Garden. Basic Books
(estratto).
10. Watson, V. (2014) Co-production and collaboration in planning – The difference. In
Planning Theory
& Practice, 15:1,
Verifica dell'apprendimento
Modalità di verifica dell'apprendimento
La pianificazione, come tutte le discipline
tecniche, richiede un "saper fare" che non è possibile apprendere in
solitudine, studiando da libri e appunti. Per questo motivo la frequenza delle
lezioni, sebbene non obbligatoria, è FORTEMENTE consigliata. Ogni studente è
chiamato ad indicare al docente se intende sostenere l’esame come studente
frequentante o non frequentante.
Nel caso degli studenti frequentanti, è richiesta
non solo la presenza in aula o durante le visite ma anche la partecipazione
alle attività svolte.
Nel caso di studenti non frequentanti, l’accesso
delle lezioni è libero, ma l’esercitazione è diversa da quella degli studenti
frequentanti, secondo quanto indicato in seguito.
La verifica e conseguente valutazione del
rendimento di ciascuno studente, infatti, varia nel caso degli studenti che
scelgano di ‘frequentare’ il corso e quelli che invece decidono di sostenere
l’esame finale da non frequentanti, sulla base dei seguenti criteri.
STUDENTI FREQUENTANTI:
• Frequenza delle lezioni: la frequenza delle
lezioni verrà monitorata, insieme alla partecipazione alle attività svolte
insieme (in aula o sul campo). Essa pesa per il 10% (3/30) nella valutazione
del rendimento complessivo.
• Esercitazione didattica: l’esercitazione
didattica è il prodotto di sintesi di diversi step esercitativi. Per ogni step,
lo studente è chiamato a seguire le indicazioni del docente durante le ore di
lezione, raccogliere e analizzare dati in base alle indicazioni ricevute,
sfruttando sia le ore di laboratorio sia quelle da dedicare allo studio
individuale, e deve essere pronto a condividere gli esiti del proprio lavoro
con il resto della classe ed eventuali ospiti esterni (es: attori territoriali
con interessi specifici al lavoro svolto dalla classe) durante le revisioni
collettive concordate con il docente. La puntualità e il rigore con cui verrà
svolto questo lavoro di elaborazione e condivisione, verrà inglobato
nell'elaborato finale di corso e verrà presentato nel corso di una prova orale,
contano per il 40% (12/30) nella valutazione del rendimento complessivo.
• Prove in itinere e finale: i contenuti teorici
del corso saranno oggetto di un esame scritto a domande aperte, che si svolge
durante la sessione di esami prima della prova orale. Lo studente frequentante
può scegliere di sostenere l’esame scritto dividendolo una prova in itinere,
che copre i contenuti affrontati durante la prima metà del corso, e una prova
scritta finale, che copre i contenuti affrontati durante la seconda metà del
corso. L’esito delle due prove scritte conta per il 50% (15/30) nella valutazione
finale del rendimento didattico.
Sintesi della Scheda di valutazione per studenti
frequentanti:
• Frequenza e partecipazione alle lezioni 10%
(3/30)
• Esercitazioni didattiche settimanali ed
elaborato finale: 40% (12/30)
• Prova in itinere e prova finale: 50% (15/30)
STUDENTI NON FREQUENTANTI:
• Prove scritta e orale: i contenuti teorici del
corso saranno oggetto di una prima valutazione attraverso un esame scritto a
domande aperte; durante l’esame orale, il docente può effettuare domande di
chiarimento sulle risposte dello scritto per la valutazione della comprensione
critica dei contenuti teorici del corso. L’esito di tale valutazione conta per
il 50% (15/30) nella valutazione finale del rendimento didattico.
• Completamento dell'esercitazione didattica:
l’esercitazione didattica è un elaborato scritto e grafico redatto in autonomia
e individualmente da ciascuno studente (secondo le indicazioni fornite dalla
docente) per verificare in che misura gli argomenti teorici studiati in
letteratura sono strati tradotti praticamente in una esperienza di pratica
professionale. La relazione, che viene presentata nel corso di un esame orale,
viene valutata sulla base della sua completezza (copre tutti i punti
richiesti), del suo rigore (presenta di riferimenti bibliografici corretti), e
della sua qualità formale (qualità della comunicazione sia del testo che delle
immagini, qualità dell’impaginazione, etc.), e pesa pesa per un 50% (15/30)
sulla valutazione complessiva del rendimento dello studente agli esami.
Sintesi della Scheda di valutazione per studenti
NON frequentanti:
• Prova scritta e orale: 50% (15/30)
• Esercitazioni didattica (relazione su un piano
o un progetto recente): 50% (15/30)
Per la valutazione
dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze
acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della
capacità argomentativa dimostrata dal/la candidato/a.
Esempi di domande e/o esercizi frequenti
Che differenza c’è tra progettazione ambientale
del territorio e progettazione ecologica?
Cosa è l’impronta ecologica urbana e in che modo
può essere usata per la progettazione ecologica dei territori?
Fare un esempio di modalità di progettazione
virtuosa degli insediamenti costieri a fronte delle sfide poste dai cambiamenti
climatici
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