ANTROPOLOGIA DEL PATRIMONIO CULTURALE

Anno accademico 2025/2026 - Docente: ALESSANDRO LUTRI

Risultati di apprendimento attesi

L’insegnamento di Antropologia del patrimonio culturale intende fornire conoscenze e competenze utili per:

1)     sviluppare capacità critiche per analizzare le dinamiche ed i processi culturali e economico-sociali globali che interessano i territori ed i rapporti con le comunità locali;

2)     leggere gli attuali processi di patrimonializzazione (locali e globali) in relazione ai territori e alle comunità locali;

3)  sviluppare competenze nelle metodologie etnografiche per la ricerca nel campo dell’antropologia patrimoniale.

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Le attività didattiche si articoleranno in una serie di lezioni, alcune svolte con la presenza di altri docenti o esperti, e delle presentazioni in aula da parte degli studenti sui saggi e volumi previsti nel programma. Nel corso delle lezioni sarà privilegiato il confronto dialogico con l’aula, al fine di meglio valutare criticamente gli argomenti trattati.

Prerequisiti richiesti

Conoscenze generali dei processi culturali-politici-economici-sociali del mondo contemporaneo; conoscenze geografiche di tipo politico-economico-sociale; conoscenze generali della storia della cultura e del pensiero filosofico moderno.

Frequenza lezioni

Facoltativa.

Contenuti del corso

Il corso focalizza l’attenzione sul forte nesso (politico-culturale e sociale) tra comunità, patrimoni (materiali e immateriali) e territorio, mettendo in evidenza:  

 

1)     gli studi di cultura popolare in Italia, dalla fine dell’ottocento all’emergere del paradigma patrimoniale;

2)     la decostruzione del concetto di patrimonio culturale attraverso gli strumenti critici dell’antropologia, focalizzando l’attenzione sul fatto che il patrimonio (materiale e immateriale) non è un elemento distintivo e dato delle comunità, ma è il risultato di un processo di selezione politica e culturale;

3)     l’analisi delle “scritture del patrimonio” da parte dei diversi soggetti in campo (cultori locali, esperti professionali, istituzioni e organizzazioni internazionali);

4)   il ruolo dell’antropologia patrimoniale tra critica e partecipazione.

 

Testi di riferimento

Fondamenti

 

Fabio Dei, 2018, Cultura popolare in Italia. Da Gramsci all’Unesco, Il Mulino, Bologna (Solo la Parte prima, pp. 145, disponibile in pdf su Studium)

 

Annuario di Antropologia (« Patrimonio culturale», 2006) (Saggi della rivista disponibili in pdf su Studium), pp. 170

 

Approfondimenti:

un volume a scelta

 

Vita Santoro, 2025, Scrivere il patrimonio. Etnografia di pratiche discorsive e forme di testualizzazione intorno alla memoria culturale,  edizionidipagina, Bari, pp. 260;

 

Giulio Bardi, 2021, Oltre l’ambiente. Etnografia intorno al parco regionale della Maremma, fra tutela e patrimonio, Pacini editore, Pisa, pp. 178;

 

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.

Per ulteriori informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle opere dell’ingegno - AIDRO).

I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca.

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Per la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal/la candidato/a.
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