TEORIA E TECNICHE PER L'ARCHEOLOGIA SPERIMENTALE

Anno accademico 2022/2023 - Docente: SIMONA VENERA TODARO

Risultati di apprendimento attesi

Il corso vuole far conoscere il potenziale dall’Archeologia sperimentale come metodologia di ricerca archeologica nell’interpretazione dei dati materiali, ma anche nella didattica e nella divulgazione. Obiettivo principale è avviare gli studenti alla pratica della sperimentazione scientifica, cioè fornire la preparazione adeguata a progettare un esperimento e il relativo protocollo grazie ad un’attenta analisi dei dati e alla corretta formulazione di domande rivolte anche ad altre discipline umanistiche, naturalistiche ed archeometriche. Particolare attenzione verrà posta alla sperimentazione nello studio dell'evoluzione tecnologica; alla trasmissione dei know how e alla differenza tra apprendimento teorico e apprendimento pratico.

 

Sulla base dei descrittori di Dublino obiettivi del corso sono:

 

1)     Conoscenza e comprensione. Far conoscere agli studenti il potenziale dell’archeologia sperimentale come metodologia di ricerca archeologia nell’interpretazione dei dati materiali, ma anche nella didattica e nella divulgazione.

2) Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Avviare gli studenti alla pratica della sperimentazione scientifica, cioè fornire la preparazione adeguata a progettare un esperimento e il relativo protocollo grazie ad un’attenta analisi dei dati e alla corretta formulazione di domande rivolte anche ad altre discipline umanistiche, naturalistiche ed archeometriche


3)  Autonomia di giudizio. Aiutare gli studenti a sviluppare un approccio critico ai testi con raffronti sistematici tra interpretazioni teoriche e verifica pratica 

 

4)     Abilità comunicative. Fornire agli studenti un lessico specializzato per renderli in grado di comunicare in maniera adeguata alla comunità scientifica.

 

5)    Capacità di apprendimento. Sviluppare la autonomia nella capacità di individuare i testi scientifici più rappresentativi e comprenderli adeguatamente.


Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Il corso è articolato in due parti: teoria e pratica.

La prima parte si svolgerà in aula con lezioni frontali, supportate da ppt e altri materiali; la seconda parte si svolgerà in aula e/o all’aperto, e prevede l’utilizzazione di materie prime

Prerequisiti richiesti

Conoscenza di base delle metodologie della ricerca archeologica.

Frequenza lezioni

Facoltativa, ma raccomandata

Contenuti del corso

Il corso comincia con l’esposizione della storia della disciplina, della sua relazione con l’Etnografia e l’antropologia culturale e con le varie discipline archeometriche, della sua prassi scientifica e dei suoi obiettivi nella ricerca archeologica, nella didattica, nella divulgazione oltre che nella valorizzazione del patrimonio storico-archeologico.

Prosegue con l’esposizione del potenziale didattico e pedagogico dell’Archeologia Sperimentale nella ricerca e nella divulgazione (nelle scuole, nei Parchi archeologici e nei Musei), chiarendo la differenza tra la pratica simulativa e pratica esplorativo-conoscitiva funzionale alla ricerca. Nel corso dell’insegnamento si prevedono test sperimentali relativamente alla lavorazione della ceramica, della litica, dell’osso e delle fibre vegetali. Si tratta di prove finalizzate alla messa in pratica della procedura sperimentale, dalla progettazione dell'esperimento, alla stesura del protocollo, fino allo svolgimento delle prove.

Testi di riferimento

1) Coles J., 1981, Archeologia sperimentale, Milano.

2) Gaj G., 2005, Archeologia sperimentale, in Technologhia, 1, Torino, pp. 7-12

3) Guidi A., Bellintani P., Chelidonio G., Longo L., 2003, Archeologia sperimentale nell’archeologia italiana, in Atti del conv. Archeologie sperimentali Metodologie ed esperienze fra verifica, riproduzione, comunicazione e simulazione, Comano Terme -Fiavè 2001, pp.77-95.

4) Longo L., 2003, Archeologia sperimentale, esperimenti in archeologia, divulgazione. Osservazioni su significato e ruolo dell’Archeologia sperimentale, in Rivista Scienze Preistoriche, LIII, pp.549-568.

5) Zifferero A., 2003, Archeologia sperimentale e parchi archeologici, in Atti del conv. Archeologie sperimentali. Metodologie ed esperienze fra verifica, riproduzione, comunicazione e simulazione, Comano Terme – Fiavè 2001, pp. 49-76.

6) Mannoni T, Giannichedda E. 1996, Archeologia della produzione, cap. I, II, III, IV, Einaudi, Torino

7) Vidale M., 2004, Che cos'è l'etnoarcheologia, Carocci, Roma

8) Todaro S, 2020 Prima del tornio. Un approccio sperimentale allo studio delle tecniche di foggiatura nel mediterraneo preistorico, Roma 2020, Edizioniquasar.

  

 

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.

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I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca.

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Per la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal/la candidato/a

Esempi di domande e/o esercizi frequenti

Per la parte teorica: Archeologia sperimentale e divulgazione scientifica;

Per la parte pratica: Creazione di un protocollo sperimentale
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