STORIA DELLA SICILIA MEDIEVALE

Anno accademico 2022/2023 - Docente: FRANCESCO BARONE

Risultati di apprendimento attesi


1) Conoscenza e comprensione

Il corso affronta la parabola storica siciliana fra tarda antichità e basso medioevo dentro un contesto di storia euro-mediterranea e nell’intersezione tra componenti politico-istituzionali, culturali, socio-economiche, materiali e insediative.

 

2) Capacità di applicare conoscenza e comprensione

Le conoscenze acquisite saranno finalizzate alla capacità di leggere comparativamente le varie fasi evolutive del medioevo siciliano acquisendo consapevolezza del gioco sistemico fra le determinanti di ordine materiale, politico e culturale che hanno plasmato i caratteri strutturali della storia isolana come risultante complessa di fattori interni ed esterni declinati collegati a dimensioni statuali e di potere di carattere imperiale e monarchico.

 

3) Autonomia di giudizio

Le conoscenze così acquisite potranno applicarsi a lettura e interpretazione di fonti scritte e materiali allo scopo di implementare l’autonomia di giudizio e la capacità di applicare in modo autonomo le competenze

 

 

4) Abilità comunicative

Nel corso delle lezioni gli studenti saranno invitati a intervenire criticamente sugli argomenti trattati, eventualmente anche previo approfondimento su materiali bibliografici appositamente forniti dal docente.

 

5) Capacità di apprendimento

Il dibattito scaturente dall’interazione guidata con il docente sarà finalizzato a implementare lo spirito critico nei confronti dei nuclei tematici affrontati e a misurare la capacità di approfondimento attraverso la lettura e l’analisi di articoli integrativi della bibliografia di base e funzionali alla verifica orale finale.

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Lezioni frontali (36h)

Prerequisiti richiesti

Conoscenze scolastiche di Storia medievale

Contenuti del corso

  1. La Sicilia tardoantica e bizantina:

- Quadri amministrativi civili e militari

- L’insediamento urbano e rurale

- L’organizzazione religiosa

  1. La Sicilia islamica aghlabide e fatìmide:

- I rapporti politico-istituzionali e commerciali con l’Ifrīqiya

- Arabizzazione e islamizzazione dello spazio insulare

- La frontiera interna

- L’amministrazione fiscale

- Trasformazioni urbane e rurali

- Palermo madīna polinucleare di respiro mediterraneo

- I rapporti con la popolazione cristiana

- L’emirato kalbita e la sua frammentazione in ṭā’ifāt

  1. La Sicilia normanna e sveva:

- Le modalità della conquista guidata dagli Altavilla

- La riorganizzazione della rete ecclesiastica

- Politiche di recupero del monachesimo greco

- L’inquadramento giuridico-fiscale delle popolazioni musulmane

- Il villanaggio

- I poteri signorili

- L’immigrazione lombarda e i processi di latinizzazione

- La fondazione monarchica e lo stile ecumenico del potere nella corte palermitana

- Le evoluzioni amministrative di età regia e multilinguismo delle pratiche amministrative

- L’apertura a operatori economici e interessi mercantili settentrionali

- Le rivolte baronali nel regno di Guglielmo I

- I fattori di dissoluzione e caduta della dinastia Altavilla

- La monarchia sveva e l’immissione di nuove élites aristocratiche

- La politica federiciana tra ricostruzione demaniale, riorganizzazioni circoscrizionali e creazione di un nuovo sistema castrale

- La fine della Sicilia musulmana

  1. La Sicilia angioina:

- Continuità e fratture fra eredità sveva e regno angioino

- La feudalità regnicola

  1. La guerra del Vespro:

- La rivoluzione del Vespro come progetto politico dei ceti dominanti siciliani di tradizione ghibellina

- Il coinvolgimento della corona d’Aragona e il ruolo del Papato

  1. La Sicilia aragonese dal regno indipendente sino alla restaurazione dei Martini:

- Il nuovo regno di Federico III tra ampliamenti del ceto nobiliare e promozione delle città e delle terre abitate

- Il ruolo delle universitates tra organi di governo centrale e giurisdizioni locali

- Le trasformazioni trecentesche dell’habitat rurale tra affermazione del latifondo e tramonto dei villaggi

- L’isola nello specchio della crisi del Trecento fra epidemie, guerre e carestie

- Mercati mediterranei e ruolo di mercanti e uomini d’affari liguri e toscani

- Il mercato interno

- Occupazione degli apparati pubblici, controllo della fiscalità e dominio sui centri urbani da parte della grande aristocrazia baronale

- Restaurazione del potere regio e della demanialità pubblica per mano dei Martini

  1. La Sicilia viceregia nella monarchia iberica di primo Quattrocento:

- La reintegrazione dell’isola nei domìni della Corona aragonese

- L’immigrazione militare e mercantile di nuovi elementi iberici

- Peculiarità del ‘viceregno’ siciliano

- Regime pattizio del potere alfonsino e ruolo del Parlamento isolano

- Nuovi meccanismi finanziari e amministrativi sotto Alfonso il Magnanimo

- Le realtà urbana fra patriziati, burgisi e populares

- Il mondo rurale della Sicilia quattrocentesca: tramonto del villanaggio, nuove strategie di popolamento, economie del grano e investimenti in colture specializzate

Testi di riferimento


A. Vanoli, La Sicilia musulmana, Il Mulino, Bologna 2012 (220 pp.)

P. Corrao, M. Gallina, C. Villa, L’Italia mediterranea e gli incontri di civiltà, Laterza, Roma-Bari 2001, pp. 95-168

V. D’Alessandro. P. Corrao, Geografia amministrativa e potere sul territorio nella Sicilia tardomedievale (secoli XIII-XIV), in  L’organizzazione del territorio in Italia e in Germania: secoli XIII-XIV, a cura di G. Chittolini e D. Willoweit, Bologna, Il Mulino, 1994, pp. 395-444

 

Il programma per gli studenti non frequentanti dovrà ritenersi integrato dai seguenti due saggi:

J. Becker, Un dominio fra tre culture. La contea di Ruggero I alla fine dell’XI secolo, in «Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken», 88 (2008) pp. 1-32

P. Corrao, Le città siciliane del tardo medioevo: identità urbana, élites dirigenti, dinamiche istituzionali, in F. Sabaté (a cura di), Ciutats mediterrànies: l’espai i el territori = Mediterranean towns: space and territory, Publicacions de la Presidència de l'Institut d'Estudis Catalans, Barcelona 2020, pp. 145-155

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Prova orale

Per la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal/la candidato/a.
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