PROCESSI PER IL RECUPERO DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
Anno accademico 2025/2026 - Docente:
ANDREA TARTAGLIA
Risultati di apprendimento attesi
Con riferimento ai
descrittori di Dublino:
1) Conoscenza e
comprensione - dei processi, degli attori e delle diverse modalità attuative e
operative relative al recupero del patrimonio architettonico
2) Capacità di
applicare conoscenza e comprensione – alla lettura di casi studio relativi alla
definizione, gestione e attuazione di processi di recupero del patrimonio
architettonico alle diverse scale di programmazione, pianificazione e
progettazione
3) Autonomia di
giudizio – nel valutare in modo critico e autonomo le modalità e gli esiti dei
processi di recupero del patrimonio architettonico declinando le conoscenze e
competenze rispetto ai diversi contesti e modelli di intervento.
4) Abilità
comunicative – nel saper comunicare in modo chiaro e appropriato anche col
supporto di strumenti ICT letture interpretative e proposte di sviluppo
relative a processi di recupero inerenti il patrimonio architettonico.
5) Capacità di
apprendimento – studiando anche in modo autonomo e auto-gestito per analizzare,
valutare e interpretare informazioni relative ai processi di recupero del
patrimonio architettonico in modo obiettivo, generando anche nuove idee e
soluzioni innovative.
Modalità di svolgimento dell'insegnamento
Le lezioni teoriche e seminari di esperti, in cui saranno
affrontati i temi dei processi, attori e metodi di recupero e manutenzione del
patrimonio architettonico anche attraverso l’approfondimento di specifici casi
studio, si alterneranno ad un lavoro d’anno consistente in due esercitazioni
che saranno anche valutate come prove in itinere.
In particolare una esercitazione strutturata in due parti
permetterà agli studenti di simulare il coinvolgimento in un processo di
recupero e valorizzazione del patrimonio architettonico. La prima parte
dell’esercitazione consisterà nella presentazione critica e motivata di un
manufatto architettonico o di uno spazio pubblico da recuperare ai fini di una
fruizione e valorizzazione coerente con i temi dell’arte e della cultura; la
seconda parte consisterà invece nella presentazione del programma di
recupero e riuso per la sua valorizzazione del caso identificato. Gli elaborati saranno
presentati in aula (per gli studenti frequentanti) ovvero in sede d’esame (per
gli studenti non frequentanti).
La seconda esercitazione, a
partire dalla lettura del testo in bibliografia «Antonio Leonardi e Claudia
Cantale (a cura di), La gentilezza e la rabbia. 105 lettere di Giancarlo De
Carlo sul recupero del Monastero di San Nicolò l’Arena a Catania, Editoriale
Agorà, Catania, 2017», prevede che ogni studente presenti 5 slide in cui alcuni
testi del libro vengono collegati a immagini scattate negli spazi del monastero
e a partire da questo materiale gli studenti dovranno sviluppare un
ragionamento critico e personale rispetto al tema dei processi e dei modelli
del recupero architettonico. Gli elaborati saranno presentati in aula (per gli
studenti frequentanti) ovvero in sede d’esame (per gli studenti non
frequentanti).
Prerequisiti richiesti
La disciplina non prevede alcun pre-requisito.
Frequenza lezioni
Facoltativa
Contenuti del corso
Il Recupero Architettonico è una tematica centrale
nell’ambito delle discipline della Tecnologia dell’Architettura e della
Progettazione Ambientale, che ha delineato un corpus teoretico, metodologico e
normativo che costituisce oggi un bagaglio culturale necessario per affrontare
interventi che coinvolgono il patrimonio architettonico esistente. Interventi
che si muovono tra azioni ora conservative, ora trasformative se non di
rigenerazione. Si tratta di un processo che richiede lo sviluppo di una visione
progettuale che, superando l’apparente aporia concettuale tra conservazione e
trasformazione, è finalizzata al recupero della memoria, alla manutenzione e
valorizzazione dell’identità storica e alla costruzione del patrimonio
culturale che sarà lasciato in eredità alle future generazioni.
Significativo è il passaggio storico dal concetto di
restauro a quello di recupero: mentre il restauro muove da un atteggiamento
rivolto ai soli valori culturali, nell’ottica di una conservazione assoluta,
nel recupero lo sguardo è rivolto verso l’esistente e la sua conservazione, ma
con un’attenzione maggiore alle sue vocazioni trasformative e alle esigenze
della società, così da contrastare i fenomeni di abbandono, obsolescenza e
degrado.
Il recupero richiede una visione transcalare,
territorio/città/edificio, dove il contesto urbano impone riflessioni sulle
scelte strategiche e sulle soluzioni tecniche e progettuali. Il progetto di
recupero impone di riferire le azioni non solo a parametri relativi all’unicità
del bene, ma anche di integrare i nuovi scenari evolutivi al preesistente,
attraverso: il controllo delle prestazioni, la potenziale integrabilità, la
compatibilità al riuso, la durata nel tempo. Nel processo progettuale le scelte
ruotano intorno ad una fase propedeutica di conoscenza dell’edificio, che è
paragonabile ad una matrice informativa derivante dall’accostamento di
informazioni storiche, tecniche, economiche, normative, sociali, politiche e
culturali.
Nel corso verranno trattati:
i modelli, le tecniche e le strategie del recupero dal dopoguerra ad oggi; i
rapporti del patrimonio architettonico con il fattore tempo e con
l’innovazione; i concetti di risorsa e valore, di bene materiale e immateriale;
i nuovi strumenti e modelli di programmazione e finanziamento dei processi di
recupero.
Testi di riferimento
A. Metodi e strategie per
l’intervento sul patrimonio esistente. (2 CFU)
Paolo Gasparoli, Cinzia Talamo, Manutenzione e Recupero. Criteri, metodi e strategie per l’intervento
sul costruito, Alinea, Firenze, 2006. (pp. 19-38; 65-71; 75-82;
103-125; 129-140; 153-178; 183-190; 211-212; 237-248).
B. Ricerche e
sperimentazioni. (2 CFU)
AA.VV. Valorizzare
il patrimonio edilizio pubblico. TECHNE Journal of
Technology for Architecture and Environment n. 3 – 2013. (pp.
122-299)
Open access on-line:
https://oaj.fupress.net/index.php/techne/issue/view/344/35
C. Saggio monografico.(2
CFU)
Antonio Leonardi e Claudia Cantale (a cura di), La gentilezza e la rabbia. 105 lettere di Giancarlo
De Carlo sul recupero del Monastero di San Nicolò l’Arena a Catania,
Editoriale Agorà, Catania, 2017. (pp. 1- 199)
Si ricorda che, ai
sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive
disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del
volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.
Per ulteriori
informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è
possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle
università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione
delle opere dell’ingegno - AIDRO).
I testi di riferimento
possono essere consultati in Biblioteca.
Verifica dell'apprendimento
Modalità di verifica dell'apprendimento
Per la valutazione dell’esame (incluse le prove in
itinere/esercitazioni) si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle
competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale,
nonché della capacità argomentativa dimostrata dal/la candidato/a.
Esempi di domande e/o esercizi frequenti
1 Differenze teoriche e applicative tra restauro, recupero e manutenzione.
2 Descrivere i diversi valori che si possono
caratterizzare il patrimonio architettonico
3 Differenze tra opera d’arte e opera architettonica
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