STORIA E ORGANIZZAZIONE DEI MUSEI

Anno accademico 2016/2017 - 2° anno
Docente: Federica SANTAGATI
Crediti: 6
SSD: L-ART/04 - MUSEOLOGIA E CRITICA ARTISTICA E DEL RESTAURO
Modalità di erogazione: Tradizionale
Organizzazione didattica: 150 ore d'impegno totale, 114 di studio individuale, 36 di lezione frontale
Semestre:
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Obiettivi formativi

Per la parte concernente la storia dei musei, viene trattato il caso dei musei artistico-industriali (seconda metà XIX secolo) e della formazione degli artisti legata a questo particolare tipo di musei; si ritrovano così nel territorio le tracce di questo passato artistico oggi apparentemente scomparso.

Il corso fornisce inoltre alcuni approfondimenti relativi a specifici temi legati alla gestione dei musei, a pratiche giuridico-amministrative finalizzate all’ottimizzazione del funzionamento della struttura museale, e a strategie mirate all’audience development. Grande attenzione è rivolta alla presentazione delle possibilità lavorative nei musei italiani e stranieri.


Prerequisiti richiesti

Rivolto a studenti con conoscenze di base di Museologia: storia del collezionismo, organizzazione dei musei (es. gestione depositi, pratiche di acquisizione, organizzazione di mostre), legislazione dall’Unità d’Italia ad oggi), standard qualitativi museali.

Per chi non avesse dato Museologia in precedenza, bisogna studiare anche i testi indicati nella sezione testi di riferimento per studenti della magistrale che non possiedono i prerequisiti (vedi infra).


Frequenza lezioni

Facoltativa


Contenuti del corso

Il museo Gaetano Filangeri e la Scuola d’arti e mestieri di Catania: la formazione degli artisti del XIX secolo nel Sud d’Italia; la tutela degli studi d’artista, l’attribuzione errata dell’oggetto d’arte, la riproduzione «dei multipli»; l’utilizzazione ‘sociale’ del patrimonio storico-artistico e il lavoro nei musei, l’audience development; il Manuale Europeo delle Professioni Museali e l’evoluzione della Carta nazionale delle professioni museali in base al nuovo accordo di collaborazione ICOMItalia-MIBACT.


Testi di riferimento

  1. Il museo artistico-industriale e la formazione degli artisti nel sud d’Italia (2 CFU).

- N. Barrella, La forma delle idee, Luciano, Napoli 2010, pp. 7-64, 155-197.

- F.M.C. Santagati, Arti e mestieri. Una scuola artistico-professionale a Catania fra Otto e Novecento, Bonanno editore, Acireale-Roma 2010, pp. 13-169.

B.Il museo e la legislazione (1 CFU).

- F. Lemme, Compendio di diritto dei beni culturali, Cedam, 2013, pp. 25-33, 37-50, 60-64, 67-70.

C. Il dibattito sviluppatosi in Italia nell’ultimo secolo sull’utilizzazione ‘sociale’ del patrimonio storico-artistico e il lavoro nei musei (3 CFU).

- F. Cambi, Le pedagogie del Novecento, Laterza, Bari-Roma, 2007, pp. 129-141;

- P. Dragoni, Processo al museo. Sessant’anni di dibattito sulla valorizzazione museale in Italia, Edifir, Firenze, 2010, pp. 7-160.

- V. Simone, Le azioni dei musei torinesi per l’inclusione sociale, in M. Cristofano - C. Palazzetti (a cura di), Il museo verso una nuova identità, vol. II, Gangemi, Roma, 2011, pp. 99-107;

- C. Rosati, Strategie comunicative e pratiche educative nei musei della Regione Toscana, in M. Cristofano - C. Palazzetti (a cura di), Il museo verso una nuova identità, vol. II, Gangemi, Roma, 2011, pp. 81-90.

- L. Branchesi, Identità culturali, valori condivisi e cittadinanza. Dal patrimonio locale alle politiche europee in M. Cristofano - C. Palazzetti (a cura di), Il museo verso una nuova identità, vol. II, Gangemi, Roma, 2011, pp. 209-218;

- S. Costa, Programma Europa Creativa 2014-2020, in F. De Biase (a cura di), I pubblici della cultura. Audience development, audience engagement, FrancoAngeli, Milano 2014, pp. 38-44;

- A. Bollo, Cinquanta sfumature di pubblico e la sfida dell’audience development, in F. De Biase (a cura di), I pubblici della cultura. Audience development, audience engagement, FrancoAngeli, Milano 2014, pp. 163-180.

- L. Perissinotto, Educazione dello spettatore: la scuola, in F. De Biase (a cura di), I pubblici della cultura. Audience development, audience engagement, FrancoAngeli, Milano 2014, pp. 240-256;

- L.M. Di Corato, Contenuto pubblico. Museo e partecipazione, in F. De Biase (a cura di), I pubblici della cultura. Audience development, audience engagement, FrancoAngeli, Milano 2014, pp. 305-314;

- V. Falletti - E. Bertacchini, Gli Amici dei musei tra legame col territorio e mecenatismo, in F. De Biase (a cura di), I pubblici della cultura. Audience development, audience engagement, FrancoAngeli, Milano 2014, pp. 315-327;

- F.P. Campione, Il ruolo delle esposizioni temporanee e la loro curatela nella gestione delle attività museali, in F. De Biase (a cura di), I pubblici della cultura. Audience development, audience engagement, FrancoAngeli, Milano 2014, pp. 328-353.

- S. Mascheroni, Le figure professionali e la loro formazione: gli orientamenti in Italia e in Europa, in M. Cristofano - C. Palazzetti (a cura di), Il museo verso una nuova identità, vol. II, Gangemi, Roma, 2011, pp. 219-226.

 

Sulle possibilità lavorative nei musei (da considerare in continua evoluzione) verranno fornite ulteriori indicazioni sulla piattaforma Studium.

Si prescrive a tutti gli studenti (compresi i non frequentanti) la visita di almeno due musei a scelta; la conoscenza delle vicende concernenti la nascita, lo sviluppo e l’allestimento degli stessi costituirà argomento d’esame.

A tutti gli studenti (frequentanti e non), oltre la consultazione del portale Studium (dal sito dell’Università di Catania) e lo studio dei testi in programma, si raccomanda di consultare il sitoweb di ICOM Italia (www.icom-italia.org) e studiare (dalla sezione «documenti» del medesimo sito) i documenti relativi alla Carta nazionale delle professioni museali, alla formazione e aggiornamento professionale per il personale dei musei.

Per studenti della magistrale che non possiedono i prerequisiti, i seguenti testi si aggiungono ai precedenti:

- R. Schaer, Il Museo Tempio della Memoria, Universale Electa/Gallimard, Trieste, 1996 pp.11-163.

- D. Jallà, Il museo contemporaneo. Introduzione al nuovo sistema museale italiano, UTET Libreria, Torino 2003 (seconda ed.), pp. 26-62, 70-96, 119-122, 133-158, 203-221, 358-377, 384-390, 403- 408.

- M. L. Tomea Gavazzoli, Manuale di museologia, Etas Libri, Milano, 2005 (terza ed.), pp. 16-48, 59-91, 112-120, 131-165.

-D. Jallà, La riforma dei musei statali italiani, in «Museo informa», n. 52, 2015, pp. 12-17;

- D. Jallà, Regioni e musei, 2015, pp. 540-544 (vedi piattaforma Studium);

- A. Mottola Molfino- C. Morigi Govi, Lavorare nei musei. Il più bel mestiere del mondo, Umberto Allemandi, Torino, 2004, pp. 7-65.



Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1Sufficiente conoscenza del programma nella sua integritàSi vedano i testi indicati nel programma 

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Per la valutazione dell'esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell'accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal candidato.


Esempi di domande e/o esercizi frequenti

- Formulare la definizione di "audience development".

- Come è stata struttura la Carta Europea delle professioni museali ?