FILOSOFIA DELLE MENTI ARTIFICIALI
Anno accademico 2024/2025 - Docente:
ALBERTO GIOVANNI BIUSO
Risultati di apprendimento attesi
Comprendere
genesi, struttura e obiettivi dell’Intelligenza Artificiale nella varietà delle
sue manifestazioni, modalità e implementazioni. Analizzare in modo critico, al
di là di tecnofilie e tecnofobie, il contributo che l’indagine sull’IA può
offrire allo studio dell’intelligenza biologica, dei sistemi sociali, dei
dispositivi tecnologici.
Lo studente dovrà
conseguire:
1) Conoscenza e
comprensione dello statuto dell’intelligenza
2) Capacità di
applicare conoscenza e comprensione al rapporto con gli artefatti digitali
3) Autonomia di
giudizio rispetto alle informazioni ricevute in questo ambito
4) Abilità
comunicative nell’utilizzo dei dispositivi digitali
5) Capacità di
apprendimento da una varietà di fonti e strumenti
Modalità di svolgimento dell'insegnamento
Lezioni
frontali con lettura, analisi, commento e discussione dei testi.
Prerequisiti richiesti
Conoscenza
adeguata dei principali itinerari della filosofia europea dal mondo greco al
Novecento.
Frequenza lezioni
Facoltativa
Contenuti del corso
SUL
VIRTUALE
Dopo una introduzione
generale alle tematiche dell’Intelligenza Artificiale, il corso affronterà la
questione del virtuale, con una specifica attenzione critica al tema della
presenza dei corpimente nello spaziotempo.
Testi di riferimento
-Renato Betti, Intelligenza Artificiale, in «Enciclopedia Einaudi»,
vol. 7, Einaudi 1979, pp. 828-862 (pp. 34; pdf)
-Eugenio Mazzarella, Contro Metaverso. Salvare la presenza, Mimesis
2022, pp. 142
-Stefano Isola, A fin di bene: il nuovo potere della ragione artificiale,
Asterios Editore, Trieste 2023, pp. 157
-Alberto G. Biuso, Presenza e realtà Sul virtuale, Dialoghi Mediterranei, n. 62, luglio 2023,
pp. 27-33 (pdf); Mutamenti
politici e Intelligenza Artificiale, Dialoghi Mediterranei, N.
66, marzo-aprile 2024, pp. 30-36 (pdf)
Si ricorda che, ai
sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive
disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del
volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.
Per ulteriori
informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è
possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle
università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione
delle opere dell’ingegno - AIDRO).
I testi di riferimento
possono essere consultati in Biblioteca.
Verifica dell'apprendimento
Modalità di verifica dell'apprendimento
Prova orale
Le lezioni e gli esami verteranno sulla lettura e
analisi dei testi.
Gli studenti dovranno pertanto portare con sé
all’esame tutti i libri previsti dal programma. Si ricorda che l’uso di
fotocopie è proibito dalla legge.
Saranno valutati:
- la capacità di leggere e interpretare i testi;
- la competenza linguistica;
- la capacità di riferire il contenuto dei testi alla
tematica generale del corso;
- l'elaborazione critica e teoretica.
Per la valutazione
dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze
acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della
capacità argomentativa dimostrata dal/la candidato/a.
Esempi di domande e/o esercizi frequenti
Data la varietà dei temi e delle questioni, si
consiglia di assistere a una sessione di esame prima di affrontare il proprio.
Come detto, infatti, l’esame consiste nella lettura e analisi dei testi, con la seguente tipologia di domande:
1. Legga e spieghi questo brano del testo di
Betti: «La pretesa di diventare “creatori” di una nuova specie, con
l’immancabile fiducia che le nuove creature saranno migliori di noi, fissa
invece un punto d’arrivo, anche se solo in linea di principio, alla conoscenza
umana» (p. 860);
2. Legga e spieghi
questo brano del testo di Mazzarella: Il fondamento di Metaverso è «un animismo digitale» (p. 102);
3. Legga e spieghi questo
brano del testo di Isola: «totale dispregio delle
crescenti evidenze da parte di psicologi, psichiatri e neuroscienziati degli
effetti negativi sull’apprendimento prodotti dall’uso massivo delle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione» (A fin di
bene, p. 137).
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