STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE DELL'ANTICHITA'

Anno accademico 2019/2020 - 1° anno
Docente: Orazio LICANDRO
Crediti: 6
SSD: IUS/18 - DIRITTO ROMANO E DIRITTI DELL'ANTICHITÀ
Organizzazione didattica: 150 ore d'impegno totale, 114 di studio individuale, 36 di lezione frontale
Semestre:
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Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Lezioni frontali, con ausilio delle nuove tecnologie per la lettura e l’analisi dei documenti antichi.


Prerequisiti richiesti

Nessuno.


Frequenza lezioni

Facoltativa, ma consigliata.


Contenuti del corso

La storia politica e costituzionale di Roma nel succedersi delle sue diverse fasi (monarchia, repubblica, principato, dominato), con particolare attenzione alle transizioni istituzionali.

La monarchia. Le riforme etrusche. Il passaggio alla res publica.

Magistrature, assemblee popolari e senato.

L’organizzazione amministrativa centrale e periferica. Il governo dei territori conquistati nello scacchiere mediterraneo: le province.

Augusto e la genesi del principato.

I nova officiae la nascita della burocrazia imperiale.

I Severi e l’impero universalis.

Il nuovo assetto dell’impero da Diocleziano a Costantino.

La crisi dell’impero romano.

I sovrani germanici. Il protettorato di Teoderico.

Il dominato di Giustiniano e il tentativo di rifondazione dell’impero.

Nel corso delle lezioni verranno mostrati (mediante fotocopie o PowerPoint) e discussi documenti di diversa natura dal cui esame critico si trarranno elementi di ricostruzione generale, di contesto, di rappresentazione generale e di funzionamento delle istituzioni politiche sia nel rapporto tra potere e cittadini (o stranieri o schiavi) sia nel rapporto di reciproca interazione con gli altri organi dello “Stato”.


Testi di riferimento

O. Licandro – N. Palazzolo, Roma e le sue istituzioni politiche dalle origini a Giustiniano, Giappichelli Editore - Torino, 2019, pp. 1-507.

O. Licandro, L’irruzione del legislatore romano-germanico. Legge, consuetudine e giuristi
nella crisi dell’Occidente imperiale (V-VI sec. d.C.), Jovene Editore - Napoli 2015, pp. xxiii-151.

S. Mazzarino, La fine del mondo antico. Le cause della caduta dell’impero romano, Rizzoli Editore - Milano, 2002, pp. 1-195.

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale. Per ulteriori informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle opere dell’ingegno - AIDRO). I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca.



Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
11. Le strutture sociali preciviche: familia, gens, tribus 
22. La monarchia e l'assetto costituzionale: rex; comitia curiata; senatus 
33. Il passaggio dalla monarchia alla res publica 
44. Le istituzioni repubblicane: magistrature; assemblee popolari; senato 
55. La crisi della res publica 
66. La genesi del principato: Ottaviano Augusto 
77. L'apparato burocratico imperiale 
88. La concessione generale della cittadinanza 
99. La fase dell'anarchia militare 
1010. Diocleziano e le riforme istituzionali, economiche e fiscali 
1111. Costantino: verso l'impero cristiano 
1212. Le istituzioni imperiali tardoantiche 
1313. La crisi dell'impero e le cosiddette invasioni barbariche 
1414. Il 476 d.C.: una logora vulgata storiografica 
1515. L'esperienza di governo di Teoderico l'Amalo 
1616. Giustiniano e la rifondazione dell'impero 

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

E' prevista una prova in itinere se richiesta, che si terrà in aula al raggiungimento di almeno 1/3 delle lezioni e in una data concordata con gli studenti.

Gli argomenti della prova in itinere non saranno oggetto dell’esame finale. Le valutazioni saranno espresse con un giudizio secondo la seguente tabella di commutazione:

Sufficiente = 18-21/30; Discreto = 22-24/30; Buono = 25-28/30; Ottimo = 28-30/30; Non classificato = prova non superata.

La valutazione della prova in itinere fa media nella formulazione del voto finale.

Prova orale finale. Per la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal candidato.