STORIA DELLA DANZA

Anno accademico 2025/2026 - Docente: SIMONA AGNESE SCATTINA

Risultati di apprendimento attesi

Il corso rende lo studente/la studentessa in grado di padroneggiare la materia (conoscenze) al fine di utilizzarla e applicarla anche in altri campi di studio con il corretto impiego del linguaggio tecnico specifico (competenze).

In applicazione dei descrittori di Dublino, il corso:

1. fornisce allo studente/alla studentessa conoscenza e comprensione dei basilari elementi storici ed estetici della danza italiana ed europea, dalle origini ai giorni nostri, e in un’ottica di interpretazione critica mediologica, ossia guardando all’evoluzione del linguaggio coreico in relazione allo sviluppo tecnologico e mediale.  

2. ne sviluppa l’autonoma capacità di porre in relazione quanto appreso con le altre discipline storico-culturali;

3. lo/la mette in grado di utilizzare le conoscenze acquisite e il linguaggio specifico appreso per le cosiddette ‘competenze trasversali’ (autonomia di giudizio, abilità comunicative) e di svilupparle sia nell’analisi dei materiali trattati a lezione, sia nella lettura e interpretazione di nuovi testi.

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Le prime lezioni (circa 20 ore) saranno dedicate alla spiegazione e all’analisi dei moduli A e B. Le restanti saranno necessarie per il modulo di approfondimento sulla videodanza (con un focus sulle creazioni di Ariella Vidach – compagnia AiEP) e per la prova in itinere.

Per consentire agli studenti di acquisire gli strumenti metodologici necessari ad analizzare i linguaggi della danza, anche in rapporto alle nuove tecnologie mediali, saranno proiettati e commentati, durante le lezioni, filmati e video relativi ad alcuni spettacoli che hanno segnato la storia delle arti coreiche. Gli studenti saranno inoltre invitati alla visione di spettacoli nei teatri della città. Si prevedono incontri con artisti, docenti e operatori del settore.

Prerequisiti richiesti

Nessun prerequisito necessario.

Frequenza lezioni

Favoltativa.

Contenuti del corso

Modulo A «Prima balla, poi pensa. È l’ordine naturale delle cose»

Questo modulo descrive le linee generali della storia della danza dal Medioevo ai giorni nostri: periodizzazione, principali protagonisti della scena coreica, elementi essenziali delle forme coreografiche, degli stili e delle tecniche.

Modulo B La pioniera della libertà di movimento: Angela Isadora Duncan

Questa sezione si focalizza su Isadora Duncan, l’artista americana che all’alba del Novecento ha aperto una strada nuova alla danza, come pratica corporea e arte del movimento. I suoi testi (ideati per conferenze, interviste o articoli) ci permettono di comprendere la visione che della danza aveva Isadora: libera dalle regole del codice classico-accademico e rigenerata nella sua capacità di entrare in armonia con la natura.

Modulo C Videodanza e pratiche coreografiche del presente

Il modulo offre uno sguardo ravvicinato sulla videodanza, intesa come linguaggio ibrido, frutto di una ricerca intermediale che si pone al confine tra vari codici. Si osserveranno dunque le pratiche coreografiche contemporanee in cui la tecnologia – nelle sue diverse declinazioni dal video, all’AI, alla robotica – è pensata e praticata come estensione dell’immaginario dei danzatori, permettendo loro di elaborare partiture gestuali inedite. Un focus sarà dedicato alla ricerca condotta da Ariella Vidach con la sua compagnia AiEP, pionieri nella diffusione delle esperienze video e interattive nella scena coreografica italiana.

Testi di riferimento

Modulo A «Prima balla, poi pensa. È l’ordine naturale delle cose» (2 CFU prof.ssa Scattina)

Testo:

E. Cervellati, Storia della danza, Torino, Pearson, 2020 (pp. 208).

 

Modulo B La pioniera della libertà di movimento: Angela Isadora Duncan (1 CFU prof.ssa Scattina)

Testo:

I. Duncan, L’arte della danza (a cura di P. Veroli, trad. it. di S. Scubba), Roma, Dino Audino Editore, 2016 (pp. 116).

 

Modulo C Videodanza e pratiche coreografiche del presente (3 CFU prof.ssa Pernice)

Testi:

E. Cervellati, S. Garzarella (a cura di), Danza, schermi e visori. Contaminazioni coreografiche nella scena italiana, Roma, Dino Audino Editore, 2024 (pp. 160).

M. Époque, D. Poulin, La presenza del danzatore senza corpo, in E. Pitozzi (a cura di), On Presence, “Culture Teatrali”, n. 21, Lucca, La casa Usher editore, 2011 (pp. 89-104).

E. Fuoco, Danza, spazi sensibili e metaverso, in Ead., Né qui, né ora: peripezie mediali della performance contemporanea, Milano, Ledizioni, 2022 (pp. 67-114).

 

Videoletture:

- Ariella Vidach – AiEP, Dance the Distance.

- Ariella Vidach – AiEP, HU_robot.

 

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.

Per ulteriori informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle opere dell’ingegno - AIDRO).

I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca.

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Prova orale: per la valutazione dell’esame si terrà conto del raggiungimento di una visione organica dei temi affrontati a lezione congiuntamente alla loro utilizzazione critica, del possesso di una padronanza espressiva e lessicale e della capacità di orientamento all’interno della bibliografia proposta.

Esempi di domande e/o esercizi frequenti

Che cos’è la danza e come si è evoluta nelle epoche storiche: antichità e Medioevo, Quattro-Cinque-Seicento, Settecento e Ottocento, Novecento. Il repertorio classico (La Sylphide, GiselleCoppélia, Lo schiaccianoci, Il lago dei cigni, etc.). I pionieri del moderno (Loïe Fuller, Isadora Duncan, Ruth St. Denis, Ted Shawn). La visione della danza di Isadora Duncan. I Bellets Russes. Martha Graham e la modern dance. Merce Cunningham e la danza contemporanea. Le specificità espressive della videodanza (captazione, documentazione rilocata, videomapping, videoscenografia, danza animata, robot-danzatori, cinedanza). Il ruolo dei videomaker e dei videoclip nell’evoluzione della screendance. Come si configura la coreografia nella realtà virtuale. Movimento digitalizzato e presenza digitale. La sperimentazione videografica e robotica di Ariella Vidach – compagnia AiEP.
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