
Giancarlo Felice è laureato in Storia dell’Arte e Beni culturali con una tesi sull’artista Giosetta Fioroni e i libri d’artista, ha conseguito il Dottorato di ricerca in Scienze per il Patrimonio e la Produzione Culturale presso il Dipartimento di Scienze umanistiche (Disum) dell'Università di Catania, occupandosi di iconografia contemporanea nel dramma antico, nello specifico dell’esperienza scenografica dell’artista Duilio Cambellotti per il Teatro greco di Siracusa nei primi anni del Novecento, indagandone le testimonianze visuali e materiali fotografici custoditi presso l’Archivio della Fondazione Inda di Siracusa, l’Istituto Centrale per la Grafica (ICG) di Roma e il Fondo Cambellotti all’Archivio del ‘900 del Mart di Trento e Rovereto.
Borsista presso il centro di studi Vittore Branca, ha studiato all’Istituto di Teatro e Melodramma della Fondazione Giorgio Cini di Venezia (2021), cultore della materia Cultura romanza e visualità nel settore L-FIL-LET /09 (2024), da qualche anno ha iniziato a interessarsi di storia e critica della fotografia frequentando le attività della Società Italiana per lo studio della fotografia, SISF.
Da febbraio 2024 è assegnista di ricerca nel S.S.D.L-FIL-LET/09 dal titolo Per un Atlante delle immagini dei poemi epico-cavallereschi spagnoli tra il XVI-XVIII sec., all’interno del progetto PRIN 2022 (Archivo Digital de Textos Hispánicos). Si occupa dei corpora xilografici italiani e spagnoli indagandoli con un approccio euristico votato alle intuizioni dell’Atlas warburghiano e affiancandosi agli studiosi che lavorano al CIPEC (Corpus Iconográfico de los Poemas Épicos-Caballerescos). Fa parte del team di ricerca nel progetto Starting Grand Mem.Art – Memorie d’artista – tra performing art e visual culture. Dal 2017 è membro della redazione di Arabeschi. Rivista internazionale di studi su letteratura e visualità, studia storia dell’arte contemporanea con una prospettiva interdisciplinare includendo ai suoi interessi l’iconografia antica, la fotografia, l’antropologia e la Visual culture.