Maria Chiara TOMARCHIO

Dottorando
Dottorato in Scienze per il Patrimonio e la Produzione Culturale - XL ciclo

Maria Chiara Tomarchio è dottoranda in Scienze per il Patrimonio e la Produzione Culturale (XL ciclo), con un progetto finanziato dal PNRR CHANGES, Spoke 6. Ha conseguito la laurea Magistrale in Archeologia presso l’Università di Catania, presentando una tesi dal titolo “Rileggere i contesti: le Terme Achilliane di Catania, campagne di scavo 2003-2005. Prime osservazioni sulla ceramica comune”, con relatore prof. D. Malfitana e correlatrice prof.ssa L. Arcifa.

Successivamente, ha proseguito gli studi presso la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell'Università di Catania, dove ha ottenuto il titolo di Specialista in Beni Archeologici nel 2024 con una tesi intitolata “Il Laboratorio per lo studio dell’Instrumentum domesticum 'Ninina Cuomo di Caprio': la ceramica a vernice nera da Morgantina tra Archeologia e Archeometria”, sotto la supervisione del prof. D. Malfitana e del dott. A. Mazzaglia.

Ha partecipato attivamente in progetti di scavo archeologico a livello nazionale condotti dall’Università di Catania e internazionale, quali “Archeofish” presso Portopalo di Capo Passero- Scalo Mandrie in collaborazione con l’Università di Cadiz (Spagna) e “Paphos Theatre Archaeological Project”, presso il teatro romano di Nea Paphos (Cipro), in collaborazione con l’Università di Sidney.

 

Progetto di ricerca

 “Rileggere i contesti e costruire storie: il caso delle Terme Achilliane di Catina romana”, tutor prof. D. Malfitana, progetto finanziato da PNRR CHANGES, Spoke 6.

Il progetto si pone come obiettivo principale lo studio del contesto offerto dalle Terme Achilliane di Catania a partire dalla fine della sua fase di vita come terme pubbliche. Il monumento è inserito all’interno di un sistema complesso di relazioni con l’ambiente circostante, sia fisico che percepito, e, in base a come questo si modifica, anche il monumento cambia nel tempo. L’obiettivo sarà, quindi, quello di comprendere quali visioni e quali suggestioni il monumento ha esercitato agli occhi di chi lo ha visto, vissuto e visitato dopo che il monumento ha perso la sua funzione principale di infrastruttura pubblica; che cosa quel contesto è stato e ha rappresentato nell’immaginario collettivo e quanto questo abbia condizionato la visione che gli abitanti della città di Catania avevano della loro antica storia. La ricerca, per maggiore completezza d’indagine, avrà una visione globale: infatti, si ricercheranno, da un lato, i dati editi, ma si ricercheranno dati inediti derivanti non solo da fonti archeologiche, ma anche da fonti storiche, documentarie, iconografiche, topografiche e quanto si ritenga utile alla comprensione totale del monumento. Infine, tali informazioni verranno adeguatamente impiegate per attivare quel processo di valorizzazione che è il fine ultimo di ogni ricerca storica, al fine di riuscire a coinvolgere un pubblico quanto più ampio possibile.