Le sue discipline di riferimento sono l'archeologia del libro manoscritto, la paleografia latina e la filologia mediolatina. L’interesse per il codice medievale nasce dall’elaborato di tesi per il conseguimento del titolo magistrale in filologia moderna con uno studio dei Codices Urbinates Latini della Biblioteca Ducale di Federico di Montefeltro.

Nel 2023 si è specializzato in catalogazione del manoscritto e del libro antico, codicologia e paleografia latina con il Master di II livello in “Catalogazione dei fondi librari antichi” dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Ha svolto l’attività di tirocinio presso la Biblioteca Classense di Ravenna dove ha studiato e catalogato alcuni tra i più importanti codici medievali della raccolta. Ha preso parte a diversi progetti di studio sui fondi manoscritti con la pubblicazione delle schede di descrizione su Manus Online, database contenente il censimento dei manoscritti delle biblioteche italiane a cura dell’Istituto Centrale del Catalogo Unico di Roma. Partecipa assiduamente a corsi di alta formazione sulle tematiche relative ai suoi interessi di ricerca e dal 2024 è socio della Società di Storia Patria per la Sicilia Orientale. Contestualmente al progetto di dottorato fa parte del gruppo di ricerca dei progetti PRIN “MeMo, Memory of Montecassino” con l’Università di Catania per lo studio e catalogazione della collezione degli incunaboli conservati nella Biblioteca dell’Abbazia di Montecassino e “DigiLet. Digitalizing Letters of Classense Library” progetto dell’Università di Bologna per l’edizione critica digitale dell’epistolario Canneti-Fiacchi (sec. XVIII) conservato presso la Biblioteca Classense di Ravenna. Da febbraio 2024 frequenta il IX Corso Internazionale di Formazione sulle Problematiche del Manoscritto "I centri di produzione del libro tra IX e XII secolo" a cura di SISMEL – Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino - in collaborazione con la BML – Biblioteca Medicea Laurenziana - Firenze, dove è previsto uno stage di 28 ore. Per l'a.a. 2023/2024 è docente incaricato del seminario didattico Il manoscritto dal Medioevo all'età moderna all'interno delle lezioni di approfondimento in Ricerca storica in archivi e biblioteche (DISUM UniCT).

Progetto di ricerca:

"I Frammenti manoscritti di riuso tra i documenti dell'Archivio di Stato di Catania: descrizione e catalogo", dottorato in Scienze del Patrimonio e della Produzione Culturale ciclo XXXIX, Università degli Studi di Catania, Dipartimento di Scienze Umanistiche

Oggetto di vivace interesse accademico nell’ambito degli studi sul codice medievale, i frammenti manoscritti di riuso, fenomeno largamente attestato tra il XVI e gli inizi del XVII secolo, costituiscono un patrimonio molto raro e unico per la loro valenza storica e documentaria.

La ricerca in corso ha la finalità di descrivere e catalogare i membra disiecta utilizzati come coperte di documenti notarili del XVI secolo conservati presso l’Archivio di Stato di Catania nel Fondo “Pergamene ex copertine notarili”. I differenti tagli disciplinari coinvolti in questo studio (paleografico, codicologico, filologico, storico, letterario) permetteranno di tracciare un quadro esaustivo del materiale conservato e delle modalità di riutilizzo delle pergamene. L’archivio di Stato di Catania conserva 334 frammenti databili tra i secc. XI-XVI appartenenti a diverse tipologie testuali (sacri, liturgici, liturgico-musicali, giuridici, scientifici, medici, filosofici, diplomi e privilegi, letteratura latina e volgare), alcuni dei quali provenienti dallo stesso codice; la ricostruzione, quantomeno parziale, dei manoscritti originari rappresenta certamente uno degli obiettivi primari del progetto di ricerca, insieme a quello di portare all’interesse degli studiosi eventuali edizioni del testo inedite o ignote.

Lo studio dei membra disiecta, in particolar modo le carte integre e i bifoli che permettono un approfondimento maggiore degli elementi paleografici, codicologici e testuali, si articola sempre su due livelli: quello del frammento come parte del codice e quello del suo successivo riutilizzo. Si reputa infatti necessario integrare le due fasi della vita del documento a partire dall’origine, la provenienza e l’uso dei manoscritti da cui sono stati estratti i frammenti in modo da comprendere, all’interno del contesto storico e sociale che li ha prodotti e utilizzati, le dinamiche legate al fenomeno del riutilizzo e i relativi criteri adottati per determinarne l’obsolescenza e il conseguente reimpiego.

Data la varietà dei frammenti conservati all’Archivio di Stato di Catania, interamente disponibili alla consultazione, ogni pergamena viene descritta e catalogata in base alle sue caratteristiche materiali e il suo contenuto con un’attenzione particolare all’identificazione del testo tràdito per mezzo delle fonti e dei repertori disponibili relativi alle specifiche tipologie di manoscritto, soprattutto per le pergamene contenenti excerpta di libri liturgici, liturgico-musicali e giuridici.

Nella prospettiva di una valorizzazione del patrimonio archivistico-librario, si sta procedendo alla realizzazione di un catalogo analitico dei frammenti corredato da riproduzioni fotografiche e all’inserimento delle schede descrittive nei database digitali di riferimento in Italia (Manus Online, progetto dell’Istituto Centrale del Catalogo Unico) e all’estero (Fragmentarium, progetto internazionale coordinato dell’Università di Friburgo) che permetteranno agli studiosi di poter accedere agevolmente al contenuto del fondo anche in assenza di una consultazione diretta.

   

Pubblicazioni su database digitali

73 schede catalografiche pubblicate su Manus Online, database contenente il censimento dei Manoscritti delle Biblioteche Italiane a cura dell’Istituto Centrale del Catalogo Unico di Roma 

https://manus.iccu.sbn.it/