Federica Malpasso è dottoranda in Scienze per il patrimonio e la produzione culturale (XL Ciclo) presso l’Università degli Studi di Catania con una ricerca su Cabiria (1914) di Giovanni Pastrone e la valorizzazione dei materiali d’archivio con individuazione di forme innovative di esposizione dei medesimi mediante l'uso dell'Intelligenza Artificiale.

Nel 2024 ha ottenuto la Laurea Magistrale cum laude in Comunicazione della Cultura e dello Spettacolo presentando una tesi dal titolo Dei e semidei nella transmedialità: Analisi sul fandom di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo e nel 2021 la Laurea Triennale in Scienze e lingue per la comunicazione con la tesi L’etica del cinema attraverso i suoi eroi: Tony Stark e Anakin Skywalker, entrambe conseguite nel medesimo Ateneo.

Nel 2024 ha frequentato il CineCampus Terre di Cinema svoltosi nell'Isola di Ortigia (SR), dove ha studiato con esperti del settore cinematografico come il Maestro Luciano Tovoli ed è stata Segretaria di produzione per tre registe internazionali. Nel 2021 ha partecipato ad un workshop sulla recitazione cinematografica presso la New York Film Academy e ha fatto parte dello staff organizzativo della X edizione del Catania Film Festival.

 

I suoi studi si concentrano sul cinema, la sociologia e i fandom studies, con particolare attenzione anche agli sviluppi tecnologici utili nei suddetti campi.

Cabiria di Giovanni Pastrone (1914) tra presente e passato: eredità documentali e strategie espositive. 

La pellicola di Giovanni Pastrone, Cabiria, ha sicuramente segnato la storia del cinema italiano, affermandosi come primo colossal e film più famoso del cinema muto italiano. 
A 110 anni dalla sua uscita nelle sale cinematografiche italiane e internazionali, il progetto di ricerca desidera effettuare un recupero dei suoi materiali d'archivio per la realizzazione di una forma innovativa d'esposizione degli stessi con annessa possibile fruizione da parte del pubblico. 
Partendo dalle fonti archivistiche presenti nella ricca collezione del Museo Nazionale del Cinema di Torino fino a giungere ad un uso efficace di strumenti tecnologici contemporanei come l'IA, la dottoranda si pone l'obiettivo di creare un connubio tra il passato e il presente che ne garantisca una messa in luce efficace e d'impatto e che permetta di porre Cabiria su un piano del tutto attuale che tenga anche conto della società iperconnessa e digitale odierna.