Antonina ARENA

Dottorando
Dottorato in Scienze per il Patrimonio e la Produzione Culturale - XXXIX ciclo
Tutor: Giovanni LEUCCI

Laureata nel 2015 in Beni Culturali presso l'Università degli Studi di Catania con la tesi in Archeologia Classica "Le terrecotte architettoniche dell'abitato arcaico di Morgantina", relatore prof. M. Frasca e consegue nel 2019 la Laurea Magistrale in Scienze dell’Archeologia e metodologia della ricerca storico-archeologica presso Università degli Studi di Roma Tre, con la tesi in Storia dell'Archeologia e dell'Arte Romana "ll praedium Philippiani nel contesto della Sicilia e nel paesaggio culturale tardo romano", relatori prof.ssa G. Calcani, prof. D. Manacorda e dott.ssa E. Cilia Platamone.

Nel 2021 ha conseguito il titolo di "Esperti nelle attività di valutazione e di tutela del patrimonio culturale" presso l'Università degli Studi Roma Tre (Master II Livello biennale) in collaborazione con il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, con la tesi "La storia dei depositi esterni documentati dal Fondo STRP (ex Servizio Tecnico di Ricognizione Patrimoniale). Il caso degli arredi “distrutti” dell'Ambasciata Italiana di Berlino".

Ha partecipato come tirocinante nel 2014 alla campagna di scavo Archeologico a Caltabellotta (AG) con la Soprintendenza BB.CC.AA. di Agrigento e come Assistente di Lavori di Scavo per conto della Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali di Enna nel Maggio 2019, durante la Campagna di Scavo in contrada Gerace (EN), Giusta Convenzione tra l'Università di Vancouver (Canada) e l'Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana. Con la Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali di Enna ha collaborato nell'ambito della mostra archeologica "Cavalcando nei tempi". Fiera Internazionale del cavallo mediterraneo. Tenuta di Ambelia (Ct) maggio – giugno 2019. Con la Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali di Enna nel Giugno 2019 ha svolto attività di archeologo nell'ambito della perizia "Scavo archeologico e valorizzazione in c.da Gerace di Enna".

L'interesse per la documentazione archivistica, sorto nell'ambito del progetto archivistico di compilazione dell'Inventario Archeologico del Museo Archeologico Regionale di Aidone (EN) nel 2014, viene in atto approfondito con lo studio e le attività di tutor con decorrenza dal 2019 inerente il Progetto archivistico di riorganizzazione e indicizzazione del Fondo STRP (Servizio Tecnico Ricognizione Patrimonio) MIBACT – DIREZIONE GENERALE ARCHEOLOGIA BELLE ARTI E PAESAGGIO. Tra cui assume particolare rilievo i documenti della prima metà del XX, l'assetto dell'Istituzioni concernenti la gestione del patrimonio culturale e delle inerenti trattazioni degli Uffici in particolare durante l'era fascista e viene posta in luce l'imponente impegno di tutela storico artistico dei beni all'estero.

In atto componente del programma di ricerca con indagini archeologiche: "La civiltà tra i due fiumi. Forme di vita e religiosità tra le valli del Morello e dell'Imera meridionale, dalle facies preistoriche alle memorie bizantine", progetto nato Giusta Convenzione nel 2021 tra il  Pontificio Istituto Orientale e il Parco Archeologico di Morgantina e Villa del Casale a Piazza Armerina.

Le tecnologie geofisiche e di ricostruzione 3d applicate al sito pluristratificato di Contrada Gerace: l’eredità della villa tra tardoantico e altomedioevo

La villa di contrada Gerace possiede tutti quegli elementi che la inseriscono a buon diritto tra le più prestigiose ville tardo antiche di Sicilia. Sebbene vanti di una storia di ricerca trentennale restano ancora oscuri molti aspetti dell’insediamento, soprattutto le notizie relative alle fasi altomedievali che nell’isola iniziano con l’occupazione bizantina. In questo periodo gli abitati subiscono una fase di frammentazione con “nuove” forme di occupazione del territorio e l’evolversi di alcune ville che diventarono vere cave per l’estrazione dei materiali utili e altre, come quella di Gerace, che videro cambi di destinazione d’uso dei loro ambienti. Con il presente progetto si intende colmare quelle lacune di conoscenze topografiche mediante lo studio sistematico del territorio limitrofo alla villa attraverso l’utilizzo di indagini geofisiche. Si intende inoltre studiare i materiali archeologici presenti e lo spoglio delle limitatissime fonti latine, bizantine e arabe. Attraverso tali studi e l’utilizzo di tecniche di realtà aumentata sarà possibile una ricostruzione topografica della villa in età altomedievale.

La ricomposizione delle trasformazioni del paesaggio attraverso i secoli sono alcuni degli obiettivi della ricerca, che ha come fine quello di accrescere una maggiore conoscenza e consapevolezza dei luoghi che gravitano attorno alla villa per una migliore fruizione turistica. Ci si avvarrà anche dello studio dei materiali e delle murature con l’ausilio delle tecnologie interpretative applicate all’archeologia (open source).

Monografie

Arena A. "Il Praedium Philippiani nel contesto della Sicilia e nel paesaggio culturale tardo romano". Arti grafiche Abbate, 2020.

Contributi scientifici

  • Con Essa Kas Hanna E. "Nuova stagione di studi in contrada Realmese, Calascibetta", in OCP 88 (2022) 219-238.
  • "Praedia Philippianorum. Un allevamento di cavalli nella Sicilia tardo antica", in Atti del Convegno, Spring Archeaology Siena 15-17 maggio 2020. Archaeopress 2021, 230-240.
  • “Una scuderia romana nel centro Sicilia. Philippianus tra Roma e il Mediterraneo", in Atti del Convegno, Paesaggi rurali nella Sicilia greca e romana. Insediamenti, installazioni produttive e viabilità dall'età arcaica agli albori del medioevo. Per una carta archeologica della Sicilia antica. Catania 2020 (cds).
  • “Il mosaico della villa tardo antica di Gerace (EN) tra Roma e Cartagine: una lettura inversa”, in Atti del XXIX Colloquio dell’Aiscom (cds).
  • “Continuità e cesura del vivere in grotta nel “distretto rupestre” ennese. I nuovi dati della necropoli di Realmese e Cozzo San Giuseppe a Calascibetta (EN)”, in Atti Convegno Le Grotte e l'Uomo. Un rapporto di ancestrale memoria per viverci, pregare e morire. Catania Biancavilla 2023 (cds).

Riviste divulgative

  • “Catania, la città dell’Elefante nel ricordo dei cronisti arabi”, in Sicilia l’isola del tesoro. Treasure Island, n.1, 2023.
  • “Memorie bizantine. Una missione del Pontificio Istituto Orientale guida un progetto di ricerca in Sicilia, nell’area dei Monti Erei e, in particolare, nella zona di Calascibetta Enna”. In Archeo Giugno 2023.