Metodi di studio, attribuzione, falsi
-
F. Bologna, I metodi di studio dell’arte italiana e il problema
metodologico oggi, in Storia
dell’arte italiana. 1. Materiali e problemi. 1. Questioni e metodi,
Torino, Einaudi, 1979, pp. 163‑282;
-
G. Previtali, Attribuzione,
in Arte 2, a cura di G. Previtali,
(“Enciclopedia Feltrinelli Fischer”, 23), 2 voll., Milano, Feltrinelli, 1971,
I, pp. 56-60;
-
G. Romano, Una lezione
per aspiranti storici dell’arte, in L’intelligenza
della passione. Scritti per Andrea Emiliani, a cura di M. Scolaro e
F.P. Di Teodoro, Bologna, Minerva Editrice, 2001, pp. 489-496;
-
M. Ferretti, Falsi e tradizione artistica, in Storia dell’arte italiana 3. Situazioni, momenti,
indagini. 10. Conservazione falso e restauro, Torino, Einaudi, 1981,
vol. 10, pp. 118-195.
Due
casi studio: Maniera moderna in Sicilia, Luca Giordano
Maniera moderna in Sicilia
-
F. Campagna Cicala, La cultura pittorica nella Sicilia orientale,
in Vincenzo degli Azani da Pavia e la cultura
figurativa in Sicilia nell’età di Carlo V, catalogo della mostra a
cura di T. Viscuso (Palermo, chiesa di santa Cita, 21 settembre - 8 dicembre 1999),
Siracusa - Palermo, Ediprint - Regione siciliana. Assessorato regionale dei
beni culturali e ambientali e della pubblica istruzione, 1999, pp. 127-148;
-
Catalogo
delle opere [1-34], in Vincenzo degli Azani da
Pavia e la cultura figurativa in Sicilia nell’età di Carlo V,
catalogo della mostra a cura di T. Viscuso (Palermo, chiesa di santa Cita, 21
settembre - 8 dicembre 1999), Siracusa - Palermo, Ediprint - Regione siciliana.
Assessorato regionale dei beni culturali e ambientali e della pubblica istruzione,
1999, pp. 249-310;
-
Valeria E. Genovese, Polidoro da Caravaggio a Messina: appunti per una
storia sociale dell’artista a partire da Il Spasmo di Maria Vergine di Cola
Giacomo d’Alibrando, in Postille
messinesi: il golgota di Gualtieri Sicaminò e il dono per Polidoro da
Caravaggio, “Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe
di Lettere e Filosofia”, V serie, vol. 3, n. 2, 2011, pp. 445-463, 619;
-
V. Pinto, Un milanese in Sicilia. A proposito degli
incontri fra il lombardo Cesare da Sesto e il messinese Girolamo Alibrandi,
in Studia humanitatis. Saggi in onore di Roberto
Osculati, a cura di A. Rotondo, Roma, Viella, 2011, pp. 297-309;
-
V. Pinto, “In traccia della maniera moderna”. La vita
di Girolamo Alibrando di Francesco Susinno, in Itinerari d’arte
in Sicilia, a cura di G. Barbera e M.C. Di Natale, Napoli, Edizioni
Graphen, 2012, pp. 179-184;
-
P. Leone de Castris, La “maniera moderna” a Napoli e nel Viceregno,
in Rinascimento visto da Sud Matera,
l’Italia meridionale e il Mediterraneo tra ’400 e ’500, catalogo
della mostra a cura di D. Catalano [et al.] (Matera, palazzo Lanfranchi, 19
aprile - 19 agosto 2019), Napoli, Arte’m, 2019, pp. 153-167;
-
V. Pinto, La “Madonna con il Bambino in trono tra i santi
Giovanni Battista e Giorgio” di Cesare da Sesto, in Leonardo da Vinci e l’Accademia di Brera, a
cura di P. Salvi, Milano, Silvana editoriale, 2020, pp. 137-139;
-
A. Migliorato, Considerazioni sull’influsso di Cesare da Sesto in
Sicilia: l’apporto di Alfonso Franco, “L’officina di Efesto”, anno 2019
(ma 2021), pp. 47-68;
-
Gli
spagnoli a Napoli: il Rinascimento meridionale, catalogo della
mostra a cura di R. Naldi e A. Zezza (Napoli, Museo e real bosco di
Capodimonte, 13 marzo - 25 giugno 2023), Napoli, Arte’m, 2023;
-
B. Mancuso, Un dipinto dimenticato dell’ultimo Polidoro,
“Paragone. Arte”, anno LXXIV, Terza serie, nn. 169-170 (878-880), maggio-luglio
2023, pp. 41-50.
Luca Giordano
-
B. De Dominici, La vita del cavalier D. Luca Giordano pittore e de’ suoi discepoli,
introduzione e note di V. Pinto, in B. De Dominici, Vite de’
pittori scultori ed architetti napoletani, a cura di F. Sricchia
Santoro e A. Zezza, Napoli, Paparo, 2008, vol. III, pp. 746-866;
-
G. Scavizzi e G De Vito, Luca Giordano giovane. 1650 – 1664, Napoli, Arte’m, 2012
(pp. 154 ca.);
-
V. Pinto, Le molte
mani di Luca Giordano: a proposito di una rotella del Museo di Dresda,
in Ricerche sull’arte a Napoli in età moderna. Saggi
e documenti 2017-2018, Napoli, Arte’m, 2018, pp. 141-151.
Si ricorda che, ai
sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive
disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del
volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.
Per ulteriori
informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è
possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle
università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione
delle opere dell’ingegno - AIDRO).
I testi di riferimento
possono essere consultati in Biblioteca; alcuni saggi saranno resi disponibili
sulla piattaforma studium.unict.it.
Prova scritta (itinere)
Prova orale (finale)
Al
termine di ciascun caso studio gli studenti potranno accedere ad una prova in
itinere. Ogni prova consisterà nella redazione in aula di un breve testo di
analisi formale e stilistica di almeno due opere fra quelle più significative
proposte a lezione. Lo studente sarà invitato, sulla base di quanto detto in aula
e di quanto studiato nei testi in programma, a riconoscere l’opera sottoposta
ad esame, a contestualizzarla e a far emergere le eventuali diverse opinioni
attributive e le relative motivazioni, per proporne se il caso una propria
originale lettura critica.
Nella valutazione della
prova si terrà conto dell’originalità dell’elaborato; della capacità di
rielaborare gli argomenti trattati a lezione; del rigore dell’analisi; della
capacità di far emergere, con approccio critico, la bibliografia di
riferimento.
La votazione ottenuta
nelle prove in itinere sarà presa in considerazione nella definizione del voto
finale.
Le prove in itinere,
fortemente consigliate, avranno validità nelle due sessioni ordinarie d’esame
successive allo svolgimento del corso.
N.B. Qualora
l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere
introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato in precedenza.
Durante
l’esame finale, superata
una preliminare prova di riconoscimento, lo studente che abbia
superato positivamente tutte e tre le prove in itinere sarà invitato a discutere i metodi di studio della
storia dell’arte e le dinamiche dei conoscitori sulla base del primo modulo del
programma d’esame. Di questi dovrà illustrare, con chiarezza d’esposizione e
competenza lessicale, almeno il percorso degli studi e la chiara
identificazione delle principali proposte di metodo.
Lo studente sarà inoltre eventualmente invitato a discutere,
sulla base dei testi in programma e attraverso la somministrazione di ulteriori
prove di riconoscimento, su ognuno dei casi studio per i quali non avesse
partecipato o non avesse superato la relativa prova in itinere, illustrando con
chiarezza d’esposizione e competenza lessicale, almeno lo stato degli studi, la
chiara identificazione degli oggetti, l’attuale prevalente riferimento
cronologico e attributivo.
L’attribuzione del
voto sarà basata su questi criteri:
30 e lode, lo
studente avrà partecipato attivamente al corso, conseguito ottimi risultati
alle prove in itinere e avrà dimostrato ed espresso in maniera eccellente tutte
le conoscenze e capacità individuate nel campo sottostante;
da 28 a 30, lo
studente dovrà rivelare ottime conoscenze generali e capacità di comprensione e
di espressione, mostrando in particolare: evidenti abilità di analisi dei temi
proposti; propensione e disponibilità all’approfondimento; apertura
interdisciplinare sugli argomenti affrontati;
da 25 a 27, lo
studente mostrerà una conoscenza buona ma a tratti mnemonica, accompagnata da
un’analisi coerente e un linguaggio corretto;
da 22 a 24, lo
studente mostrerà una conoscenza accettabile ma prevalentemente mnemonica,
accompagnata da un’analisi superficiale e un linguaggio corretto anche se non
sempre appropriato;
da 18 a 21, lo
studente presenterà una conoscenza di base degli argomenti principali del
corso, una comprensione superficiale, una limitata capacità di collocare nel
tempo e nello spazio le opere e gli autori in programma e utilizzerà
un’adeguata proprietà di linguaggio con un vocabolario ai limiti della
correttezza;
carenze evidenti nelle
conoscenze, uso di un vocabolario inappropriato, mancanza di punti di
riferimento cronologici e geografici delle opere e degli argomenti di base del
programma daranno luogo ad una valutazione insufficiente.