FILOSOFIA DEL DIRITTO

Anno accademico 2025/2026 - Docente: ALBERTO ANDRONICO

Risultati di apprendimento attesi

Secondo i descrittori di Dublino gli studenti dovranno, alla fine del corso, acquisire:

1) Conoscenza e comprensione: il corso svilupperà e stimolerà le capacità di comprensione e di analisi critica della genesi e delle modalità di costruzione e di funzionamento dell’ordine del discorso giuridico nella sua connessione con altri campi del sapere ad esso contigui (etico, politico ed economico).

2) Capacità di applicare conoscenza e comprensione: una riflessione filosofica in merito al concetto di diritto, alla sua struttura e alle sue funzioni trova diverse applicazioni sul piano delle logiche istituzionali, nazionali e internazionali, con particolare riferimento alla comprensione delle modalità di gestione dei conflitti, del principio di legalità, della tutela dei diritti fondamentali e del rapporto tra Stato di diritto e democrazia.

3) Autonomia di giudizio: il corso svilupperà la capacità di integrare autonomamente le proprie conoscenze e di formulare giudizi in situazioni teoriche o applicative complesse.

4) Abilità comunicativa: il corso curerà con attenzione la capacità di comunicare le conoscenze acquisite in maniera chiara, essenziale e scientificamente corretta e di sostenere in modo convincente il confronto argomentativo.

5) Capacità di apprendimento: La struttura essenzialmente dialettica delle lezioni consentirà di procedere nell'apprendimento con autonomia e senso critico.

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Lezioni frontali e discussione in aula

Prerequisiti richiesti

Conoscenza dei principali concetti filosofici e delle principali correnti storico-filosofiche

Frequenza lezioni

Facoltativa

Contenuti del corso

Il corso intende occuparsi specificamente del rapporto tra diritto e guerra per rendere ragione della complessità del fenomeno giuridico nelle sue relazioni con il potere, la società, la giustizia e, in definitiva, con le nostre differenti concezioni dell’umano. In questa cornice, prendendo le mosse da un carteggio tra Einstein e Freud del 1932, si analizzeranno in dettaglio le posizioni, radicalmente contrapposte, di due maestri della teoria del diritto del Novecento: Hans Kelsen e Carl Schmitt. 

Testi di riferimento

  • A. Andronico, Protect Me from What I Want. Cinque lezioni sul carteggio tra Einstein e Freud, Seconda edizione, Mimesis, Milano-Udine 2024, pp. 161
  • H. Kelsen, Diritto e pace nelle relazioni internazionali, Giuffrè, Milano 2009 (pp. 5-80)
  • C. Schmitt, Le categorie del ‘politico’, Il Mulino, Bologna 2014 (pp. 33-41 e pp. 87-186)

 

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.

Per ulteriori informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle opere dell’ingegno - AIDRO).

I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca.

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Prova orale finale.

Le lezioni e gli esami verteranno sulla lettura e analisi dei testi.

Gli studenti dovranno pertanto portare con sé all’esame tutti i libri previsti dal programma.

Saranno valutati:

- la capacità di leggere e interpretare i testi;

- la competenza linguistica;

- la capacità di riferire il contenuto dei testi alla tematica generale del corso.

 

Per la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal/la candidato/a.

Esempi di domande e/o esercizi frequenti

L’esame consiste nella lettura e analisi dei testi, con la seguente tipologia di domande:

 

1. Legga e spieghi questo brano tratto dalla risposta di Sigmund Freud ad Albert Einstein: «È un errore di calcolo non considerare il fatto che il diritto era in origine violenza bruta e che esso ancor oggi non può fare a meno di ricorrere alla violenza» (citato in Andronico, Protect Me from What I Want. Cinque lezioni sul carteggio tra Einstein e Freud, p.  101).

2. Legga e spieghi questo brano del testo di Hans Kelsen: «Diritto e forza non devono essere concepiti in antitesi assoluta. Il diritto è un’organizzazione della forza: esso stabilisce determinate condizioni per l’uso della forza nelle relazioni tra gli uomini» (Diritto e pace nelle relazioni internazionali, p. 15);

3. Legga e spieghi questo brano del testo di Carl Schmitt: «La guerra non è dunque scopo e meta o anche solo contenuto della politica, ma ne è il presupposto sempre presente come possibilità reale, che determina in modo particolare il pensiero e l’azione dell’uomo provocando così uno specifico comportamento politico» (Le categorie del ‘politico’, p. 117);

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