Secondo i descrittori di
Dublino gli studenti dovranno, alla fine del corso, acquisire
1) una conoscenza di questioni e problemi avanzati
della disciplina sul piano storico, storiografico e metodologico.
2) gli strumenti necessari per applicare metodologie
proprie dell’ambito disciplinare, per argomentare con competenza sui temi e i
problemi trattati.
3) stimoli adeguati a costruire un’autonomia di
giudizio, capacità di analisi critica, sintesi di idee nuove, da usare come
possibili chiavi di lettura per affrontare casi di studio su fenomeni del
cristianesimo antico.
4) un metodo per interpretare i dati acquisti,
esercitare la capacità di elaborare eventuali tesi e comunicare con linguaggio
tecnico e con competenza i contenuti della disciplina.
5) indicazioni per acquisire in autonomia conoscenze
specialistiche, usando gli strumenti di ricerca e di lavoro forniti durante il
corso.
Il corso sarà principalmente basato su lezioni
frontali, ma gli studenti dovranno essere preparati a contribuire alla
discussione sugli argomenti presi in considerazione, a fare domande e a
rispondere. Sono previste anche attività seminariali assistite. Le lezioni
frontali saranno accompagnate dalla proiezione di PowerPoint e altri strumenti.
Gli argomenti saranno sviluppati con la lettura
critica di fonti e studi.
I materiali proposti a
lezione (PowerPoint, fonti, saggi) saranno resi disponibili sulla piattaforma
STUDIUM
Modulo A (CFU 3):
Problemi e metodi della ricerca
Elementi di storia della storiografia.
Religioni e cittadinanza in Europa e in
Italia.
Modulo B (CFU 3):
Problemi e metodi della didattica
Insegnare le religioni a scuola e
all’università oggi.
Modulo A (3 CFU)
[Barcellona]:
- R. Barcellona-
A. Mursia- A. Rotondo (a cura di), Politeismi Cristianesimi Paganesimi. Strumenti e
metodi per percorsi diacronici fra religioni, Rubbettino 2025,
pp. 250.
Modulo B (3 CFU)
[Rotondo]:
·
A. Bernardo,
A. Saggioro, I Princìpi di Toledo e le
religioni a scuola, Aracne, Roma 2015, 284 pp.
La sezione monografica della rivista «Religione e Società»
25/68, 2010, i seguenti contributi (100 pp. ca):
·
M. Giorda, La Storia delle religioni: una via italiana
dell’educazione alla cittadinanza, pp. 1-16.
·
P. Naso, I Religious Studies nella società multiculturale, pp.15-17.
·
M. Sachot, Lo studio e l’insegnamento del fatto religioso: il
trabocchetto dell’etnocentrismo, pp. 18-21.
·
M. Giorda, Per una didattica della storia delle religioni,
pp. 22-33.
·
F. Pajer, Scuola pubblica, diversità religiosa, cittadinanza
democratica: un paradigma europeo, pp. 34-51.
·
M. Giorda, S. Stilla, Insegnare le religioni all’Università, pp.
52-83.
·
Saggioro, Il ruolo dell’università nella questione ‘Ora di religione/Ora delle
religioni’: una sfida aperta, pp. 84-92.
·
M. Giorda, L’insegnamento della religione cattolica nella scuola
italiana, pp. 93-100.
·
Castilla Vasquez, Il fenomeno religioso in un mondo globalizzato,
pp. 101-105.
Prova in itinere sul modulo A (aperta a frequentanti e
non, dell’anno in corso): questionario scritto o, sulla
base del numero degli studenti, attività seminariale sui temi inerenti. La
correzione sarà sottoposta a discussione e gli esiti saranno resi noti durante
l’orario delle lezioni o del ricevimento. Il voto sarà espresso in trentesimi e
resterà valido per un anno solare. La prova in itinere è uno strumento di
verifica del grado di apprendimento raggiunto ma soprattutto dell’efficacia del
metodo di studio adottato. Per questo le prove in itinere saranno considerate
nella definizione del voto finale a discrezione degli studenti.
Prova finale orale sul modulo B: (sui moduli
A e B per chi non abbia svolto la prova in itinere).
Per il giudizio finale
sull’esame si terrà conto della prova in itinere (in accordo con lo studente)
in modo proporzionale, ma non rigorosamente matematico. Nella valutazione della
prova orale saranno prese in considerazione, oltre la conoscenza dei contenuti
fondamentali, anche la padronanza delle questioni storiografiche, la proprietà
lessicale e la capacità critica e argomentativa.