TOPOGRAFIA DEL TERRITORIO ANTICO: EMERSO, LITORANEO E SUBACQUEO

Anno accademico 2024/2025 - Docente: Enrico FELICI

Risultati di apprendimento attesi

In linea con i Descrittori di Dublino, alla fine del corso gli studenti e le studentesse dovranno acquisire:

1) Conoscenza e comprensione. Il corso mira ad impartire cognizioni avanzate circa le metodologie in uso nel campo di ricerca della Topografia Antica, con particolare riferimento al mondo classico, nelle sue articolazioni comprendenti lo studio dell’organizzazione antropica del territorio, degli insediamenti, urbani e rurali e delle infrastrutture, insistenti anche sui litorali e in ambienti sommersi.

2) Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Il corso, attraverso le lezioni frontali e la letteratura di programma, ha lo scopo di costruire competenze metodologiche avanzate nell’uso delle fonti, letterarie, epigrafiche, iconografiche, cartografiche, archeologiche e monumentali; nella registrazione, analisi e interpretazione dell’azione antropica antica sul territorio mediante prospezione e rilevamento; nella conoscenza degli strumenti cartografici e dei metodi di documentazione grafica, fotografica e fotogrammetrica.

3) Autonomia di giudizio. Attraverso l’attuazione complessa delle competenze sopra sinteticamente elencate, il corso stimola la capacità di analisi e di sintesi delle tracce antropiche sul territorio antico. Il confronto di queste con le casistiche in letteratura sviluppa nel frequentante l’attitudine all’interpretazione dei fenomeni, al fine di renderlo professionalmente atto alla loro valutazione scientifica.

4) Abilità comunicative. L’esame comparato di letteratura specialistica ed evidenze topografico archeologiche costituisce anche un corpus di esempi di comunicazione; l’enunciazione da parte del docente dei relativi criteri procedurali e deontologici pone anche le basi per la capacità di confezionare scritti professionali, sia scientifici che di altra finalità, e delle relative specifiche competenze espositive: linguaggio appropriato, chiarezza dei contenuti, modalità della comunicazione nelle sue diverse forme. 

5) Capacità di apprendimento. La concezione del programma prevede manualistica e letteratura specialistica. L’equilibrio calibrato fra questi due strumenti sviluppa negli studenti sia le necessarie competenze generali, sia d’altra parte la confidenza con i criteri dello scritto archeologico di soggetto topografico. L’apprendimento ne viene stimolato con l’esercizio della contestualizzazione del caso studio in un più ampio panorama metodologico.

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Lezioni frontali e proiezioni in aula.

Prerequisiti richiesti

La disciplina non prevede alcun pre-requisito.

Frequenza lezioni

Facoltativa

Contenuti del corso

Metodi e tecniche della ricerca topografica; fonti; prospezione aerofotografica e diretta; cartografia. Divisioni agrarie. Cartografia antica. Roma: topografia monumentale. Topografia archeologica litoranea: costruzione portuale romana; il sistema portuale di Roma, sul fronte marittimo e negli allestimenti urbani. 

Testi di riferimento

F. Castagnoli, Installazioni portuali a Roma, (rist.) in F. Castagnoli, Topografia antica. Un metodo di studio, Roma 1993, I Roma: pp. 35-42 (8).

F. Castagnoli, Gli edifici rappresentati in un rilievo del sepolcro degli Haterii, (rist.) in F. Castagnoli, Topografia antica. Un metodo di studio, Roma 1993, I Roma: pp. 131-146 (16).

F. Castagnoli, I più antichi esempi conservati di divisioni agrarie romane, (rist.) in F. Castagnoli, Topografia antica. Un metodo di studio, Roma 1993, II Italia: pp. 763-771 (9).

F. Castagnoli, Sulle più antiche divisioni agrarie romane, (rist.) in F. Castagnoli, Topografia antica. Un metodo di studio, Roma 1993, II Italia: pp. 805-821 (17).

F. Coarelli, RomaGuide Archeologiche Laterza, Roma-Bari 2008: pp. 24-43 (Campidoglio); 44-121 (Foro Romano); 122-155 (Fori imperiali); 156-195 (Palatino); 196-221 (Valle del Colosseo); 340-401 (Campo Marzio); 402-432 (Foro Olitorio- Foro Boario) (291).

P. Dall’Aglio (a cura di), La topografia antica, Bologna 2000: pp. 85-159, 177- 192, 207-241 (126).

E. Felici, in F. P. Arata, E. Felici, Porticus Aemilianavalia horrea ? Ancora sui frammenti 23 e 24 b-d della Forma Urbis, in Archeologia Classica 62, n.s. 1, 2011: pp. 137-148 (12).

E. Felici, Il porto di Claudio e Vitruvio, in Atlante Tematico di Topografia Antica 23, 2013: pp. 111-137 (27).

E. Felici, Nos flumina arcemus, derigimus, avertimus. Canali, lagune, spiagge e porti nel Mediterraneo antico, Edipuglia, Bibliotheca Archaeologica 40, Bari 2016: pp. 109-134 (Canali e porti), (26).

E. Felici, Il porto di Claudio nei sesterzi di Nerone. Alcuni elementi iconografici, in Annali Istituto Italiano di Numismatica 63, 2017: pp. 387-396 (10).

E. Felici, Villae al mare, in Journal of Ancient Topography - Rivista di Topografia Antica 28, 2018: pp. 29-42 (14).

E. Felici, Il Rilievo Torlonia. Manifesto libertino del commercio marittimo, in L’archeologo subacqueo. Semestrale di archeologia subacquea e navale 70 n.s. 6, 2019: pp. 2-18.

E. Felici, La topografia antica litoranea. Argomenti e metodi, in (a cura di) G. Buscemi Felici, E. Felici, L. Lanteri, Produzioni antiche sulla costa sud orientale della Sicilia. Saggi di topografia antica litoranea, Bari 2020: pp. 13- 33.

E. Felici, Dalla latomia al cantiere. Il trasporto nautico della pietra, in (a cura di) G. Buscemi Felici, E. Felici, L. Lanteri, Produzioni antiche sulla costa sud orientale della Sicilia. Saggi di topografia antica litoranea, Bari 2020: pp. 147- 174.

E. Felici, Antium. Archeologia subacquea e Vitruvio nel porto di Nerone, Bari 2021: pp. 93-103, 130-189 (porti romani in cementizio).

G. Gatti, «Saepta Iulia» e «Porticus Aemilia» nella «forma» severiana, (rist.) in Topografia ed edilizia di Roma anticaStudi e materiali del Museo della civiltà romana 13, Roma 1989: pp. 57-88 (32).

P.A. Gianfrotta, Il contributo della ricerca archeologica subacquea agli studi di

topografia antica in Italia, in atti dell'incontro di studio La forma della città e del territorio. Esperienze metodologiche e risultati a confronto, (S. Maria C.V. 1998) Roma, ATTA suppl. 5, 1999: pp. 75-90.

P.A. Gianfrotta, G. Scardozzi, Strutture costiere e sommerse, in (a cura di) M. Guaitoli, Lo sguardo di Icaro. Le collezioni dell’Aerofototeca Nazionale per la conoscenza del territorio, Roma 2003: pp. 479-492 (14).

M. Guaitoli, Appendice III. Nota sulla metodologia della raccolta, dell’elaborazione e della presentazione dei dati, in P. Tartara, Torrimpietra (IGM 149 INO)Forma Italiae 39, Firenze 1999, pp. 357-365 (9).

F. Piccarreta, G. Ceraudo, Manuale di aerofotografia archeologica. Metodologie, tecniche e applicazioni, Bari 2000: pp. 34-45, 73-87, 99-133 (62).

E. Rodríguez Almeida, Formae Urbis Antiquae, Roma 2002 (74).

 

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.

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I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca, salvo alcuni articoli che, nel rispetto delle norme vigenti, verranno resi disponibili dal docente sulla piattaforma digitale STUDIUM.

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Per la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal/la candidato/a. Ai fini del superamento dell’esame, il Candidato deve mostrare di aver appreso la metodologia fondamentale ed il linguaggio proprio della disciplina. Deve avere competenza nei metodi di interpretazione aerofotografica, di prospezione, telerilevamento, lettura e utilizzo della cartografia. Il Candidato deve essere in grado di offrire una panoramica delle fonti utilizzate negli studi topografici. Deve aver acquisito sufficienti lineamenti di conoscenza sui principali elementi di impatto antropico sul territorio, in particolare divisioni agrarie, strade, ecc. Deve aver recepito le principali dinamiche di formazione dei contesti litoranei e sommersi, e sapersi orientare nei criteri metodologici fondamentali che presiedono all’indagine archeologica.  Deve essere in grado di orientarsi nella topografia antica del centro monumentale di Roma. 

Esempi di domande e/o esercizi frequenti

A titolo esemplificavo e non esaustivo, alcuni esempi di domande:

descrivere natura e finalità della Topografia antica;

elencare le tipologie di fonti;

delineare le metodologie fondamentali di rilevamento topografico;

descrivere principi e finalità dell’aerofotogrammetria;

discutere i sistemi antichi di trasporto di pietre e marmi;

esaminare questioni topografiche litoranee e portuali;

commentare aspetti urbanistici e monumentali di settori di Roma.

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