Secondo i descrittori di Dublino gli studenti dovranno, alla fine del
corso, acquisire
1) conoscenze e capacità di comprensione tali da rafforzare quelle
raggiunte nel primo ciclo; capacità di elaborare e/o applicare idee originali,
in un contesto di ricerca.
2) capacità di applicare le conoscenze e capacità di comprensione e
abilità nel risolvere problemi a tematiche nuove o non familiari, inserite in
contesti più ampi (o interdisciplinari) connessi al proprio settore di studio;
3) capacità di integrare le conoscenze e di formulare giudizi sulla base
di informazioni non necessariamente complete;
4) capacità di comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità le proprie
conoscenze a interlocutori specialisti e non specialisti.
5) capacità di prosecuzione della ricerca in modo autonomo.
Obiettivi specifici:
Sviluppare la consapevolezza del ruolo
dell’educazione letteraria; promuovere la capacità di elaborare strategie
didattiche adatte a favorire la maturazione della competenza
letteraria/interpretativa; introdurre a forme di didattica che aprano il canone
italiano e i canoni delle altre culture, europee ed extraeuropee. Il fine auspicato del corso è quello
di poter garantire alle nuove generazioni le possibilità formative proprie
dell’educazione letteraria, e di rilanciare il senso profondo,
ancora oggi indispensabile, dell’insegnamento della letteratura.
Facoltativa.
A (Prof. A. Scuderi): Insegnare la lettura profonda (2
CFU)
- E. Zinato (a
cura di), Insegnare letteratura. Teorie e pratiche per una
didattica indocile, Laterza. Roma-Bari, pp. IX-107; I.
Calvino, «Perché leggere i classici»,
in Saggi, vol. II, Mondadori, Milano, pp. 1816-1824; E. Bandini, Non come un romanzo. Retoriche
scolastiche ed educazione alla lettura, in «Between», 7, 2014 (online); M.
Wolf, Lettore, vieni a casa. Il
cervello che legge in un mondo digitale, Vita e Pensiero, Milano,
2018, pp. 1-190.
B (Prof. R. Castelli): L’apprendimento della letteratura e la
progettazione (2 CFU)
- Letizia Ferri, Per una didattica della letteratura,
Brescia, Scholé Editrice Morcelliana, pp. 5-95; S. Giusti, Didattica
della letteratura 2.0, Bologna, Carocci, 2020, pp. 126; Insegnare letteratura nell’era digitale,
a cura di F. Riva, Pisa, ETS, 2017, p. 11-95.
C (Prof. A. Sichera) Fondamenti
di una didattica della letteratura ermeneutica e gestaltica (2 CFU)
-
F. Perls-R. Hefferline-P.
Goodman, Teoria e pratica della Terapia
della Gestalt, Roma, Astrolabio, 1997; H.G. Gadamer, Verità e metodo, Milano, Bompiani, 1983;
G. Steiner, Vere presenze,
Milano, Garzanti, 1992; A. Sichera, Ceux qui
cherchent en gémissant, Roma-Acireale, Bonanno, 2012; A. Sichera, Ermeneutiche. Punti di vista sul confine, Leonforte, Euno, 2019
(verrà indicata a lezione una selezione di pagine).
Si ricorda che, ai
sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive
disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del
volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.
Per ulteriori
informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è
possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle
università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione
delle opere dell’ingegno - AIDRO).
I testi di riferimento
possono essere consultati in Biblioteca.
Modalità d’esame: una prova intermedia dopo la conclusione di ogni modulo, salvo
impossibilità dei docenti.
Prova di fine corso: Prova orale
Per la valutazione dell’esame si terrà conto della
padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza
linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa
dimostrata dal candidato. Per il modulo A è prevista una prova didattica
obbligatoria da presentare all’esame, la quale verrà illustrata a lezione e
diffusa attraverso la piattaforma Studium.