GEOGRAFIA CULTURALE M - Z

Anno accademico 2022/2023 - Docente: Maria SORBELLO

Risultati di apprendimento attesi

Coerentemente con i descrittori di Dublino, gli obiettivi del corso sono quelli di sviluppare:

·         la conoscenza e la comprensione delle principali tematiche culturali del mondo contemporaneo e globalizzato, quali, ad esempio, il ruolo fondamentale  dell’opera umana nella creazione dei differenti luoghi,   paesaggi, valori culturali e assetti politici presenti nel mondo;

·         la capacità di riconoscere e descrivere i singoli elementi e le interrelazioni tra gli elementi di un paesaggio a varia scala geografica;

·         la capacità di applicare il metodo delle analogie e differenze ai paesaggi italiani, europei ed extreuropei, individuando gli elementi fisici significativi, le emergenze storiche, artistiche, architettoniche e ambientali;

·         la capacità di sviluppare autonomia di giudizio sulle conoscenze acquisite  e di assumere decisioni in modo responsabile e consapevole;

·         l’abilità a utilizzare le conoscenze acquisite per documentare, denunciare e comunicare efficacemente particolari aspetti dei paesaggi relativi ai temi di  degrado, conservazione e valorizzazione.

 

 

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Lezioni frontali, con l’ausilio di power point predisposti dal docente,.e indagini sul campo inerenti le tematiche affrontate.

Prerequisiti richiesti

Lo studente deve saper localizzare luoghi e fenomeni su un atlante e deve saper leggere e interpretare carte tematiche e storiche basilari,  relative in particolar modo al contesto antropico-culturale. 

Frequenza lezioni

Facoltativa anche se vivamente consigliata

Contenuti del corso

MODULO A – 4 CFU

 

Organizzazione culturale degli spazi terrestri – paesaggio agrario -  natura, arte e architettura nel paesaggio – vino, cibo e identità – tradizioni, usi e costumi – uno sguardo alla Sicilia degli anni ’60.

 

 

MODULO  B – 2 CFU

 Origini ed evoluzione della Geografia culturale con le sue tre Scuole (Tedesca, Francese, di Berkeley) – la crisi della Geografia Culturale e la sua rinascita negli anni ’80 – la New Cultural Geography: la svolta spaziale e culturale della disciplina.

Testi di riferimento

MODULO A – (4 CFU)

CANNIZZARO S. (a cura di), Ambiente Cultura Territorio. Saggi di geografia culturale, Firenze, Angelo Pontecorboli Editore, 2021, pp. 7-195.

DOREEN MASSEY PAT JESS, Luoghi, culture e globalizzazione, UTET, 2006, pp. 3-244

MODULO  B – (2 CFU) 

BONAZZI A., Manuale di Geografia Culturale, Laterza 2012 (2 CFU), pp. 5-170.

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.

Per ulteriori informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle opere dell’ingegno - AIDRO).

I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca.

Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1  BREVE EXURSUS DELLE MIGRAZIONI NELLA STORIA – I CONCETTI DI SPAZIO E LUOGO – IL GLOBALE E IL LOCALE - CHE COS’E’ L’INTERDIPENDENZA DEI LUOGHI – CHE COS’E’ IL SENSO DEL LUOGO - UN CASO STUDIO: CHE COS’E’ L’ENGLISHNESS- I LUOGHI CONTESTATI - L'IMPORTANZA DEL RITORNO ALLE RADICI-DOREEN MASSEY PAT JESS, Luoghi, culture e globalizzazione, UTET, 2006, pp. 3-244
2  La Geografia Culturale- Le tre scuole della Geografia Culturale- La scuola di Berkeley : Carl Ortwin Sauer-  Il multiculturalismo. Dialogo interculturale e convivenza democratica - Il concetto di paesaggio – le convenzioni più importanti dedicate al tema del paesaggio – il paesaggio agrario – i giardini e le architetture in seno al paesaggio – il rapporto tra globalizzazione e patrimonio identitario — il rapporto tra globalizzazione e cibo –  i temi della fame nel mondo - in che modo avviene il processo di rilocalizzazione del cibo – l’importanza degli eventi enogastronomici - che cos’è il dualismo  natura-cultura.  CANNIZZARO S. (a cura di), Ambiente Cultura Territorio. Saggi di geografia culturale, Firenze, Angelo Pontecorboli Editore, 2021, pp. 7-195.
3La Nuova Geografia Culturale e i campi di studio dei Geografi post modernisti.- Le differenze tra la Nuova Geografia Culturale e quella tradizionale di Sauer-I geografi postmodernisti- Lo spazio del potere-Jackson, Duncan e Cosgrove - Carl Ortwin Sauer- Raymond Williams: Le origini culturali e politiche- Derek Gregory, Gunnar Olsson, Edward Soja. Le ragioni dello spazio. Paesaggi di superficie: la Geografia del Sacro CuoreBONAZZI A., Manuale di Geografia Culturale, Laterza 2012 (2 CFU), pp. 5-170.

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

La verifica dell’apprendimento avverrà attraverso una prova in itinere e una prova orale finale. In entrambi i casi la valutazione sarà espressa in trentesimi.  Il voto conseguito nella prova in itinere farà media con il voto conseguito nella prova orale finale.

PROVA IN ITINERE - MODULO A 

La prova in itinere  consisterà nella realizzazione di un power point  individuale che approfondisca prevalentemente temi trattati durante il corso dal docente ( individuati in accordo con gli studenti durante la prima lezione calendarizzata). Per la valutazione della prova in itinere si terrà conto della padronanza del  tema presentato e dell’originalità del power point.

I temi trattati durante la prova in itinere non saranno oggetto di ulteriore verifica nel corso dell’esame orale finale.

PROVA IN ITINERE - MODULO B 

Nel corso delle lezioni sono previste per i frequentanti alcune prove intermedie orali secondo il metodo braistorming, al fine di avere un quadro esaustivo sui processi di apprendimento del gruppo e di ogni singolo alunno.

PROVA ORALE FINALE – MODULO A e B

Per la valutazione dell’esame orale finale si terrà conto della padronanza dei contenuti teorici,  delle competenze acquisite ( soprattutto competenza di lettura di grafici e carte geografiche), dell’accuratezza linguistica e dell’acquisizione del linguaggio tecnico-geografico relativo ai fenomeni trattati, nonché delle capacità argomentative e critiche dimostrate dallo studente.

N.B.: Un buon Atlante geografico è strumento indispensabile per lo studio della disciplina. A tale scopo, al momento dell’esame orale,  si consiglia l’uso dell’ultima edizione del Nuovo Atlante Metodico De Agostini.

Esempi di domande e/o esercizi frequenti

S. Cannizzaro (a cura di), Ambiente Cultura Territorio. Saggi di geografia culturale, Firenze, Angelo Pontecorboli Editore, 2021, pp. 7-195.


Cos’è la geografia culturale? – quali sono le tre scuole di geografia culturale? - che differenza c'è tra il determinismo e il possibilismo? – parla della scuola di Berkeley e del suo maggiore esponente – Il concetto di paesaggio – le convenzioni più importanti dedicate al tema del paesaggio – il paesaggio agrario – i giardini e le architetture in seno al paesaggio – il rapporto tra globalizzazione e patrimonio identitario — il rapporto tra globalizzazione e cibo –  i temi della fame nel mondo - in che modo avviene il processo di rilocalizzazione del cibo – l’importanza degli eventi enogastronomici - che cos’è il dualismo  natura-cultura



D. Massey - P. Jess, Luoghi, culture e globalizzazione, Torino, UTET, 2006, pp. 3-244 (capp. 1-2-3-4).


Breve exursus delle migrazioni nella storia – i concetti di spazio e luogo – il globale e il locale - che cos’e’ l’interdipendenza dei luoghi? – che cos’è il senso del luogo? che cos’è’ l’englishness? - che cosa si intende per luoghi contestati? – in che modo è possibile attuare il ritorno alle radici?


BONAZZI A., Manuale di Geografia Culturale, Laterza 2012 (2 CFU), pp. 5-170.


Cos’è la new cultural geography? quali le tematiche maggiormente affrontate? – su cosa Sauer è stato contestato dai geografi postmodernisti? – in cosa si differenzia la nuova geografia culturale da quella di Berkeley? ­– parla dello spazio del potere e di uno tra gli autori che si sono interessati a questo argomento ­– parla della “trialettica spaziale”di Soja – Che differenza c’è tra spazio percepito, concepito e vissuto?

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