Per Nicolò Mineo

Il 6 febbraio 2023 ci ha lasciati Nicolò Mineo, Professore emerito di Letteratura italiana, già Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Catania, dove si era laureato nel 1956. Conseguito il perfezionamento in Filologia moderna presso la Scuola Normale Superiore di Pisa dopo un decennio di insegnamento nei licei, a Catania aveva  insegnato per quarant'anni Letteratura italiana, succedendo nella cattedra a  Carlo Muscetta, e formando generazioni di studenti, di insegnanti, di studiosi.  Nella sua operosissima carriera, Nicolò Mineo ha contribuito in modo fondamentale a elevare il prestigio dell'Italianistica dell’Università di Catania. Dante è stato l’autore oggetto di ininterrotto studio, con esiti sempre di altissimo livello, a partire dalla fondamentale monografia Profetismo e apocalittica, del 1968, e dal profilo complessivo edito nella Letteratura italiana diretta da Carlo Muscetta (1970), sino alla monografia Dante, un sogno di armonia terrena (2005), e agli ultimi, recenti saggi. Nelle sue innumerevoli pubblicazioni sulla plurisecolare tradizione   della Letteratura italiana ha privilegiato in particolare i periodi storici di transizione e rinnovamento, soprattutto la letteratura e cultura del Settecento e dell’Ottocento, e autori come Alfieri, Monti, Foscolo, Verga. Attivissimo nell'ADI, l'Associazione degli Italianisti (della cui direzione è stato membro), sempre attento al rapporto scuola-università e alla formazione degli insegnanti,  è stato Presidente del Consiglio scientifico della  Fondazione Verga, membro del Comitato per l'Edizione Nazionale delle Opere di Verga,  condirettore di riviste scientifiche di classe A: «Annali della Fondazione Verga»,  la rivista di teoria e critica della letteratura «Moderna», «Le forme e la storia», di cui è stato fondatore con Gaetano Compagnino e Antonio Pioletti.

Appartenente alla generazione intellettuale che dopo la seconda  guerra mondiale aveva sviluppato la coscienza di nuovi doveri per la rinascita civile e democratica dell’Italia, Nicolò Mineo era alieno  da ogni concezione autoreferenziale della letteratura, da lui sempre indagata  come un privilegiato terreno di conoscenza e autocoscienza dell’umanità, nella costante convinzione di come sia irrinunciabile il “conoscere storicamente”, e inscindibile, per lo studio letterario, il legame di filologia e filosofia. Coerente con questa consapevolezza di compiti a cui lo studioso non può sottrarsi, è stato il suo costante impegno negli organi istituzionali: per venti anni Presidente del Corso di laurea in Lettere, Direttore del Dipartimento di Filologia Moderna. E succedendo a Giuseppe Giarrizzo, è stato Preside, per due mandati, dal 1999 al 2005, della Facoltà di Lettere e Filosofia.

L'ultimo saluto dell' Università di Catania a Nicolò Mineo previsto nell'Aula magna "S. Mazzarino" del Monastero dei Benedettini, giovedì 9 febbraio alle ore 11:30, a causa del l'allerta meteo è annullato.

Data di pubblicazione: 07/02/2023