Presentazione del dottorato

Coordinatore: Antonino SICHERA
Segretario: Marco VENUTI
Durata: triennale

Esame di ammissione al Dottorato in Scienze dell'Interpretazione

L'esame di ammissione al dottorato avviene mediante valutazione dei titoli e colloquio.
Si invitano i candidati ad un'attenta lettura del bando, che fornisce una prima suddivisione dei punteggi.

Per la struttura del progetto di ricerca si suggerisce di utilizzare la seguente articolazione:

- Abstract, in cui si riassume l’argomento del progetto.
- Obiettivi (sintetici)
- Stato dell'arte
- Descrizione del progetto e metodologia
- Cronoprogramma di ricerca
- Impatto atteso
- Bibliografia

Descrizione e obiettivi del corso

Il Dottorato in Scienze dell’Interpretazione convoca aree diverse del sapere attorno ad un concetto chiave della cultura contemporanea. Nella modernità matura, l’esaurirsi di ogni prospettiva di pensiero di tipo sostanzialista o normativo ha favorito l’emergere della categoria di ‘interpretazione’, quale spazio teorico di intendimento dell’esistenza e della storia (Heidegger). In questo orizzonte, il linguaggio è apparso, per riconoscimento delle comunità scientifiche, la forma fondamentale di manifestazione dei fenomeni culturali (Gadamer), oltre che la via di comprensione storica dei testi. Linguistica, lessicografia e filologia devono concepirsi come scienze non meramente classificatorie o erudite, bensì quali strumenti dinamici di approccio integrato ai modi in cui la realtà si dice e si costituisce, attraverso la lingua degli uomini (Benjamin), sulla scorta della lezione dei grandi filologi romanzi, da Auerbach in poi. Il ‘fatto’ dei testi e il loro ‘senso’ in ordine alla verità non sono due orizzonti distinti, ma volti ad una integrazione vichiana tra factum e verum, che sollecita un dialogo fondativo tra saperi linguistici, filologico-critici e filosofici. Il Dottorato punta a istituire una relazione strutturata tra scienze del fatto e scienze del senso, non dimentica dell’era digitale, in vista di una lettura ermeneutica dei fenomeni culturali, che metta fine ad ogni dicotomia e dia vita ad un modello innovativo e pluridisciplinare del concetto di interpretazione

Sbocchi occupazionali e professionali previsti

Gli sbocchi professionali ipotizzabili riguardano in primo luogo il mondo dell’università, della ricerca e della scuola. Grazie alla presenza nel Collegio di docenti dediti all’applicazione degli strumenti digitali alle scienze dell’interpretazione, si punterà alla formazione di filologi, linguisti ed ermeneuti che facciano dell’ibridazione del loro sapere con il mondo del digitale un elemento di forza decisivo.
Ciò consentirà altresì ai dottori di ricerca di inserirsi con il più alto titolo di studi nell’Amministrazione Pubblica, e soprattutto di concepire iniziative imprenditoriali in proprio, nei settori di competenza, al fine di offrire servizi di mediazione interculturale, di consulenza filosofica, di elaborazione di testi, di spoglio, ricostruzione e interpretazione di fonti testuali antiche e moderne.

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