STORIA E TRADIZIONE DEI CLASSICI ITALIANI

Anno accademico 2022/2023 - Docente: Antonio DI SILVESTRO

Risultati di apprendimento attesi

Secondo i descrittori di Dublino gli studenti dovranno, alla fine del corso, acquisire:

1) conoscenze e capacità di comprensione tali da rafforzare quelle raggiunte nel primo ciclo; capacità di elaborare e/o applicare idee originali, in un contesto di ricerca.

2) capacità di applicare le conoscenze e capacità di comprensione e abilità nel risolvere problemi a tematiche nuove o non familiari, inserite in contesti più ampi (o interdisciplinari) connessi al proprio settore di studio;

3) capacità di integrare le conoscenze e di formulare giudizi sulla base di informazioni non necessariamente complete;

4) capacità di comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità le proprie conoscenze a interlocutori specialisti e non specialisti.

5) capacità di prosecuzione della ricerca in modo autonomo.

Obiettivi specifici:

Conoscenza degli aspetti formali e materiali e della tradizione manoscritta della poesia del Trecento, con particolare attenzione all’opera di Petrarca.

Conoscenza dei fondamenti della lessicografia letteraria e dei problemi teorici e pratici legati alla realizzazione di concordanze di testi poetici e di banche dati della poesia italiana dell’Otto/Novecento.

Capacità di applicare le metodologie ecdotiche e lessicografiche alla lettura e interpretazione delle opere e della loro genesi.

Capacità di estendere le metodologie acquisite all’analisi filologica e all’interpretazione di altri testi della letteratura italiana.

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Lezioni frontali.

Prerequisiti richiesti

Conoscenza dei principali autori e testi della letteratura italiana medievale e umanistico-rinascimentale. Conoscenza dei principali lineamenti di storia della lingua letteraria italiana e degli elementi basilari della linguistica del testo.

Frequenza lezioni

Frequenza facoltativa.

Contenuti del corso

La filologia in Italia: cenni storici e problemi di metodo. (1 CFU)

B Il finale del Canzoniere di Petrarca: problemi filologici e interpretativi. (2 CFU)

C Filologia e (auto)commento nella poesia del Novecento: La Terra Promessa di Ungaretti. (2 CFU)

D Lessicografia letteraria, concordanze e banche dati. Applicazioni alla poesia del Novecento. (1 CFU)

Testi di riferimento

A (1 CFU)

- B. Bentivogli – P. Vecchi Galli, Filologia italiana, Milano, Bruno Mondadori, 2002, pp. 9-40 (Sezione storica : la filologia in Italia) ;

- M. Barbi, La nuova filologia e l’edizione dei nostri scrittori da Dante al Manzoni, Firenze, Le Lettere, 1994, Introduzione, pp. VII-XLI ;

- F. Brambilla Ageno, L’edizione critica dei testi volgari. Seconda edizione riveduta e ampliata, Padova, Antenore, 1984, pp. 197-279;

- P. Stoppelli, L’arte del filologo in 15 punti (a uso dei giovani adepti), in «Prassi ecdotiche della Modernità Letteraria», n. 7, 2022, pp. 7.

 

B (2 CFU)

- Riproduzioni di manoscritti ed edizioni (disponibili su http://studium.unict.it);

- F. Petrarca, Canzoniere (un’edizione commentata a scelta), nn. 336-366:

- F. Petrarca, Rerum vulgarium fragmenta. Edizione critica di Giuseppe Savoca, Firenze, Olschki, 2008, pp. V-XXI e 541-597;

- G. Savoca, Il Canzoniere di Petrarca tra Codicologia ed ecdotica, Firenze, Olschki, 2008, pp. 1-95, 131-177 e 201-227 (capp. I-III, V e VII).

 

C (2 CFU)

- G. Ungaretti, Vita d’un uomo. Tutte le poesie. A cura e con un saggio introduttivo di C. Ossola, Milano, Mondadori, 2009, pp. 279-294 (testo), 670-675 (varianti), 777-798 (nota dell’autore), 1027-1056 (commento);

- L. Piccioni, Le origini della «Terra Promessa», in G. Ungaretti, Vita d’un uomo, cit., pp. 1305-1341;

- M. Petrucciani, Il condizionale di Didone. Studi su Ungaretti, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1985 (capitoli scelti dal docente, per complessive 100 pp. circa) ;

- M. Brose, Ungaretti e l’autocommento : «La Terra Promessa» come Harmonium, in «Critica del testo», n. 2, 2001, pp. 431-459;

-  M. C. Papini, Lettura del «Recitativo di Palinuro» di Giuseppe Ungaretti, in «La Modernità Letteraria», n. 1, 2008, pp. 109-119.

 

D (1 CFU)

- G. Savoca, Lessicografia letteraria e metodo concordanziale, Firenze, Olschki, 2000, pp. 7-61, 185-193, 263-283;

- G. Savoca, Parole di Ungaretti e di Montale, Roma, Bonacci, 1993, pp. 61-108.

Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1Elementi di storia della filologia italianaBentivogli - Vecchi Galli; Barbi (modulo A)
2Elementi di ecdotica dei testi antichiBrambilla Ageno; Stoppelli (modulo A)
3Storia e formazione del Canzoniere di PetrarcaSavoca, "Il Canzoniere di Petrarca tra codicologia ed ecdotica" (modulo B)
4Lettura e analisi filologica di RVF 336-366F. Petrarca, "Canzoniere" (ed. a scelta); F. Petrarca, "Rerum vulgarium fragmenta". Ed. critica di G. Savoca (modulo B)
5Introduzione alla poesia di UngarettiPiccioni; Petrucciani (modulo C)
6Lettura filologica della "Terra Promessa"Ungaretti, "Vita d'un uomo"
7Ungaretti e l'autocommentoBrose; Papini (modulo C)
8Concordanza e vocabolariSavoca, "Lessicografia..." e "Parole di Ungaretti e di Montale" (modulo D)

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

È prevista una prova in itinere sugli argomenti dei moduli A e B, il superamento della quale comporterà per lo studente la preparazione, in vista del colloquio orale, dei soli moduli C e D.

Per la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal/la candidato/a.

Esempi di domande e/o esercizi frequenti

La filologia in Italia tra Otto e Novecento.

Linguistica e filologia in Italia tra XIX e XX secolo.

Barbi e la ‘nuova’ filologia.

Problemi filologici del Canzoniere petrarchesco.

Lettura dell’apparato dell’edizione critica dei Rerum vulgarium fragmenta.

Caratteri paleografici del Vat. Lat. 3195.

Lettura e commento dei componimenti 336-366 del Canzoniere.

Lettura e commento dei testi della Terra Promessa.

Varianti dei testi e commenti dell’autore.

Ungaretti e l’autocommento.
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