DRAMMATURGIA
Anno accademico 2025/2026 - Docente:
SIMONA AGNESE SCATTINA
Risultati di apprendimento attesi
In quanto evento performativo, il teatro
nasce come esperienza multimediale, in cui le diverse componenti verbali,
visive, uditive e coreutiche acuiscono la percezione polisensoriale dello
spettatore e lo rendono fruitore di una molteplicità di linguaggi che si
intrecciano tra loro, contaminando e ampliando campi semantici di diversa
natura. L’obiettivo è di fornire agli studenti e alle studentesse la conoscenza
di alcune nozioni relative al dibattito contemporaneo sui linguaggi della scena
contemporanea – nell'arco temporale a cavallo tra la fine del Novecento e i
primi due decenni del Duemila – con lo scopo di approfondire le questioni
fondamentali della disciplina. Gli studi teatrali e i casi studio, oggetto del
corso, accresceranno la capacità di interpretare i fenomeni performativi,
consentiranno di acquisire la terminologia specifica degli studi di settore e
svilupperanno la capacità espressiva ed argomentativa degli studenti che
saranno in grado di orientarsi tra le fonti proposte e di integrare quanto
appreso a lezione sia con lo studio autonomo sia con la propria esperienza di
spettatori/spettatrici.
Secondo i descrittori di Dublino gli studenti dovranno, alla fine del
corso, acquisire
1.
conoscenze e capacità di comprensione in un campo di studi di livello post
secondario e conoscere i temi fondamentali nel proprio campo di studi;
2.
capacità di applicare le conoscenze e capacità di comprensione in maniera da
dimostrare un approccio professionale e possedere competenze adeguate sia per
ideare e sostenere argomentazioni che per risolvere problemi nel proprio campo
di studi;
3. capacità di
integrare le conoscenze e di formulare giudizi sulla base di informazioni non
necessariamente complete;
4. capacità di comunicare in modo chiaro e privo
di ambiguità le proprie conoscenze a interlocutori specialisti e non
specialisti;
5. capacità di prosecuzione
della ricerca in modo autonomo.
Modalità di svolgimento dell'insegnamento
Il corso è suddiviso in tre moduli: il primo e il
secondo (A-B) indagano le performing arts e si interrogano
sulla relazione tra drammaturgie artistiche e politiche, sulle interferenze fra
teatro, performance art e installation art, sul paradigma del rito e del gioco
nel processo produttivo dello spettacolo, sulla figura del reenactment. In
generale i moduli riflettono anche sui casi in cui il teatro diviene il luogo
di incontro e di reciproca modificazione di tutte espressioni artistiche. Il
terzo (C)
è dedicato alla figura di Colette, attrice professionista che ha
materializzato, nelle forme più varie, la sua ininterrotta passione teatrale,
imparando il linguaggio muto del mimo, misurandosi con le possibilità
espressive e con le resistenze del corpo, riconoscendo l’intelligenza ‘diversa’
della comunità dei comici.
Prerequisiti richiesti
Conoscenza della storia del
teatro, con specifica attenzione ai principali autori, ai testi teatrali e al
contesto storico.
Frequenza lezioni
Facoltativa.
Contenuti del corso
- La scena teatrale,
ibrida e fluida, aperta al dialogo e alle contaminazioni con altre arti,
pratiche, saperi e contesti, come osservatorio privilegiato attraverso cui
affrontare i cambiamenti della società, in particolare in rapporto ai mondi
dell'espressione, della socializzazione e della comunicazione.
-
La tradizione del testo drammatico tra pagina e scena. Problemi e metodi di
filologia teatrale.
-
Segni teatrali postdrammatici.
- Caso
studio: Colette e il suo
personale alfabeto della performance.
Testi di riferimento
Modulo A. Il Teatro Contemporaneo:
Linguaggi, Tecniche e Forme Espressive (2 CFU)
Testo:
- H.-T. Lehmann, Il teatro
postdrammatico, trad. S. Antinori, Post. G. Guccini, Imola
(BO), CUE Press, 242 pp.
Modulo B. Per una pluralità di
sguardi (1 CFU)
Testo:
- L. Allegri, Il
teatro e le arti. Un confronto fra linguaggi, Roma, Carocci, 2017,
178 pp.
Modulo C. «Di me dicono che ‘faccio del
teatro’ ma non mi chiamano mai attrice. Perchè?» (3 CFU)
Testo:
- P. Palma, In
pagina e in palco. Suggestioni sceniche nell'opera di Colette,
Sommacampagna, Cierre Edizioni, 2004, 224 pp.
Apparati critici:
L. Mariani, «Chimène
e il Cid in un solo corpo». Il teatro di Colette, on line https://www.teatroestoria.it/pdf/17/Laura_Mariani_195.pdf,
11 pp.
L. Mariani, Fra
scena e scrittura : Colette attrice, in Sarah Bernhardt, Colette e l’arte del travestimento,
Imola (Bo), CUE Press, 2016, da p. 112 a p. 162 (sarà fornito in dispensa).
Si ricorda che, ai
sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive
disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del
volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.
Per ulteriori informazioni
sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è possibile
consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle università
(a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle opere
dell’ingegno - AIDRO). I testi di riferimento possono essere consultati in
Biblioteca.
Verifica dell'apprendimento
Modalità di verifica dell'apprendimento
Prova in itinere: verterà sul
modulo B e consisterà nel redigere un breve diario di osservazione di uno
spettacolo (un elenco con diversi link a spettacoli sarà fornito a lezione). Lo scopo è
quello di esercitarsi a raccontare e descrivere uno spettacolo attraverso l’utilizzo
dei linguaggi consolidati durante il corso.
Prova orale: verterà sul modulo A e sul modulo C. Per la
valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle
competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale,
nonché della capacità argomentativa dimostrata dal/la candidato/a. Si terrà altresì conto del raggiungimento di una
visione organica dei temi affrontati a lezione e della capacità di orientamento
all’interno della bibliografia proposta.
Esempi di domande e/o esercizi frequenti
Quali innovazioni e sperimentazioni caratterizzano il
teatro contemporaneo? Qual è la differenza tra l’essenza dell’arte drammatica e
la natura del teatro? Cosa si intende per postmoderno e per postdrammatico?
Cosa intendiamo per ‘temporalità’ nel postdrammatico. Circoscrivere gli
elementi postdrammatici di un’opera vista? Come si sono evoluti regia, drammaturgia e
attorialità? Che rapporto ha il teatro con le nuove tecnologie digitali?
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