STORIA E STORIOGRAFIA DELLA MUSICA

Anno accademico 2025/2026 - Docente: MARIA DE LUCA

Risultati di apprendimento attesi

Il corso si propone di esplorare l'evoluzione dei generi musicali attraverso il prisma dei media, analizzando come la mediatizzazione abbia influenzato la produzione, la diffusione e la fruizione della musica nel corso del tempo.

  1. Conoscenza e comprensione: conoscere i principali argomenti del corso e comprendere i concetti teorici di riferimento;

  2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: esprimere considerazioni in merito al dibattito storiografico di ambito storico-generale e storico-musicale;

  3. Autonomia di giudizio: integrare le conoscenze del corso e formulare ipotesi interpretative sui casi di studio proposti

  4. Abilità comunicative: acquisizione del lessico specialistico riferito al campo di studio proposto;

  5. Capacità di apprendimento: autonomia nella ricognizione delle fonti e nella integrazione dei contenuti.

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Il corso si svolge attraverso lezioni frontali e lezioni in forma di laboratorio di ascolto/visione.

Prerequisiti richiesti

Conoscenza dei diversi orientamenti storiografici applicati a singole aree di ricerca rilevanti per la storia della musica; conoscenza dei lineamenti di storia della musica dal Settecento ai giorni nostri.

Frequenza lezioni

Facoltativa.

Contenuti del corso

Il modulo A Analisi dei generi musicali in chiave storica e culturale

(2 CFU) descrive l'evoluzione dei principali generi musicali, considerando le influenze sociali, politiche e tecnologiche che ne hanno determinato le trasformazioni.

Il modulo B Verso una storia mediale del teatro musicale (4 CFU) discute da una prospettiva storico-critica alcune problematiche relative alla messinscena attuale del teatro d’opera.

Testi di riferimento

A Analisi dei generi musicali in chiave storica e culturale (2 CFU)

Testi:

  • M. Calella, Chi e cosa racconta la storia della musica? Identità, oggetti e narrazioni in trasformazione, «Musica Docta», 2025, pp. 1-4.
  • A Ross, Il resto è rumore. Ascoltando il XX secolo, Milano, Bompiani, 2023, pp. 892 (una selezione di 300 pp.)

 

B Verso una storia mediale del teatro musicale (4 CFU)

Testi:

·      M. Paoletti, Breve storia della regia lirica italiana, Roma, Dino Audino, 2024, 106 pp.

·      G. Guccini, La regìa lirica, livello contemporaneo della regìa teatrale, «TurinDamsReview», 2010, [22 pp.].

·      E. Senici, L’opera e la nascita della televisione in Italia, «Comunicazioni sociali», XXXIII, 2011, pp. 26-35.

·      M. Veilleux, L’opera dal teatro allo schermo televisivo, in Enciclopedia della musica, vol. 1, Il Novecento, a cura di Jean-Jacques Nattiez, Torino, Einaudi, 2001, pp. 849-870.

  • G. Staffieri, Il rapporto tra testi e rappresentazione, in G. Staffieri, Un teatro tutto cantato. Introduzione all’opera italiana, Roma, Carocci, 2012, pp. 41-53.
  • P. Fabbri, «Di vedere e non vedere»: lo spettatore all’opera, «Il saggiatore musicale», XIV, 2007, pp. 359-367.
  • B. Majorana, Nella contemporaneità del teatro: note su Robert Carsen regista di «Don Giovanni», «Comunicazioni sociali», XXXVIII/1 (2015), pp. 104-122.

·      E. Senici, Staging «La sonnambula» in the Twenty-First Century, in Vincenzo Bellini on Stage and Screen (1935-2020), a cura di E Sala, G. Seminara, E. Senici, New York, Bloomsbury, 2024, pp. 23-50.

 

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.

Per ulteriori informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle opere dell’ingegno - AIDRO).

Alcuni dei testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca; gli articoli in programma saranno messi a disposizione su STUDIUM.

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Una prima prova in itinere (scritta) si svolge a metà corso e verte sulla prima parte del programma (modulo A).

L'esame finale si svolge in forma di colloquio e mira ad accertare la conoscenza dei contenuti relativi al modulo B.

Nella valutazione della prova si terrà conto, in particolare, della capacità dello studente di sapersi orientare all'interno delle fonti e del materiale bibliografico d'esame al fine di trarre le informazioni utili che gli permetteranno di illustrare temi e problemi e di saperli collegare tra loro.

Si valuteranno quindi:

- La padronanza dei contenuti - La capacità di sintesi e di analisi dei temi e dei concetti - La capacità di sapersi esprimere adeguatamente e con linguaggio appropriato alla materia trattata.

Il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica dei temi affrontati a lezione congiuntamente alla loro utilizzazione critica, una buona padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza.

Una conoscenza mnemonica della materia, unitamente a capacità di sintesi e di analisi articolate in un linguaggio corretto, ma non sempre appropriato, porteranno a valutazioni discrete.

Lacune formative e/o linguaggio inappropriato – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame – condurranno a voti che non supereranno la sufficienza.

Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici offerti durante il corso saranno valutati negativamente.

Esempi di domande e/o esercizi frequenti

Cosa si intende per “oggetti” nella narrazione musicale? / quali trasformazioni nella narrazione della storia della musica vengono descritte? / in relazione alla trasformazione nelle modalità di raccontare la musica ritieni che i media digitali abbiano un ruolo in questo cambiamento? / nascita della regia d’opera / riproducibilità delle opere musicali del passato/ la formazione del pubblico oggi / il regista: interprete o traduttore?
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