LINGUISTICA GENERALE CORSO AVANZATO
Anno accademico 2023/2024 - Docente:
IRIDE MARIANITA VALENTI
Risultati di apprendimento attesi
Secondo i
descrittori di Dublino gli studenti dovranno, alla fine del corso, acquisire
1)
conoscenze e capacità di comprensione tali da rafforzare quelle raggiunte nel
primo ciclo; capacità di elaborare e/o applicare idee originali, in un contesto
di ricerca.
2)
capacità di applicare le conoscenze e capacità di comprensione e abilità nel
risolvere problemi a tematiche nuove o non familiari, inserite in contesti più
ampi (o interdisciplinari) connessi al proprio settore di studio;
3)
capacità di integrare le conoscenze e di formulare giudizi sulla base di
informazioni non necessariamente complete;
4)
capacità di comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità le proprie
conoscenze a interlocutori specialisti e non specialisti.
5)
capacità di prosecuzione della ricerca in modo autonomo.
Il corso si
propone di:
1)
far riflettere con consapevolezza
storica sulle dinamiche del mutamento e della conservazione delle lingue e fornire
concreti strumenti e metodi di analisi delle stesse (particolarmente nella
prospettiva dell’insegnamento dell’italiano e del latino a scuola);
2)
introdurre gli studenti nel
laboratorio di ricerca della docente, mostrando loro alcuni casi di studio
relativi all’italiano regionale, anche in riferimento alle produzioni scritte
di scrittori italotunisini di origine siciliana.
Alla
fine del corso gli/le studenti saranno in grado di:
1) stabilire se una data forma italoromanza sia patrimoniale, neoformazione
endogena (composto, derivato), o esogena (prestito, calco, elemento con
induzione di morfema), argomentando autonomamente ogni giudizio, sulla base degli
strumenti teorici e delle opere di consultazione a loro disposizione.
2) disporre di strumenti utili alla conoscenza dell’italiano regionale e,
attraverso questi, accedere al plurilinguismo e alla complessa varietà della
lingua anche nelle produzioni letterarie.
Modalità di svolgimento dell'insegnamento
Oltre alle lezioni frontali, sono previste lezioni partecipate (gli studenti
rispondono a domande specifiche, pongono interrogativi, espongono idee ed
esperienze, organizzano seminari di approfondimento con il supporto della
docente) e svolgimento in aula di esercizi applicativi relativi al mutamento
linguistico.
Prerequisiti richiesti
Per la
comprensione dei fenomeni linguistici oggetto del corso, gli studenti dovranno:
A)
riprendere i fondamenti della disciplina
(lessicologia, fonetica e fonologia, morfologia, sintassi, semantica) già
studiati alla triennale. Suggerisco di usare Giorgio Graffi, Sergio Scalise, Le lingue e il linguaggio, Il Mulino, 2013. Nello specifico,
è richiesta la capacità di:
-
riconoscere i fonemi dell’inventario fonologico italiano
e saperli classificare per modo, punto di articolazione e sonorità;
-
distinguere parole semplici da parole complesse,
morfologicamente o sintagmaticamente, individuando i confini di morfema nel
caso di parole morfologicamente complesse e i confini di parola nel caso di
parole sintagmaticamente complesse;
-
riconoscere le principali relazioni semantiche tra le
parole;
-
identificare opportunamente costituenti frasali minimi
e rapporti di coordinazione e/o di subordinazione tra più frasi (di forma
esplicita o implicita) all’interno dei testi.
-
N.B.: Coloro che non
avessero mai studiato Linguistica generale (né altri insegnamenti di L-Lin/01),
perché studenti di altri corsi di laurea
magistrale o perché studenti con corso singolo, dovranno farlo
presente alla docente.
B)
avere chiare le strutture morfologiche del latino,
particolarmente in ordine alla flessione nominale/aggettivale e verbale.
Frequenza lezioni
Facoltativa.
Contenuti del corso
Il corso è articolato in due
moduli:
- Il mutamento
linguistico (3 CFU).
- L’italiano
regionale (3 CFU).
Testi di riferimento
A.
Il mutamento linguistico (3 CFU)
Teoria:
-
Lazzeroni, R. Il mutamento linguistico, in Id. (a cura di), Linguistica storica, Roma, Carocci, 2017 [19871],
pp. 1-54;
-
R. Gusmani, Interlinguistica, in Lazzeroni, R. (a cura
di), Linguistica storica, Roma, Carocci, 2017
[19871], pp. 87-114;
-
F. Fanciullo, Introduzione alla linguistica storica, Bologna,
Il Mulino, 2007, pp. 1-247;
-
M. Benedetti, L’etimologia fra tipologia e storia, in M.
Mancini (a c. di), Il cambiamento linguistico,
Roma, Carocci, 2011 [20031], pp. 209-262;
-
Appunti dalle lezioni e slide disponibili su STUDIUM
B. L’italiano regionale (3 CFU)
-
N. De Blasi, Geografia e storia dell’italiano regionale,
Bologna, Il Mulino, 2014, cap. I (“Che cos’è l’italiano regionale?”)
e cap. IX (“La regionalità nella storia linguistica recente”).
-
Trovato S. C., Italiano regionale, letteratura, traduzione.
Pirandello, D’Arrigo, Consolo, Occhiato, Leonforte (Enna), Euno, 2011, (cap. I, II, III, IV, V, VI) pp. 1-214.
-
Iride Valenti, L’italiano regional-popolare di
matrice siciliana ne L’Erba
di vento della scrittrice italotunisina
Marinette Pendola (1948-), in C. Rizzo (a cura di), Migrazioni. Storie, lingue, scritture, Moncalieri,
CIRVI - Centro Interuniversitario di Ricerche sul Viaggio in Italia, Quaderni
di Comparatistica 8, 2019, pp. 165-222.
-
Iride
Valenti, Testimonianze di italiano regional(-popolare)
nei primi romanzi di Marinette Pendola (Tunisi, 1948), in M. Dhouib, A. Campisi, Mediterraneo, Tunisi 2017-2019, Tunisi, Éditions universitaires Sotepagraphic, 2021, pp. 529-545.
Strumenti da
utilizzare per lo svolgimento di esercizi applicativi sul mutamento (modulo A):
-
G. Rohlfs, Grammatica storica della
lingua italiana e dei suoi dialetti (3 voll.: 1966 I “Fonetica”,
1968 II Morfologia”, 1969 III “Sintassi e formazione delle parole”, trad. it.,
Einaudi, Torino);
-
un buon dizionario dell’uso di recente pubblicazione (a scelta fra: Zingarelli 2020 [Z]; Devoto-Oli 2020 [D-O]). Per le loro
pregevoli specificità lessicografiche, suggerisco di consultare online anche: il Sabatini-Coletti
2012 [S-C]
(https://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/);
il
dizionario della lingua italiana De Mauro
2002 [DM] (https://dizionario.internazionale.it/).
N.B.: Per lo svolgimento dell’esercizio sul
mutamento linguistico la/lo studente potrà utilizzare anche:
-
il Grande Dizionario della lingua italiana
(GDLI), UTET, Torino, 1961-2002, oggi consultabile online alla pagina http://www.gdli.it/
-
Il Vocabolario Siciliano di
G. Piccitto, G. Tropea e S.C. Trovato, vol. I (1977) A-E, vol. II (1985) F-M, vol. III (1990)
N-P, vol. IV (1999) R-Sg; vol. V
(2002) Si.-Z, Centro di Studi filologici e linguistici siciliani, Palermo.
-
il TLIO (Tesoro della Lingua
Italiana delle Origini, Il primo dizionario storico dell'italiano
antico che nasce direttamente in rete fondato da Pietro G. Beltrami: http://tlio.ovi.cnr.it/TLIO/); il Dizionario etimologico italiano [DEI] di Carlo Battisti e
Giovanni Alessio e il Dizionario Etimologico della Lingua Italiana [DELI] di M. Cortelazzo e P. Zolli, Zanichelli
1999.
-
L'Enciclopedia dell'italiano, diretta da Raffaele Simone con la
collaborazione di Gaetano Berruto, Paolo D'Achille e Giuliana Giusti, Treccani,
2011. La/Lo studente potrà ricercare di volta in volta singoli fenomeni relativi
alla lingua italiana. Segnalo ad es.:
§ S. C. Sgroi, "Condizionale" (2010),
consultabile su Treccani.it (http://www.treccani.it/enciclopedia/condizionale_(Enciclopedia-dell'Italiano)/):
all'interno, oltre che una trattazione chiara ed esaustiva, si trova la
bibliografia adeguata agli approfondimenti del caso.
§ M. Squartini, “Modi del verbo” (2011) (http://www.treccani.it/enciclopedia/modi-del-verbo_(Enciclopedia-dell'Italiano)/).
Verifica dell'apprendimento
Modalità di verifica dell'apprendimento
Gli esami si
svolgeranno in modalità mista (scritta e orale):
- Fase 1 - prova scritta (in coincidenza con le singole date fissate per gli
appelli e i relativi prolungamenti): la/lo studente dovrà svolgere
un test di 30 domande. Il superamento della prova scritta consente di
accedere alla prova orale.
- Fase 2 - prova orale (i calendari per lo svolgimento delle prove orali
saranno resi noti contestualmente ai risultati delle prove scritte):
la/lo studente presenterà i risultati di un esercizio applicativo,
relativo al mutamento
linguistico, precedentemente assegnato dalla docente (un modello, con la relativa spiegazione, sarà
disponibile su STUDIUM).
Il voto
finale sarà espresso in trentesimi e risulterà dalla valutazione di entrambe le
prove. Per
la natura dei contenuti trattati, l’intero esame è caratterizzato da una
costante connessione della teoria alla pratica della lingua e dei suoi strumenti
di rappresentazione. Per la valutazione complessiva dell’esame si terrà conto
in particolare di:
-
padronanza dei contenuti e delle competenze
acquisite;
-
capacità, evidenziate dal test, di identificare
i fenomeni di mutamento sottoposti ad analisi;
-
capacità, evidenziate dal test, di padroneggiare
la terminologia della disciplina.
-
capacità,
evidenziate in sede orale, di utilizzare le categorie epistemologiche e gli strumenti
teorici e bibliografici della linguistica;
-
capacità
argomentativa.
PRECISAZIONE: le/gli studenti
con programmi diversi, relativi a corsi tenuti in anni precedenti da altri docenti,
dovranno segnalarlo in fase di prenotazione agli esami.
Esempi di domande e/o esercizi frequenti
Stabilire (dopo aver consultato la grammatica
di Rohlfs e il Dizionario De Mauro e argomentando ciascun giudizio) se le
parole di seguito indicate siano patrimoniali, neoformazioni endogene (composto,
derivato), o esogene (prestito, calco, elemento con induzione di morfema): contestuale, replica, fondaco,
ammazzasentenze, cliché, footing,
gondoliere.
Sulla base delle competenze di grammatica storica acquisite, indicare
perché una parola come il sic. ciavareddhu
‘capretto’ non può essere patrimoniale
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