LETTERATURA INGLESE COMPARATA

Anno accademico 2018/2019 - 2° anno - Curriculum COMPARATISTICO
Docente: Maria Grazia NICOLOSI
Crediti: 6
SSD: L-LIN/10 - LETTERATURA INGLESE
Modalità di erogazione: Tradizionale
Organizzazione didattica: 150 ore d'impegno totale, 114 di studio individuale, 36 di lezione frontale
Semestre:
ENGLISH VERSION

Obiettivi formativi

Il corso si prefigge di sviluppare e/o consolidare la conoscenza storico-letteraria generale e di approfondire alcune problematiche salienti specifiche più significative della cultura letteraria britannica del ’900, con particolare riferimento alla narrativa femminile e alla letteratura postcoloniale anglofona. Attraverso uno studio accurato dei testi base, supportato dagli opportuni strumenti critico-metodologici, il corso intende contribuire ad affinare negli/lle studenti/esse le abilità di lettura e di interpretazione criticamente matura e consapevole delle forme estetiche e delle valenze etico-politiche dei testi letterari.


Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Lezioni frontali.


Prerequisiti richiesti

Si ipotizza una competenza linguistica nella media corrispondente al livello B2+ e una discreta conoscenza della storia letteraria inglese dal primo Novecento all’età contemporanea.


Frequenza lezioni

Facoltativa.


Contenuti del corso

Il corso è diviso in due moduli:

Modulo A (3 CFU): The “queer design” of Modernist Fiction: Woolf’s Mrs. Dalloway

A partire dai testi teorici di Woolf sulla “narrativa moderna”, e attraverso diverse letture critiche del romanzo Mrs. Dalloway (1925), il modulo mira a esplorare la complessità del Modernismo britannico ed europeo, nonché la sua forza innovativa nella produzione letteraria del ’900, che si estenderà fino al postmodernismo. Si esamineranno gli elementi formali, strutturali, tematici e narrativi del testo woolfiano attraverso una varietà di approcci critici che metteranno in luce la consonanza tra sperimentalismo narrativo modernista – il progetto woolfiano di “ri-forma” radicale delle convenzioni e dei generi letterari – e la visione socio-politica dell’autrice nel contesto storico della Gran Bretagna e dell’Europa tra le due guerre. Mrs Dalloway, come “sinfonia urbana”, permette una molteplicità di livelli di lettura, che ne rivelano il ricco intreccio di temi e visioni: pacifismo, anti-imperialismo, critica dell’eteropatriarcato, resistenza ai discorsi medico-psichiatrici e sessuologici, oltre alla magistrale tessitura di riflessioni poetico-filosofiche su tempo, realtà, vita e morte.

 

Modulo B (3 CFU): Storie a margine: palinsesti postcoloniali nell’archivio dell’Impero

In quanto pratiche culturali di opposizione le letterature postcoloniali hanno spesso interrogato le rappresentazioni verbali e visive dell’archivio imperiale dell’Occidente con l’obiettivo di svelarne le mistificazioni discorsive e le rimozioni storiche e dare così voce all’esperienza dell’altro/a coloniale. Il confronto intermediale tra letteratura e arti visive da parte dello scrittore inglese di origine indo-caraibica David Dabydeen è esattamente calibrato per rinvenire i contorni elusivi di quell’altro/a che il passato coloniale ha cercato di dimenticare. La testualizzazione ecfrastica della poesia epica “Turner” (1994) decostruisce i modi in cui la sintassi visuale del dipinto di J.M.W. Turner Slave Ship obliquamente rievoca – attraverso il dispositivo stesso del loro occultamento – gli orrori dello schiavismo transatlantico. Il romanzo A Harlot’s Progress (1999) – ispirato alle incisioni eponime di William Hogarth – in parte re-visiona la poesia dello stesso Dabydeen attraverso una scrittura ecfrastica che si inserisce negli ‘spazi’ vuoti dell’opera di Hogarth e di Turner.

Il modulo B esaminerà in dettaglio gli specifici processi estetici di selezione, trasformazione, riorganizzazione e trasposizione intermediale attraverso i quali i testi di Dabydeen portano alla luce i sottaciuti grovigli del colonialismo con l’obiettivo di creare una re-visione culturalmente produttiva delle sue zone oscure, restituendo così all’altro/a la presenza negata dal passato imperiale.


Testi di riferimento

Modulo A (3 CFU)

The “queer design” of Modernist Fiction: Woolf’s Mrs. Dalloway

Testi base:

- V. Woolf, La signora Dalloway. Testo inglese a fronte. A cura di M. Sestito, Venezia, Marsilio 2012.

- “Modern Fiction” in Selected Essays, Oxford UP, Oxford World’s Classics, 2009, pp. 6-12 [trad. it. “La narrativa moderna”, in Il lettore comune, Genova, Il Melangolo, 1995, pp. 166-175].
- “Professions for Women”, in Women and Writing, London, The Women’s Press 1979, pp. 57-63 [trad. it. Le donne e la scrittura, Milano, La Tartaruga 1981, disponibile in biblioteca].
- [Facoltativo]: Virginia Woolf, “Slater’s Pins Have No Points”, in A Haunted House and Other Short Stories, London, The Hogarth Press, 1953, pp. 102-109 (disponibile in biblioteca).

 

Testi critici:

- V. Amoruso, “La signora Dalloway”, in id. Virginia Woolf, Bari, Adriatica 1968, pp. 111-148 [disponibile in biblioteca].

- E. Barrett, “Unmasking Lesbian Passion: The Inverted World of Mrs. Dalloway”, in E. Barrett, P. Cramer eds., Virginia Woolf: Lesbian Readings, N.Y. & London, New York University Press, 1997, pp. 146-164

- [Facoltativo] E. Douglas, “Queering Flowers, Queering Pleasures in ‘Slater’s Pins Have No Points’”, Virginia Woolf Miscellany 82, Fall 2012, pp. 13-15.

- J. Goldman, “Contexts” e “Mrs. Dalloway”, in The Cambridge Introduction to Virginia Woolf, Cambridge UP 2006, pp. 33-36 e pp. 53-58 [disponibile in biblioteca].

- J. Goldman, “From Mrs. Dalloway to The Waves”, in S. Sellers ed., The Cambridge Companion to Virginia Woolf, Cambridge UP, 2010, pp. 49-59.

- L. Marcus, “Virginia Woolf and The Cinema: Modernity and Montage”, in id. The Tenth Muse: Writing about Cinema in the Modernist Period, Oxford UP 2007, pp. 139-143.

- S. Squier, Virginia Woolf and London: the Sexual Politics of the City, University of North Carolina Press, 1985, pp. 91-121.

- S. Sellers, “Chronology”, in id., The Cambridge Companion to Virginia Woolf, Cambridge UP, 2010, pp. xii-xvii

 

Metodologia:

- F. Marenco, “Il romanzo, quel cannibale”, in F. Marenco, a cura di, Storia della civiltà letteraria inglese, Torino UTET, 1996, vol. 3, pp. 42-48 e pp. 66-73 [disponibile in biblioteca].

- M. Pagnini, “Difficoltà e oscurità: il linguaggio del Modernismo”, in F. Marenco, a cura di, Storia della civiltà letteraria inglese, Torino UTET, 1996, vol. 3, pp. 24-40 [disponibile in biblioteca].

 

Web resources:
- Cenni biografici su V. Woolf (Yale University)
http://modernism.research.yale.edu/wiki/index.php/Virginia_Woolf#cite_note-15
- E. Showalter, “Exploring Consciousness” (video, British Library) (https://www.bl.uk/20th-century-literature/articles/exploring-consciousness-and-the-modern-an-introduction-to-mrs-dalloway
- D. Bradshaw, “Mrs Dalloway and the First World War” (article, British Library)
https://www.bl.uk/20th-century-literature/articles/mrs-dalloway-and-the-first-world-war

- M. Taunton, “Modernism, Time and Consciousness: the Influence of Bergson and Proust” (article, British Library)
https://www.bl.uk/20th-century-literature/articles/modernism-time-and-consciousness-the-influence-of-henri-bergson-and-marcel-proust
- P. Cohen, “The Virginia Woolf of ‘The Hours’ Angers the Real One’s Fans”, New York Times, 15 Feb. 2003 (article)
http://donswaim.com/nytimes.hours.html

 

Modulo B (3 CFU)

Storie a margine: palinsesti postcoloniali nell’archivio dell’Impero

Testi base:

- D. Dabydeen, “Turner”, in Turner; New and Selected Poems [1994], Leeds: Peepal Tree Press Ltd., 2003, pp. 1-40 (disponibile in biblioteca).

- D. Dabydeen, A Harlot’s Progress [1999], London: Vintage, 2000 (disponibile in biblioteca).

 

Testi critici:

  • Sull’autore:
  1. D. Dabydeen: “Coolie Odyssey,” in F. Birbalsingh (ed.), Frontiers of Caribbean Literature in English, Warwick University Caribbean Studies, Macmillan, 1996, pp. 167-82.
  2. M. Stein, “David Dabydeen Talks to Mark Stein,” Wasafiri 29 (Spring 1999), pp. 27-29.
  3. L. Eckstein, “Getting Back to the Idea of Art as Art: An Interview with David Dabydeen,” World Literature Written in English 39.1 (2001), pp. 27-36.
  • Su Turner:
  1. T. Döring, “Turning the colonial gaze,” Third Text, 11:38, (1997), pp. 3-14.
  2. M. Frost, “‘The guilty ship’: Ruskin, Turner and Dabydeen”, Journal of Commonwealth Literature, 45: 3 (2010), pp. 371-88.
  3. A. L. Ward, “‘Words are all I have left of my eyes’: blinded by the past in J. M. Turner’s Slavers Throwing Overboard The Dead and Dying and David Dabydeen’s Turner”, Journal of Commonwealth Literature, 42. 1 (2007), pp. 47-58.
  • Su A Harlot’s Progress:
  1. C. Molineaux, “Hogarth’s Fashionable Slaves: Moral Corruption in Eighteenth-Century London,” ELH, 72 (2005), pp. 495-520.
  2. S. Muñoz-Valdivieso, “Africa in Europe: Narrating Black British History in Contemporary Fiction”, Journal of European Studies, 40. 2 (Jun 2010), pp. 159-74
  3. A. L. Ward, “David Dabydeen’s A Harlot’s Progress: re-presenting the slave narrative genre,” Journal of Postcolonial Writing 43: 1 (2007), pp. 32-44.

 

Metodologia:

  1. W. W. Walters, At Home in Diaspora: Black International Writing, Minneapolis and London: U of Minnesota P, 2005 (“Introduction: Diaspora Consciousness and Literary Expression,” pp. vii-xxv).
  2. Ania Loomba et al. (eds), Postcolonial Studies and Beyond, Durham, MD: Duke UP, 2005 (“Introduction,” pp. 1-38).

 

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.

Per ulteriori informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle opere dell’ingegno - AIDRO).

I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca.


Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Prova orale finale.

Gli/le studenti/esse del corso di L.M. in Lingue e letterature comparate (LM37) discuteranno i contenuti dei moduli A e B in lingua inglese. Gli/Le iscritti/e del corso di L.M. in Filologia Moderna (LM14) potranno invece sostenere tutta la discussione in italiano.

Per la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal/la candidato/a.