FILOSOFIA TEORETICA

Anno accademico 2025/2026 - Docente: ALBERTO GIOVANNI BIUSO

Risultati di apprendimento attesi

Presentare la Filosofia teoretica come ontologia universale e fenomenologica, concernente i temi fondamentali della teoresi e della metafisica.

Lo studente dovrà conseguire:

1) Conoscenza e comprensione delle principali questioni ontologiche e metafisiche

2) Capacità di applicare conoscenza e comprensione all’esistenza individuale e collettiva

3) Autonomia di giudizio in ogni ambito della conoscenza e del vivere

4) Abilità comunicative nel presentare razionalmente le proprie posizioni

5) Capacità di apprendimento in ogni sfera del sapere

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Lezioni frontali con lettura, analisi, commento e discussione dei testi.

Prerequisiti richiesti

Conoscenza adeguata dei principali itinerari della filosofia europea dal mondo greco al Novecento

Frequenza lezioni

Facoltativa

Contenuti del corso

SIMPOSIO

Il corso affronterà la questione dei sentimenti umani in una chiave non psicologica o morale ma teoretica. Le lezioni saranno incentrate sul Simposio platonico e faranno emergere la fecondità di questo testo per l’intera storia filosofica e culturale dell’Europa.

Testi di riferimento

-Alberto Giovanni Biuso, Il fiume, l’amore, la morte, in «Logos. Scritti di estetica e letteratura», Mimesis 2025, pp. 71-79

-Davide Susanetti, Quei discorsi d’amore. Leggendo il Simposio di Platone, Carocci 2025, pp. 183

-Platone, Simposio, Einaudi 2014, pp.  LXXVIII-229

-Luigi Lo Cascio, Otello, Mesogea 2015, pp. 109

 

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.

Per ulteriori informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle opere dell’ingegno - AIDRO).

I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca.

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Prova orale finale

Le lezioni e gli esami verteranno sulla lettura e analisi dei testi.

Gli studenti dovranno pertanto portare con sé all’esame tutti i libri previsti dal programma. Si ricorda che l’uso di fotocopie è proibito dalla legge.

Saranno valutati:

- la capacità di leggere e interpretare i testi;

- la competenza linguistica;

- la capacità di riferire il contenuto dei testi alla tematica generale del corso;

- l'elaborazione critica e teoretica.

Per la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal candidato.

Esempi di domande e/o esercizi frequenti

Data la varietà dei temi e delle questioni, si consiglia di assistere a una sessione di esame prima di affrontare il proprio. Come detto, infatti, l’esame consiste nella lettura e analisi dei testi, con la seguente tipologia di domande:

1. Legga e spieghi questo brano del saggio di Biuso: «Come per molte altre funzioni e strutture che ci caratterizzano, anche l’amore si pone dunque nell’uomo alla confluenza della nostra natura bio­logica e della nostra natura culturale. Natura e cultura sono espressione del fatto che siamo un grumo di materia consapevole di sé, delle proprie emozioni, delle passioni che ci scuotono, ci esaltano e ci distruggono ma che in ogni caso possiamo conoscere e che ci rendono vivi» (p. 72)

2. Legga e spieghi questo brano del libro di Susanetti: «Resta la parola a occupare quel centro simbolico che altrimenti è assegnato al cratere. Resta il lógos, il ‘discorso’, come ciò che si è invitati davvero a condividere, come ciò da cui brillerà, se mai possibile, la ‘gioia’ e la letizia dello ‘stare insieme’» (p. 38)

3. Legga e spieghi questo brano del Simposio: «In quanto figlio di Poros e Penia, a Eros è capitato questo destino: innanzitutto, è sempre povero e non è per niente delicato e bello, come crede la maggior parte delle persone, ma è duro […] perché ha la natura della madre: convive perennemente con la privazione» (203c-d)

4. Legga e spieghi questo brano di Lo Cascio: «Otello c’era già dintra la riti» (p. 66)
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