Il corso intende
guidare gli studenti e le studentesse nell’acquisizione di una conoscenza
critica dello sviluppo della filosofia medievale, comprendendo la ricezione del
pensiero classico e il contributo delle tradizioni latina, araba ed ebraica al
pensiero occidentale. Secondo i descrittori di Dublino gli studenti e le
studentesse dovranno raggiungere, alla fine del corso, i seguenti obiettivi
specifici di apprendimento:
1) Conoscenza e
comprensione: Acquisire una conoscenza di base dello sviluppo storico e
concettuale della filosofia medievale (dal V al XIV secolo); conoscere i
principali autori, correnti e problemi; comprendere i testi filosofici oggetto
di approfondimento mediante l’utilizzo del linguaggio specifico della
disciplina.
2) Capacità di
applicare conoscenza e comprensione: Saper collocare dottrine e problemi
filosofici nel loro contesto storico e culturale, cogliendo il ruolo della
filosofia medievale nella formazione del pensiero europeo e nella trasmissione
del sapere antico.
3) Autonomia di
giudizio: Essere in grado di raccogliere e interpretare i dati utili a
determinare giudizi autonomi su testi e su posizioni filosofiche, maturando un
punto di vista consapevole sui temi fondamentali del pensiero medievale.
4) Abilità
comunicative: Saper esporre con chiarezza e rigore i contenuti del corso,
utilizzando correttamente il lessico filosofico e dimostrando capacità
argomentativa, analitica e sintetica.
5) Capacità di
apprendimento: Partecipare attivamente al dialogo educativo, potenziando la
riflessione storica e concettuale; sviluppare le competenze necessarie per
intraprendere studi successivi.
Modulo A (5 CFU):
- C. Esposito / P. Porro, Filosofia antica e
medievale, Laterza, Roma-Bari 2009, cap. 9-22.
Modulo B (1 CFU):
- T. Gregory, Nani sulle spalle di giganti. Traduzioni e ritorno degli Antichi nel
Medioevo latino, in Origini della
terminologia filosofica moderna. Linee di ricerca, Olschki, Firenze
2006 (Lessico intellettuale europeo, 1), pp. 1-32.
- P. Porro, La
filosofia dei medievali e la filosofia dei medievisti, in Giornale critico della filosofia italiana,
Settima serie, vol. XIX, anno CII (CIV), fasc. 3 (2023), pp. 413-437.
Modulo C (3 CFU):
- Testi scelti in
traduzione italiana dal volume antologico: M. Bettetini
/ L. Bianchi / C. Marmo / P. Porro / F. Paparella, Filosofia medievale, Raffaello Cortina
Editore, Milano 2004.
Approfondimenti
consigliati (non obbligatori):
- K. Flasch, Introduzione
alla filosofia medievale, Einaudi, Torino 2002.
- T. Gregory, Speculum Naturale. Percorsi sul pensiero medievale, Edizioni
di Storia e Letteratura, Roma 2007, pp. 15-34.
- D. Gutas, Pensiero
greco e cultura araba, Einaudi, Torino 2002.
- M. Pereira, La filosofia nel Medioevo. Secoli VI-XV, Carocci, Roma 2016.
- P. Porro, Tommaso
d’Aquino. Un profilo storico-filosofico, Carocci, Roma 2019.
- L. Sturlese, Filosofia nel Medioevo, Carocci, Roma 2014.
Si ricorda che, ai
sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive
disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del
volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.
Per ulteriori
informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è
possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle
università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione
delle opere dell’ingegno - AIDRO).
I testi di riferimento
possono essere consultati in Biblioteca.
- Quali opere di Aristotele sono state tradotte
da Severino Boezio e quale importanza hanno avuto queste traduzioni nel
contesto della trasmissione del pensiero aristotelico nel Medioevo?
- In che termini si può parlare di
“appropriazione” del pensiero greco nel Medioevo latino? In questa prospettiva
che funzione ha svolto la filosofia in lingua araba?
- Analizzare l’argomentazione dell’unum argumentum nel Proslogion di Anselmo
- Cosa si intende per “intelletto acquisito”
nel pensiero di Alberto Magno?
- In che modo Tommaso d’Aquino articola le
cinque vie per l’esistenza di Dio nella Summa
Theologiae?