STORIA DELLA LINGUA ITALIANA M - Z

Anno accademico 2023/2024 - Docente: ROSARIA SARDO

Risultati di apprendimento attesi

1)     Conoscenza e comprensione

Il corso, adottando principi e metodi della linguistica italiana (approccio procedurale; competenza metalinguistica e diafasica) e della stilistica, mira a offrire gli strumenti concettuali e metodologici per comprendere, e quindi analizzare i testi sul livello fonomorfologico; morfosintattico; semantico-lessicale; sintattico-discorsivo

2) Capacità di applicare conoscenza e comprensione

L'analisi e la parafrasi saranno proposte in funzione di una didattica della lingua e dei testi adeguata alle nuove dinamiche cognitive e alla complessità del contesto socioculturale contemporaneo.

3) Autonomia di giudizio

Le conoscenze e le competenze metalinguistiche, stilistiche e pragmatico-testuali acquisite per comprendere e analizzare i testi sono mirate a potenziare la capacità di giudizio critico e autonomo degli studenti, e a sviluppare capacità di problem solving, anche in vista del loro futuro professionale

4) Abilità comunicative

L'attività formativa del corso prevede il lavoro interattivo in classe circa l'analisi guidata dei testi per trasmettere abilità relazionali e capacità di parlare in pubblico

5) Capacità di apprendimento

6) Obiettivi:

-       sviluppare una competenza avanzata delle strutture grammaticali, lessicali e sintattiche della lingua italiana e dei pertinenti usi scritti e orali;

-       fornire coordinate culturali e metodologiche per lo studio dell'italiano: inquadramento storico ed etnoculturale, basi sociolinguistiche, modelli grammaticali e dimensione testuale;

-       potenziare una competenza metalinguistica consapevole, superando gli automatismi nello studio della grammatica;

-       introdurre griglie agili ma funzionali per l'analisi linguistica dei testi di varia tipologia, nel cui ambito il testo letterario mantenga il ruolo fondamentale di suscitare la coscienza del valore storico-linguistico della tradizione.

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Lezioni frontali.

Nel corso si adotterà un approccio interattivo, atto a sensibilizzare gli studenti a riconoscere e perciò applicare con piena padronanza le “regole” d'uso linguistico e testuale dell´italiano.

Nelle lezioni si costruiranno percorsi di storia linguistica esterna e interna, con esercitazioni finalizzate a trasmettere competenze metalinguistiche adeguate a una consapevole conoscenza attiva e passiva della lingua italiana.

Prerequisiti richiesti

Conoscenze essenziali di storia culturale, letteraria e politica italiana; Padronanza delle coordinate storico-geografiche relative all’ambito di studio (capacità di collocare un autore o un’opera nel secolo e nella corrente culturale di appartenenza e di situare una città o una regione nel contesto geografico).

Competenza metacognitiva delle strutture grammaticali, lessicali e sintattiche della lingua italiana (capacità di analisi delle strutture grammaticali, capacità di parafrasare).

La mancata conoscenza dei prerequisiti può pregiudicare il superamento dell’esame.

Per sopperire alla mancanza dei prerequisiti si raccomanda di frequentare i corsi zero di grammatica italiana attivati dal Dipartimento.

Frequenza lezioni

Facoltativa

Contenuti del corso

Storia esterna della lingua: evoluzione dal latino parlato al volgare toscano e alla lingua italiana in tutti i livelli strutturali e in tutte le varietà d'uso, seguendo le dinamiche di italianizzazione negli usi comunicativi scritti e orali (letteratura, Chiesa, politica, burocrazia, mass media).

Storia interna della lingua: osservazione dei principali cambiamenti fonetici, morfosintattici, lessicali e semantici nel passaggio dal latino all'italiano.

Riflessione metalinguistica: relazioni tra i vari livelli del sistema linguistico e analisi di diversi tipi di testi, letterari e non.

Testi di riferimento

A. Storia esterna e storia interna della lingua italiana (5 CFU)

Testo:

-     P. Trifone, E. Picchiorri, G. Zarra, L'italiano nella storia. Lingua d'uso e di cultura, Milano, Mondadori, 2023 pp. 513

 

B. Linguistica dell'italiano (4 CFU)

Testo:

- C. Giovanardi E. De Roberto, L'italiano. Strutture, comunicazione, testi. Seconda edizione, Milano, Pearson, 2022, pp. 400

 

Testi di riferimento per studenti che ritengano di non aver maturato i prerequisiti previsti per la disciplina, e testi di consultazione per gli studenti, ai fini delle attività previste dal corso:

-       L. Serianni, Italiano. Grammatica, sintassi, dubbi, Garzanti, Milano, 2000.

-       P. D'Achille, Breve grammatica storica dell'italiano, Roma, Carocci, 2019, pp. 138

 

Si ricorda che, ai sensi dell'art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.

Per ulteriori informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all'uso illecito di fotocopie, è possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d'autore nelle università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle opere dell'ingegno - AIDRO).

I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca.

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Per la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal/la candidato/a.

Esempi di domande e/o esercizi frequenti

grammatica storica dell’italiano

 1.     Il monottongamento di AE in italiano ha dato:

a)  [e] in sillaba libera, [ɛ] in sillaba implicata;

b) dittongo [jɛ] in sillaba libera, [ɛ] in sillaba implicata;

c)  dittongo [jɛ] in sillaba libera, [e] in sillaba implicata;

d) [ɛ] in sillaba libera, [e] in sillaba implicata

2) Per quanto riguarda la formazione di alcuni aggettivi e pronomi dimostrativi in italiano rispetto al latino, scegliere l’alternativa corretta tra le seguenti:

a.   Nel sistema tripartito (hic, is e ille) dei dimostrativi latini, già nel latino volgare IS (‘questo’) fu sostituito da HĬC, a cui nel significato di ‘codesto’ subentrò ILLE, mentre per ‘quello’ si mantenne IPSUM. Nel toscano, e poi nell’italiano, ILLE dà vita ad articoli e pronomi personali e da IPSUM deriva il pronome personale questo, cosicché, con funzione di dimostrativi, ISTE e ILLE furono rafforzati dall’avverbio *ĔCCŬM, formato da ĔCC(E) e HĬN(C), accusativo di HIC, premesso a essi: si ha così ‘questo’< (ĔC)CŬ(M) + ĬPSŬM; e ‘quello’ < (ĔC)CŬ(M) + ĬLLŬM.

b.  Nel sistema bipartito dei dimostrativi latini (hic e iste), già nel latino volgare ISTE (questo) fu sostituito da HĬC, a cui nel significato di ‘codesto’ subentrò IPSUM, mentre per ‘quello’ si mantenne ILLE. Nel toscano, e poi nell’italiano, ILLE dà vita ad articoli e pronomi personali e da IPSUM deriva il pronome personale questo, cosicché, con funzione di dimostrativi, ISTE e ILLE furono rafforzati dall’avverbio * ĔCC(E) e HUN(C), accusativo di HIC, premesso a essi: si ha così ‘questo’< (ĔC)CŬ(M) + ĬPSŬM; e ‘quello’ < (ĔC)CŬ(M) + ĬLLŬM.

c.  Nel sistema tripartito dei dimostrativi latini (hic, iste e ille), già nel latino volgare HĬC (questo) fu sostituito da ISTE, a cui nel significato di ‘codesto’ subentrò IPSUM, mentre per ‘quello’ si mantenne ILLE. Nel toscano, e poi nell’italiano, ILLE dà vita ad articoli e pronomi personali e da IPSUM deriva il pronome personale esso, cosicché, con funzione di dimostrativi, ISTE e ILLE furono rafforzati dall’avverbio *ĔCCŬM, formato da ĔCC(E) e HŬN(C), accusativo di HIC, premesso a essi: si ha così ‘questo’< (ĔC)CŬ(M) + ĬSTŬM; e ‘quello’ < (ĔC)CŬ(M) + ĬLLŬM.

d.  Nel sistema bipartito dei dimostrativi latini (hic e is), già nel latino volgare HĬC (questo) fu sostituito da IS, a cui nel significato di ‘codesto’ subentrò IPSUM, mentre per ‘quello’ si mantenne ILLE. Nel toscano, e poi nell’italiano, UNUM dà vita ad articoli e pronomi personali e da ISTŬD deriva il pronome personale esso, cosicché, con funzione di dimostrativi, ISTE e ILLE furono rafforzati dall’avverbio * ĔCCE e HĬN(C), accusativo di HIC, premesso a essi: si ha così ‘questo’ < ĔCCE + ĬSTŬM; e ‘quello’ < ĔCCE + ĬLLŬM.

 

Leggere il brano seguente e rispondere alla domanda

«Non so in quale stima il clero toscano abbia il cacio bacato. In terra d’Abruzzi i beoni anco chierici sono perdutamente ghiotti d’un certo cacio vermicoloso, denso di certi vermicciuoli bianchissimi che paion di latte». (G. D’Annunzio, Le faville del maglio, 1924)

 

Nel brano precedente il termine «cacio» rispetto a ‘formaggio’ è:

A)     gallicismo

B)     prestito

C)     voce gergale

D)     dialettismo

E)      geosinonimo

 

Nel testo che segue alcune subordinate sono contrassegnate da un numero ed evidenziate in MAIUSCOLO. Individuare quale sequenza rispecchia la corretta classificazione delle subordinate:

«Non più giovanissimo, e con l’aria, già allora, di non esserlo mai stato, piacque [1] CHE raccontò una volta lui stesso) non tanto [2] PER CERCARE FORTUNA in una città angosciosa di una vasta casa sul Canal Grande, [3] NELLA QUALE AVEVA VISTO s una sorella molto amata».

A)        [1] dichiarativa; [2] relativa; [3] consecutiva

B)        [1] relativa; [2] consecutiva; [3] oggettiva

C)        [1] oggettiva; [2] consecutiva; [3] oggettiva

D)        [1] soggettiva; [2] finale; [3] relativa

E)        [1] causale; [2] oggettiva; [3] modale

 

Parafrasare il seguente testo e riconoscere principi della testualità e fenomeni linguistici distribuiti sui vari livelli:

 

1.       PETRARCA, O DARDENTE VERTUTE ORNATA ET CALDA

O d’ardente vertute ornata et calda alma gentil chui tante carte vergo; o sol già d’onestate intero albergo, torre in alto valor fondata et salda;

 

o fiamma, o rose sparse in dolce falda

di viva neve, in ch’io mi specchio e tergo;

o piacer onde l’ali al bel viso ergo, che luce sovra quanti il sol ne scalda:

 

  

·      La teoria linguistica di Dante

·      La questione della lingua nel Cinquecento

·      Diffusione e uso del francese nel Settecento

·      La teoria manzoniana della lingua

·      La politica linguistica del Fascismo

·      Le idee linguistiche di Pasolini

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