CIVILTA' E LINGUA DELLA GRECIA MEDIEVALE

Anno accademico 2024/2025 - Docente: CATERINA PAPATHEU

Risultati di apprendimento attesi

Il corso intende fornire i lineamenti di storia letteraria e delle forme linguistiche (colte e popolari) dalla tarda Koinè ellenistica alla lingua e della civiltà greca medievale e dei loro rapporti con la lingua greca antica e con gli esordi della lingua greca moderna al fine di acquisire conoscenza e comprensione degli argomenti trattati, nonché la capacità di applicare e sviluppare capacità di apprendimento, conoscenza, comprensione, abilità comunicative e, a fine corso, autonomia di giudizio (Descrittori di Dublino, I livello)

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Lezioni frontali, esercitazioni.

Prerequisiti richiesti

La disciplina non prevede alcun pre-requisito.

Frequenza lezioni

Facoltativa

Contenuti del corso

Il corso oltre a esaminare il registro lessicale stilistico, e morfologico del greco medievale e l’evoluzione morfologica e lessicale del sistema nominale e verbale, intende porre l’accento su 1) le complesse relazioni tra i testi in greco volgare e l'antico patrimonio culturale e intellettuale in base al contesto storico e culturale e religioso, 2) le sue relazioni con l’Occidente medievale ; e 3) l'inserimento dei testi nel contesto storico, culturale e/o religioso (propaganda, tensioni sociali e politiche, superstizioni e pregiudizi religiosi, ecc.), senza tralasciare la nascita della produzione e del consumo di testi nel Medioevo (cultura del libro, autorialità, ecc.) 

Testi di riferimento

AGraeca non leguntur”: Lineamenti di storia letteraria e grammatica storica greca medievale (3 CFU)

Testi:

- E. Banfi, ‘Stati di lingua’, ‘lingue’, forme di scrittura e identità nella diacronia del greco, in D. Baglioni, O. Tribulato (ed.), Contatti di lingue - Contatti di scritture: Multilinguismo e multigrafismo dal Vicino Oriente Antico alla Cina contemporanea, Venezia 2015, pp. 125-160: 125-134.

- Walter Berschin, La cultura greca, in G. Cavallo, C. Leonardi, E. Menestò (edd.), Lo spazio letterario del Medioevo, I (La produzione del testo), Roma 1992, pp. 183-197.

- E. Coccia, Il greco, la lingua fantasma dell’Occidente medievale, in S. Luzzatto, G. Pedullà, A. De. Vincentiis (edd.), Atlante della letteratura italiana, I (Dalle origini al Rinascimento), Torino 2010, pp. 252-256.

- A. Rollo, “Greco medievale” e “greco bizantino”, in AION. Annali del Dipartimento di Studi del Mondo Classico e del Mediterraneo Antico 30 (2008), pp. 429-473.

- K. Papatheu, L’“Anagyris foetida”. Note lessicografiche sul fitonimo αζώγερος, in M. Cassia (ed.), Uomo e ambiente nell’antichità. Testi e contesti fra gestione delle risorse e sfruttamento del territorio, Roma 2022, pp. 131-157.

- K. Papatheu, Migrant words and migrant children: Historical, Social and Legal notes on the prefix ψυχ(ο)- in Ancient, Medieval and Modern Greek, in Aiônos. Miscellanea di studi storici 23 (2023), pp. 20-40.

- G. Spadaro, ΦΑΤΣΙΛΙΟΣ – ΦΑΤΣΙΛΙΑ. Un termine mal compreso della commedia cretese, in Jahrbuch der Österreichischen Byzantinistik 29 (1980), pp. 275–278.

- R. Browning, Medieval and Modern Greek, Cambridge 1983, pp. 1-87 (solo per i non frequentanti).

- R. Beaton, Il romanzo greco medievale, Rubbettino, Soveria Mannelli 1997, pp. 31-151 (consigliato per eventuale approfondimento).

- Lettura e analisi di brani scelti.

 

B Eroi, streghe, adultere, barbari, mostri e altri incantesimi nel romanzo greco medievale (2 CFU)

- D. F. Abrahamse, Magic and sorcery in the hagiography of the middle Byzantine period, in Byzantinische Forschungen 8 (1982), pp. 3-17.

- M.W. Dickie, The Fathers of the Church and the Evil Eye, in H. Maguire (ed.), Byzantine Magic, Washington D.C. 1995, pp. 9-34.

- R.C. Fonseca, The ring, the gown, and the apple: the role of magical objects in the Byzantine vernacular romance “Kallimachos and Chrysorroi”, in Byzantine and Modern Greek Studies 44 (2), pp. 244-258.

- C. S. Galatariotou, Holy women and witches: Aspects of Byzantine conceptions of gender, in Byzantine and Modern Greek Studies 9 (1984), pp. 55–94.

- H. Hunger, “Graeculos perfidus”. IΤΑΛΟΣ ΙΤΑΜΟΣ. Il senso dell’alterità nei rapporti greco-romani ed italo bizantini, con introduzione di O. Kresten, Roma 1987, pp. 15-47.

- A. R. Littlewood, The symbolism of the apple in Greek and Roman literature, in Harvard Studies in Classical Philology 72 (1968), pp. 147-181.

- A. R. Littlewood, The symbolism of the apple in Byzantine literature, in Jahrbuch der Österreichischen Byzantinistik 23 (1974) 33-59.

- C. Veikou, Introduction: Magic in Byzantium, in J.C.B. Petropoulos (ed.), Greek magic: ancient, medieval and modern, London-New York 2008, pp. 41-43.

- C. Veikou, Ritual word and symbolic movement in spells against the evil eye in J.C.B. Petropoulos (ed.), Greek magic: ancient, medieval and modern, London-New York 2008, pp. 95-105.

- G. Spadaro, La novella della Matrona di Efeso in un testo greco medievale, in Id., Letteratura Cretese e Rinascimento Italiano, Rubbettino, 1994, pp. 207-229.

- G. Strano, Catastrofi naturali e pestilenze come segni divini nelle fonti storiche e letterarie bizantine (VI-IX sec.), in M. Cassia (ed.), Uomo e ambiente nell’antichità. Testi e contesti fra gestione delle risorse e sfruttamento del territorio, Roma 2022, pp. 107-122.

C Turchi, barbari e “la grande paura del mondo” (1 CFU)

Testi:

- A. Pertusi, Tra storia e leggenda: Akritai e Ghâzi sulla frontiera orientale di Bisanzio, in Actes du XIV e Congrès International des Études Byzantines (Bucarest, 6-12 settembre 1971), Bucarest 1974, I, pp. 237-283.

- A. Pertusi, Introduzione, in La caduta di Costantinopoli. Le testimonianze dei contemporanei, a cura di A. P., Mondadori (Fondazione Valla), Milano 2001 (1° ed. 1976), pp. ix-xlix.

- A. Pertusi, Le profezie su Costantinopoli fra escatologia ed ideologia politica (la tradizione cristiana; le profezie islamiche: arabe e turche), in E. Morini (ed.), Fine di Bisanzio e fine del mondo. Significato e ruolo storico delle profezie sulla caduta di Costantinopoli in Oriente e in Occidente, Roma 1988, pp. 1-33.

N.B.

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.

Per ulteriori informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle opere dell’ingegno - AIDRO).

I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca e sono disponibili sulla piattaforma Studium in libera consultazione. 

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Prova orale finale con possibilità di una o più prove in itinere orali con modalità stabilite dalla docente.

Per la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, della dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale dimostrata dal/la candidato/a.

La prova sarà valutata mediante un esame orale - su ogni testo inserito in programma - valutato in trentesimi in base ai seguenti parametri: Nullo 1-6; Gravemente insufficiente 7-12; Insufficiente 12-17; Sufficiente 18-21; Buono 22-24; Molto buono 25-27; Ottimo 28-30. La lode sarà assegnata a chi dimostra di possedere anche maturità nel collocare i problemi, capacità di collegamento tra i testi d’esame e dei contenuti discussi a lezione, e capacità di rielaborazione personale e critica delle conoscenze acquisite.

Esempi di domande e/o esercizi frequenti

Esempi morfologici, lessicali e stilistici della diacronia della lingua greca

Superstizioni, tensioni sociali e pregiudizi nella cultura greca medievale

Propaganda politica e religiosa sulla caduta di Costantinopoli

La trasmissione dei testi e la cultura del libro

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