STORIA DELLA LINGUA ITALIANA M - Z
Anno accademico 2025/2026 - Docente:
MILENA ELISA DANIELA ROMANO
Risultati di apprendimento attesi
1)
Conoscenza e comprensione
Il corso, adottando principi e metodi della
linguistica italiana (approccio procedurale;
competenza metalinguistica e diafasica) e della stilistica, mira a
offrire gli strumenti concettuali e metodologici per comprendere, e quindi analizzare i testi sul livello fonomorfologico; morfosintattico; semantico-lessicale; sintattico-discorsivo
2) Capacità
di applicare conoscenza e comprensione
L'analisi e la parafrasi saranno proposte in funzione di una didattica della lingua e dei testi adeguata alle nuove dinamiche
cognitive e alla complessità del contesto socioculturale contemporaneo.
3) Autonomia di giudizio
Le conoscenze e le competenze metalinguistiche, stilistiche e pragmatico-testuali acquisite per comprendere e analizzare i
testi sono mirate a potenziare la capacità di
giudizio critico e autonomo degli studenti, e a sviluppare capacità di
problem solving, anche in vista del loro futuro professionale
4) Abilità
comunicative
L'attività formativa del corso prevede il lavoro
interattivo in classe circa l'analisi guidata
dei testi per trasmettere abilità
relazionali e capacità di parlare in pubblico
Capacità di
apprendimento
Obiettivi:
- sviluppare una competenza
avanzata delle strutture grammaticali, lessicali e sintattiche della lingua
italiana e dei pertinenti usi scritti
e orali;
- fornire
coordinate culturali e metodologiche per lo studio dell'italiano: inquadramento storico ed etnoculturale, basi sociolinguistiche, modelli
grammaticali e dimensione testuale;
- potenziare una competenza metalinguistica consapevole, superando gli automatismi nello studio della grammatica;
- introdurre griglie agili ma
funzionali per l'analisi linguistica dei testi di varia tipologia, nel cui ambito il testo letterario mantenga il ruolo
fondamentale di suscitare la
coscienza del valore storico-linguistico della tradizione.
Modalità di svolgimento dell'insegnamento
Nel
corso si adotterà un approccio interattivo, atto a sensibilizzare gli studenti a riconoscere e perciò applicare
con piena padronanza le “regole” d'uso
linguistico e testuale dell'italiano.
Nelle lezioni si
costruiranno percorsi di storia linguistica esterna e interna, con esercitazioni
finalizzate a trasmettere competenze metalinguistiche adeguate a una consapevole conoscenza attiva e passiva
della lingua italiana.
Prerequisiti richiesti
Conoscenze essenziali di storia culturale, letteraria e politica
italiana; Padronanza delle coordinate storico-geografiche relative all’ambito
di studio (capacità di collocare un autore o un’opera nel secolo e nella
corrente culturale di appartenenza e di situare una città o una regione nel
contesto geografico).
Competenza metacognitiva delle strutture grammaticali, lessicali e
sintattiche della lingua italiana (capacità di analisi delle strutture
grammaticali, capacità di parafrasare).
La mancata conoscenza dei prerequisiti può pregiudicare il superamento
dell’esame.
Per sopperire alla mancanza
dei prerequisiti si raccomanda di frequentare i corsi zero di grammatica
italiana attivati dal Dipartimento
Frequenza lezioni
Facoltativa.
Contenuti del corso
Storia esterna della
lingua: evoluzione dal latino parlato al volgare toscano e alla lingua
italiana in tutti i livelli
strutturali e in tutte le varietà d'uso, seguendo
le dinamiche di italianizzazione negli usi comunicativi scritti e orali (letteratura, Chiesa,
politica, burocrazia, mass media).
Storia interna della
lingua: osservazione dei principali cambiamenti fonetici, morfosintattici, lessicali e semantici nel passaggio
dal latino all'italiano.
Riflessione
metalinguistica: relazioni tra i vari livelli del sistema linguistico e analisi di diversi tipi di testi, letterari e non.
Testi di riferimento
A. Storia esterna e
storia interna della lingua italiana (4 CFU)
Testi:
- D’Achille, Paolo, Breve grammatica storica dell’italiano, Nuova
edizione, Roma, Carocci, 2019, pp. 144;
- Marazzini, Claudio, Breve storia della lingua italiana,
Bologna, Il Mulino, pp. 267
B. Linguistica dell'italiano (5 CFU)
- Giovanardi,
Claudio – De Roberto, Elisa, L'italiano. Strutture, comunicazione, testi. Seconda
edizione, Milano, Pearson,
2022, pp. 350
- Alfieri, Gabriella - Bonomi, Ilaria, Lingua italiana e televisione, Roma,
Carocci, 2024,
pp. 160.
Testi di
riferimento per studenti che ritengano di non aver maturato i prerequisiti previsti
per la disciplina, e testi di consultazione per gli studenti,
ai fini delle attività previste
dal corso:
Si ricorda che, ai
sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive
disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del
volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.
Per ulteriori
informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è
possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle
università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione
delle opere dell’ingegno - AIDRO).
I testi di riferimento
possono essere consultati in Biblioteca.
Verifica dell'apprendimento
Modalità di verifica dell'apprendimento
Per la
valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle
competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale,
nonché della capacità argomentativa dimostrata dal/la candidato/a.
Esempi di domande e/o esercizi frequenti
Grammatica storica dell'italiano
1. Il monottongamento di AE
in italiano ha dato:
a) [e] in sillaba
libera, [ε] in sillaba implicata;
b) dittongo
[jε] in sillaba libera, [ε] in sillaba
implicata;
dittongo [jε] in
sillaba libera, [e] in sillaba implicata;
d) [ε] in sillaba
libera, [e] in sillaba
implicata
2) Per quanto riguarda la formazione
di alcuni aggettivi e pronomi dimostrativi in
italiano rispetto al latino, scegliere l’alternativa corretta tra le
seguenti:
a. Nel sistema tripartito (hic, is e ille) dei
dimostrativi latini, già nel latino volgare
IS (‘questo') fu sostituito da HĬC, a cui nel significato di ‘codesto' subentrò ILLE, mentre per ‘quello' si
mantenne IPSUM. Nel toscano, e poi nell'italiano,
ILLE dà vita ad articoli e pronomi personali e da IPSUM deriva il pronome personale questo, cosicché,
con funzione di dimostrativi, ISTE e ILLE furono rafforzati dall'avverbio *ĔCCŬM, formato
da ĔCC(E) e HĬN(C), accusativo di HIC, premesso a essi: si ha così ‘questo'< (ĔC)CŬ(M) + ĬPSŬM; e ‘quello' < (ĔC)CŬ(M) + ĬLLŬM.
b. Nel sistema bipartito dei dimostrativi
latini (hic e iste),
già nel latino volgare ISTE (questo)
fu sostituito da HĬC, a cui nel significato di ‘codesto' subentrò IPSUM, mentre per ‘quello' si mantenne
ILLE. Nel toscano, e poi nell'italiano, ILLE
dà vita ad articoli e pronomi personali e da IPSUM deriva il pronome personale questo, cosicché,
con funzione di dimostrativi, ISTE e ILLE furono rafforzati dall'avverbio * ĔCC(E) e HUN(C), accusativo di HIC, premesso a essi: si ha così
‘questo'< (ĔC)CŬ(M) + ĬPSŬM; e ‘quello' <
(ĔC)CŬ(M) + ĬLLŬM.
c. Nel sistema tripartito dei dimostrativi
latini (hic, iste e ille),
già nel latino volgare HĬC (questo)
fu sostituito da ISTE, a cui nel significato di ‘codesto' subentrò IPSUM, mentre per ‘quello' si
mantenne ILLE. Nel toscano, e poi nell'italiano,
ILLE dà vita ad articoli e pronomi personali e da IPSUM deriva il pronome personale esso, cosicché,
con funzione di dimostrativi, ISTE e ILLE furono rafforzati dall'avverbio *ĔCCŬM, formato
da ĔCC(E) e HŬN(C), accusativo di HIC, premesso
a essi: si ha così ‘questo'< (ĔC)CŬ(M)
+ ĬSTŬM; e ‘quello' < (ĔC)CŬ(M) + ĬLLŬM.
d. Nel sistema bipartito dei dimostrativi
latini (hic e is),
già nel latino volgare HĬC (questo) fu sostituito da IS, a cui nel
significato di ‘codesto' subentrò IPSUM,
mentre per ‘quello' si mantenne ILLE. Nel toscano, e poi nell'italiano, UNUM dà vita ad articoli e pronomi
personali e da ISTŬD deriva il pronome personale
esso, cosicché, con funzione di
dimostrativi, ISTE e ILLE furono rafforzati
dall'avverbio * ĔCCE e HĬN(C),
accusativo di HIC, premesso a essi: si ha così
‘questo' < ĔCCE + ĬSTŬM; e ‘quello'
< ĔCCE + ĬLLŬM.
Leggere il brano seguente
e rispondere alla domanda
«Non so in quale stima il clero toscano abbia il cacio bacato. In terra
d'Abruzzi i beoni anco chierici sono
perdutamente ghiotti d'un certo cacio
vermicoloso, denso di certi vermicciuoli
bianchissimi che paion di latte». (G. D'Annunzio, Le faville
del maglio, 1924)
Nel brano precedente il termine
«cacio» rispetto a ‘formaggio’ è:
A)
gallicismo
B)
prestito
C)
voce gergale
D)
dialettismo
E)
geosinonimo
F)
«Non più giovanissimo, e con l'aria, già allora, di non esserlo mai stato, piacque [1] CHE raccontò una volta lui stesso) non tanto [2] PER CERCARE
FORTUNA in una città angosciosa di una vasta casa sul Canal Grande, [3] NELLA QUALE AVEVA VISTO una sorella molto amata».
A) [1] dichiarativa; [2] relativa; [3] consecutiva
B)
[1] relativa; [2] consecutiva; [3] oggettiva
C) [1] oggettiva; [2] consecutiva; [3] oggettiva
D) [1] soggettiva; [2] finale; [3] relativa
E) [1] causale; [2] oggettiva; [3] modale
Parafrasare il seguente
testo e riconoscere principi della testualità e fenomeni linguistici distribuiti sui vari livelli:
1. PETRARCA, O D’ARDENTE VERTUTE
ORNATA ET CALDA
O d'ardente vertute ornata et calda alma gentil chui tante carte vergo; o sol già d'onestate intero albergo, torre
in alto valor fondata et salda;
o fiamma, o rose
sparse in dolce
falda
di viva neve, in ch'io mi specchio e tergo;
o piacer onde l'ali al bel viso ergo,
che luce sovra quanti
il sol ne scalda:
·
La teoria linguistica di Dante
·
La questione della lingua nel Cinquecento
·
Diffusione e uso del francese
nel Settecento
·
La teoria manzoniana della lingua
·
La politica linguistica del Fascismo
· Le idee linguistiche di Pasolini
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