STORIA DELLA LINGUA ITALIANA A - L

Anno accademico 2022/2023 - Docente: Gabriella ALFIERI

Risultati di apprendimento attesi

Trasmettere una conoscenza della storia linguistica italiana come storia degli usi comunicativi in relazione alla storia linguistica, socio-politica e letteraria, in prospettiva europea; strutturare la riflessione metalinguistica sui cambiamenti nel sistema fonomorfologico, lessicale e sintattico nel passaggio dal latino all’italiano; sviluppare competenze basilari per la comprensione e la lettura linguistica dei testi; potenziare competenze di scrittura testuale.

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Nel corso si adotterà un approccio interattivo, atto a sensibilizzare gli studenti a riconoscere e perciò applicare con piena padronanza le “regole” d’uso linguistico e testuale dell´italiano.

Nelle lezioni si costruiranno percorsi di storia linguistica esterna e interna, con esercitazioni finalizzate a trasmettere competenze metalinguistiche adeguate a una consapevole conoscenza attiva e passiva della lingua italiana.

Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato in precedenza, al fine di rispettare il programma previsto e riportato nel syllabus.

Prerequisiti richiesti

Conoscenze basilari di storia culturale, letteraria e politica italiana. Padronanza delle coordinate storico-geografiche (capacità di collocare un autore o un’opera nel secolo e nella corrente culturale di appartenenza e di situare una città o una regione nel contesto geografico).

Competenza attiva e passiva delle strutture grammaticali, lessicali e sintattiche della lingua italiana (capacità di analisi grammaticale, logica e del periodo e capacità di parafrasare).

La mancata conoscenza dei prerequisiti può pregiudicare il superamento dell’esame.

Per sopperire alla mancanza dei prerequisiti si raccomanda di frequentare i corsi zero di grammatica italiana e le attività di tutorato che si svolgeranno durante l’orario di ricevimento.

Frequenza lezioni

Facoltativa

Contenuti del corso

Storia esterna della lingua: evoluzione dal latino parlato al volgare toscano e alla lingua italiana in tutti i livelli strutturali e in tutte le varietà d’uso, seguendo le dinamiche di italianizzazione negli usi comunicativi scritti e orali (letteratura, Chiesa, politica, burocrazia, mass media).

Storia interna della lingua: osservazione dei principali cambiamenti fonetici, morfosintattici, lessicali e semantici nel passaggio dal latino all’italiano.

Riflessione metalinguistica: relazioni tra i vari livelli del sistema linguistico e analisi di diversi tipi di testi, letterari e non.

Testi di riferimento

A. Storia esterna e storia interna della lingua italiana (5 CFU)

Testi:

  • C. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, pp. 358
  • P. D’Achille, Breve grammatica storica dell’italiano, Roma, Carocci, 2019, pp. 138

B. Linguistica dell’italiano (4 CFU)

Testi:

  • C. Giovanardi - E. De Roberto, L’italiano; strutture, comunicazione, testi, Mylab Edizioni, 2018, pp. 354.

Testi di riferimento per studenti che ritengano di non aver maturato i prerequisiti previsti per la disciplina, e testi di consultazione per gli studenti, ai fini delle attività previste dal corso:

  • L. Serianni, Italiano. Grammatica, sintassi, dubbi, Garzanti, Milano, 2000.

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.

Per ulteriori informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle opere dell’ingegno - AIDRO).

I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca.

Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1A. I livelli di analisi e la grammatica storicaP. D’Achille, Breve grammatica storica dell’italiano, Roma, Carocci, 2019, Introduzione.
2A. Profilo geolinguistico dell'italianoP. D’Achille, Breve grammatica storica dell’italiano, Roma, Carocci, 2019, cap. I
3A. Fonetica e fonologia dell'italianoP. D’Achille, Breve grammatica storica dell’italiano, Roma, Carocci, 2019, cap.I
4A. Fonetica storica: vocalismoP. D’Achille, Breve grammatica storica dell’italiano, Roma, Carocci, 2019, cap. II
5A. Fonetica storica: consonantismoP. D’Achille, Breve grammatica storica dell’italiano, Roma, Carocci, 2019, cap.I
6A. Fonetica storica: accento, mutamenti principali, raddoppiamento fonosintatticoP. D’Achille, Breve grammatica storica dell’italiano, Roma, Carocci, 2019, cap. II
7A. Morfologia storica: nomi, aggettivi, numerali, articoli e pronomiP. D’Achille, Breve grammatica storica dell’italiano, Roma, Carocci, 2019, cap. III
8A. Morfologia storica: verbo, preposizioni e avverbiP. D’Achille, Breve grammatica storica dell’italiano, Roma, Carocci, 2019, cap. III
9A. Morfologia storica: preposizioni e avverbi, ideofoni e interiezioniP. D’Achille, Breve grammatica storica dell’italiano, Roma, Carocci, 2019, cap. III
10A. Sintassi storica: frase semplice a sintassi del periodoP. D’Achille, Breve grammatica storica dell’italiano, Roma, Carocci, 2019, cap. IV
11A. Lessico e formazione delle parole: voci derivate dal latinoP. D’Achille, Breve grammatica storica dell’italiano, Roma, Carocci, 2019, cap. V
12A. Lessico e formazione delle parole: altre componenti del lessico italianoP. D’Achille, Breve grammatica storica dell’italiano, Roma, Carocci, 2019, cap. V
13A. Lessico e formazione delle parole: modalità di composizione e derivazioneP. D’Achille, Breve grammatica storica dell’italiano, Roma, Carocci, 2019, cap. V
14A. Nozioni introduttive: coordinate geostoriche e terminologia di base della disciplinaC. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. 1. -
15A. Le varietà dell’italianoC. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. 1. -
16A. Gli strumenti della disciplinaC. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. 3
17A. La frammentazione del latino e i primi documenti in volgareC. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, capp. IV-V.
18A. La lingua della prosa e della poesia nel Duecento. Analisi guidata di testiC. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, capp. VI-VII.
19A. L'affermazione del fiorentino e la formazione del canone: Dante, Petrarca e Boccaccio. Analisi guidata di testiC. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. VIII-IX.
20A. Il volgare italiano nel Quattrocento fra crisi e rinascita. Analisi guidata di testiC. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. VIII-IX.
21A. Il Cinquecento e la codificazione grammaticale: Bembo e la questione della lingua. Analisi guidata di testiC. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. XII-XIII.
22A. Il Seicento: l’Accademia della Crusca e l’opposizione alla Crusca. Analisi guidata di testiC. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. XIV-XV
23A. Il Seicento: il linguaggio scientifico, il melodramma e la letteratura dialettale. Analisi guidata di testiC. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. XIV.
24A. Il Settecento: l’italiano e il francese nel quadro europeo. Analisi guidata di testiC. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, capp. XVI-XVII.
25A. La lessicografia e il rinnovamento linguistico nel Settecento: scuola, giornali, teatro e melodramma. Analisi guidata di testiC. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, capp. XVI-XVII.
26A. La riflessione sulla lingua nel primo Ottocento: purismo, classicismo e romanticismo. Analisi guidata di testiC. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. XVIII.
27A. Manzoni e l'unificazione linguistica nazionale. Analisi guidata di testiC. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, capp. XVIII-XIX.
28A. L'italiano post-unitario. Analisi guidata di testiC. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, capp. XVIII-XIX.
29A. L'italiano nel Novecento: politica linguistica del fascismo. Analisi guidata di testi.C. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. XX-XXI.
30A. Radio e tv: il ruolo dei mass media. C. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. XX-XXI.
31A. La nuova questione della lingua: Pasolini, Don Milani e Gramsci L’italiano dell’uso «medio» e l’italiano del nuovo millennio.C. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. XX-XXI.
32B. Norma, standard e variazioneGiovanardi C., De Roberto E., L’italiano; strutture, comunicazione, testi, cap. 1, pp. 1-4 
33B. Il repertorio di varietà: dialetti e minoranze, italiano regionale, italiano dell’uso medioGiovanardi C., De Roberto E., L’italiano; strutture, comunicazione, testi, cap. 1, pp. 5-16 
34B. Fonologia, grafia, ortografia e segni paragrafematiciGiovanardi C., De Roberto E., L’italiano; strutture, comunicazione, testi, cap. 2 
35B. Morfologia: morfemi, allomorfi e tipi di lingue; articolo, aggettivo e articolo; pronomi (egli e lui); clitici; sistema verbale (tipi di verbi; tempi e modi; diatesi; aspetto)Giovanardi C., De Roberto E., L’italiano; strutture, comunicazione, testi, cap. 3 
36B. Lessico e formazione delle parole: dialettismi, regionalismi; geosinonimi; fraseologia (polirematiche e collocazioni); derivazioni; composizioni; abbreviazioni e tamponamenti di paroleGiovanardi C., De Roberto E., L’italiano; strutture, comunicazione, testi, cap. 4 
37B. Sintassi: sintagma, frase, complementi, frase semplice e frase complessa (tipi di frase; implicite ed esplicite; coordinate e subordinate), incidentali, concordanza dei tempiGiovanardi C., De Roberto E., L’italiano; strutture, comunicazione, testi, cap. 5 
38B. Testualità (testo e principi costitutivi; anafora e catafora; deissi; progressione tematica; frasi marcate; presupposizioni e impliciti)Giovanardi C., De Roberto E., L’italiano; strutture, comunicazione, testi, cap. 6 
39B. L’atto comunicativo e i suoi protagonisti: scrittori e scriventiGiovanardi C., De Roberto E., L’italiano; strutture, comunicazione, testi, cap. 7 
40B. Voce, scrittura, immagine: tipologie di parlato e sistema interpuntivoGiovanardi C., De Roberto E., L’italiano; strutture, comunicazione, testi, cap. 8 
41B. Le funzioni cognitivo-discorsive e la tipologia testuale: narrare e descrivere; informare; argomentare e tipi di argomentiGiovanardi C., De Roberto E., L’italiano; strutture, comunicazione, testi, cap. 9 
42B. Testi specialistici: manuali, divulgazioni e articoli di giornaleGiovanardi C., De Roberto E., L’italiano; strutture, comunicazione, testi, cap. 10 
43B. Testi letterari: prosa, prosimetro e poesia; teatroGiovanardi C., De Roberto E., L’italiano; strutture, comunicazione, testi, cap. 11 
44B. Scrittura testuale a scuola e all’università: riassunto, parafrasi, tema, relazione, saggio breve, tesi, abstractGiovanardi C., De Roberto E., L’italiano; strutture, comunicazione, testi, cap. 12

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

L’esame è diviso in due parti: una prova scritta e una orale.
La prova scritta può essere sostenuta come prova in itinere durante il semestre, o direttamente durante gli appelli d’esame.
La prova orale si svolgerà durante gli appelli d’esame.


PROVA IN ITINERE 

Regole:

Nel semestre è prevista una prova scritta in itinere sui moduli A e B.

Modalità:

La prova si articolerà in:

1) domande a risposta “chiusa” su D’Achille, Breve grammatica storica. Le domande mireranno ad accertare la conoscenza della grammatica storica su tutti i livelli di lingua;

2) domande a risposta “chiusa” sul manuale del modulo B (definizioni di concetti o fenomeni e/o esercizi di analisi)


ESAME FINALE

Prova scritta: dovrà affrontare la prova scritta chi non avesse sostenuto o superato la prova in itinere (le modalità della prova sono analoghe a quelle della prova in itinere);

Prova orale: discussione della prova scritta e domande su:

- Modulo A: Marazzini (capp. 1-21), parafrasi di testi antichi e moderni e, con riferimento ai testi, analisi per livelli linguistici (fonografemico, morfologico, semantico-lessicale e sintattico);

- Modulo B: analisi del periodo su testi otto-novecenteschi.

Per la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal candidato.

La verifica dell'apprendimento potrà essere effettuata anche per via telematica, qualora le condizioni lo dovessero richiedere.

Esempi di domande e/o esercizi frequenti

1) Il monottongamento di AE in italiano ha dato:

a)     [e] in sillaba libera, [ɛ] in sillaba implicata;

b)    dittongo [jɛ] in sillaba libera, [ɛ] in sillaba implicata;

c)     dittongo [jɛ] in sillaba libera, [e] in sillaba implicata;

d)    [ɛ] in sillaba libera, [e] in sillaba implicata

 

2) Per quanto riguarda la formazione di alcuni aggettivi e pronomi dimostrativi in italiano rispetto al latino, scegliere l’alternativa corretta tra le seguenti:

a. Nel sistema tripartito (hic, is e ille) dei dimostrativi latini, già nel latino volgare IS (‘questo’) fu sostituito da HĬC, a cui nel significato di ‘codesto’ subentrò ILLE, mentre per ‘quello’ si mantenne IPSUM. Nel toscano, e poi nell’italiano, ILLE dà vita ad articoli e pronomi personali e da IPSUM deriva il pronome personale questo, cosicché, con funzione di dimostrativi, ISTE e ILLE furono rafforzati dall’avverbio *ĔCCŬM, formato da ĔCC(E) e HĬN(C), accusativo di HIC, premesso a essi:  si ha così ‘questo’< (ĔC)CŬ(M) + ĬPSŬM; e ‘quello’  < (ĔC)CŬ(M) + ĬLLŬM.

b. Nel sistema bipartito dei dimostrativi latini (hic e iste), già nel latino volgare ISTE (questo) fu sostituito da HĬC, a cui nel significato di ‘codesto’ subentrò IPSUM, mentre per ‘quello’ si mantenne ILLE. Nel toscano, e poi nell’italiano, ILLE dà vita ad articoli e pronomi personali e da IPSUM deriva il pronome personale questo, cosicché, con funzione di dimostrativi, ISTE e ILLE furono rafforzati dall’avverbio * ĔCC(E) e HUN(C), accusativo di HIC, premesso a essi:  si ha così ‘questo’< (ĔC)CŬ(M) + ĬPSŬM; e ‘quello’  < (ĔC)CŬ(M) + ĬLLŬM.

c. Nel sistema tripartito dei dimostrativi latini (hic, iste e ille), già nel latino volgare HĬC (questo) fu sostituito da ISTE, a cui nel significato di ‘codesto’ subentrò IPSUM, mentre per ‘quello’ si mantenne ILLE. Nel toscano, e poi nell’italiano, ILLE dà vita ad articoli e pronomi personali e da IPSUM deriva il pronome personale esso, cosicché, con funzione di dimostrativi, ISTE e ILLE furono rafforzati dall’avverbio *ĔCCŬM, formato da ĔCC(E) e HŬN(C), accusativo di HIC, premesso a essi: si ha così ‘questo’< (ĔC)CŬ(M) + ĬSTŬM; e ‘quello’ < (ĔC)CŬ(M) + ĬLLŬM.

d. Nel sistema bipartito dei dimostrativi latini (hic e is), già nel latino volgare HĬC (questo) fu sostituito da IS, a cui nel significato di ‘codesto’ subentrò IPSUM, mentre per ‘quello’ si mantenne ILLE. Nel toscano, e poi nell’italiano, UNUM dà vita ad articoli e pronomi personali e da ISTŬD deriva il pronome personale esso, cosicché, con funzione di dimostrativi, ISTE e ILLE furono rafforzati dall’avverbio * ĔCCE e HĬN(C), accusativo di HIC, premesso a essi: si ha così ‘questo’ < ĔCCE + ĬSTŬM; e ‘quello’ < ĔCCE + ĬLLŬM.

 

3) Leggere il brano seguente e rispondere alla domanda

«Non so in quale stima il clero toscano abbia il cacio bacato. In terra d’Abruzzi i beoni anco chierici sono perdutamente ghiotti d’un certo cacio vermicoloso, denso di certi vermicciuoli bianchissimi che paion di latte». (G. D’Annunzio, Le faville del maglio, 1924)

Nel brano precedente il termine «cacio»  rispetto  a ‘formaggio’ è: 

A)    gallicismo

B)    prestito

C)    voce gergale

D)    dialettismo 

E)    geosinonimo

 

 

4) Nel testo che segue alcune subordinate sono contrassegnate da un numero ed evidenziate in MAIUSCOLO. Individuare quale sequenza rispecchia la corretta classificazione delle subordinate

«Non più giovanissimo, e con l’aria, già allora, di non esserlo mai stato, piacque [1] CHE FOSSE VENUTO VIA DA VENEZIA (lo raccontò una volta lui stesso) non tanto [2] PER CERCARE FORTUNA in una città non sua, quanto per sottrarsi all’atmosfera angosciosa di una vasta casa sul Canal Grande, [3] NELLA QUALE AVEVA VISTO spegnersi in pochi anni ambedue i genitori e una sorella molto amata».

A)     [1] dichiarativa; [2] relativa; [3] consecutiva 

B)      [1] relativa; [2] consecutiva; [3] oggettiva

C)      [1] oggettiva; [2] consecutiva; [3] oggettiva 

D)     [1] soggettiva; [2] finale; [3] relativa

E)      [1] causale; [2] oggettiva; [3] modale 

 

Parafrasare il seguente testo e riconoscere principi della testualità e fenomeni linguistici distribuiti sui vari livelli:

1.      Petrarca, O d’ardente vertute ornata et calda

O d’ardente vertute ornata et calda

alma gentil chui tante carte vergo;

o sol già d’onestate intero albergo,

torre in alto valor fondata et salda;

 

o fiamma, o rose sparse in dolce falda

di viva neve, in ch’io mi specchio e tergo;

o piacer onde l’ali al bel viso ergo,

che luce sovra quanti il sol ne scalda:

 

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·      La teoria linguistica di Dante

·      La questione della lingua nel Cinquecento

·      Diffusione e uso del francese nel Settecento

·      La teoria manzoniana della lingua

·      La politica linguistica del Fascismo

·      Le idee linguistiche di Pasolini

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