A.
Storia esterna e storia interna della lingua italiana
(5 CFU) :
Testi:
- D’Achille, Paolo, Breve grammatica storica dell’italiano, Nuova
edizione, Roma, Carocci, 2019, pp. 144;
- Marazzini, Claudio, Breve storia della lingua italiana,
Bologna, Il Mulino, pp. 267
B. Linguistica dell'italiano (4 CFU):
- Ballarè, Silvia -
Fiorentini, Ilaria - Miola, Emanuele (a cura di), Le varietà dell’italiano contemporaneo, Carocci, 2024, pp.
228;
- Alfieri, Gabriella -
Bonomi, Ilaria, Lingua italiana e
televisione, Roma, Carocci, 2024,
pp. 160.
Testi di
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Grammatica storica dell'italiano
1. Il monottongamento di AE
in italiano ha dato:
a) [e] in sillaba
libera, [ε] in sillaba implicata;
b) dittongo
[jε] in sillaba libera, [ε] in sillaba
implicata;
dittongo [jε] in
sillaba libera, [e] in sillaba implicata;
d) [ε] in sillaba
libera, [e] in sillaba
implicata
2)
Per quanto riguarda la formazione di alcuni aggettivi e pronomi
dimostrativi in italiano rispetto
al latino, scegliere l’alternativa corretta tra le
seguenti:
a.
Nel sistema tripartito (hic, is e ille) dei
dimostrativi latini, già nel latino volgare
IS (‘questo') fu sostituito da HĬC, a cui nel significato di ‘codesto' subentrò ILLE, mentre per ‘quello' si
mantenne IPSUM. Nel toscano, e poi nell'italiano,
ILLE dà vita ad articoli e pronomi personali e da IPSUM deriva il pronome personale questo, cosicché,
con funzione di dimostrativi, ISTE e ILLE furono rafforzati dall'avverbio *ĔCCŬM, formato
da ĔCC(E) e HĬN(C), accusativo di HIC, premesso a essi: si ha così ‘questo'< (ĔC)CŬ(M) + ĬPSŬM; e ‘quello' < (ĔC)CŬ(M) + ĬLLŬM.
b.
Nel sistema bipartito dei
dimostrativi latini (hic e iste), già nel latino volgare ISTE (questo) fu sostituito da HĬC, a cui nel significato di
‘codesto' subentrò IPSUM, mentre per
‘quello' si mantenne ILLE. Nel toscano, e poi nell'italiano, ILLE dà vita ad articoli e pronomi
personali e da IPSUM deriva il pronome personale
questo, cosicché, con funzione di
dimostrativi, ISTE e ILLE furono rafforzati
dall'avverbio * ĔCC(E) e HUN(C),
accusativo di HIC, premesso a essi: si ha così ‘questo'< (ĔC)CŬ(M) + ĬPSŬM;
e ‘quello' < (ĔC)CŬ(M) + ĬLLŬM.
c.
Nel sistema tripartito dei
dimostrativi latini (hic, iste e ille), già nel latino volgare
HĬC (questo) fu sostituito da ISTE, a cui nel significato di ‘codesto' subentrò IPSUM, mentre per ‘quello' si
mantenne ILLE. Nel toscano, e poi nell'italiano,
ILLE dà vita ad articoli e pronomi personali e da IPSUM deriva il pronome personale esso, cosicché,
con funzione di dimostrativi, ISTE e ILLE furono rafforzati dall'avverbio *ĔCCŬM, formato
da ĔCC(E) e HŬN(C), accusativo di HIC, premesso
a essi: si ha così ‘questo'< (ĔC)CŬ(M)
+ ĬSTŬM; e ‘quello' < (ĔC)CŬ(M) + ĬLLŬM.
d.
Nel sistema bipartito dei
dimostrativi latini (hic e is), già nel latino volgare
HĬC (questo) fu sostituito da
IS, a cui nel significato di ‘codesto' subentrò IPSUM, mentre per ‘quello' si mantenne ILLE. Nel toscano, e poi
nell'italiano, UNUM dà vita ad
articoli e pronomi personali e da ISTŬD deriva il pronome personale esso, cosicché,
con funzione di dimostrativi, ISTE e ILLE furono rafforzati dall'avverbio * ĔCCE
e HĬN(C), accusativo di HIC, premesso
a essi: si ha così ‘questo' < ĔCCE + ĬSTŬM; e ‘quello'
< ĔCCE + ĬLLŬM.
Leggere il brano seguente
e rispondere alla domanda
«Non so in quale stima il clero toscano abbia il cacio bacato. In terra
d'Abruzzi i beoni anco chierici sono
perdutamente ghiotti d'un certo cacio
vermicoloso, denso di certi vermicciuoli
bianchissimi che paion di latte». (G. D'Annunzio, Le faville
del maglio, 1924)
Nel brano precedente il termine
«cacio» rispetto a ‘formaggio’ è:
A)
gallicismo
B)
prestito
C)
voce gergale
D)
dialettismo
E)
geosinonimo
F)
«Non più giovanissimo, e con l'aria, già allora, di non esserlo mai stato, piacque [1] CHE raccontò una volta lui stesso) non tanto [2] PER CERCARE
FORTUNA in una città angosciosa di una vasta casa sul Canal Grande, [3] NELLA QUALE AVEVA VISTO una sorella molto amata».
A)
[1] dichiarativa; [2] relativa; [3] consecutiva
B)
[1] relativa; [2] consecutiva; [3] oggettiva
C)
[1] oggettiva; [2] consecutiva; [3] oggettiva
D)
[1] soggettiva; [2] finale; [3] relativa
E)
[1] causale; [2] oggettiva; [3] modale
Parafrasare il seguente
testo e riconoscere principi della testualità e fenomeni linguistici distribuiti sui vari livelli:
1.
PETRARCA, O D’ARDENTE VERTUTE
ORNATA ET CALDA
O d'ardente vertute ornata et calda alma gentil chui tante carte vergo; o sol già d'onestate intero albergo, torre
in alto valor fondata et salda;
o fiamma, o rose
sparse in dolce
falda
di viva neve, in ch'io mi specchio e tergo;
o piacer onde l'ali al bel viso ergo,
che luce sovra quanti
il sol ne scalda:

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nel Settecento
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