LETTERATURA ITALIANA A - L

Anno accademico 2022/2023 - Docente: ANDREA MANGANARO

Risultati di apprendimento attesi

Secondo i descrittori di Dublino, al termine del corso gli studenti devono acquisire:  

- la conoscenza dello svolgimento della letteratura italiana dal Duecento alla fine del  Cinquecento  attraverso la lettura diretta, il commento e l’interpretazione di testi della tradizione letteraria italiana;

 - la comprensione dei rapporti  tra forme letterarie e storia, dei diversi metodi con cui poter interpretare i testi,  dei limiti stessi dell’interpretazione, del rispetto dell’altro (il testo e le altre interpretazioni);

- la capacità di commentare e interpretare i testi proposti, e  di coniugare le conoscenze sulla letteratura italiana dal Duecento al Cinquecento con  una consapevole  autonomia di giudizio, storicamente e filologicamente fondata.

Lo studente dovrà essere  in grado di esprimere conoscenze e capacità acquisite attraverso le abilità comunicative (scritte e orali), costantemente  sollecitate durante il corso (anche mediante le prove in itinere). Esse saranno improntate a chiarezza, efficacia espressiva, rigore argomentativo, uso appropriato del linguaggio tecnico.

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Lezioni frontali

Prerequisiti richiesti

Conoscenza degli elementi fondamentali della morfosintassi, del lessico e dell’ortografia italiana;  comprensione di   testi scritti di una certa  complessità; comprensione di  enunciati orali di una certa complessità; saper  produrre un testo orale funzionale allo scopo in forma grammaticalmente corretta; saper produrre testi scritti funzionali allo scopo in forma grammaticalmente corretta; saper leggere in modo autonomo un libro; saper sintetizzare un testo; saper formulare  giudizi motivati con adeguata argomentazione.

Frequenza lezioni

Facoltativa- Fortemente consigliata

Contenuti del corso

A.     La letteratura e noi: guerra e letteratura. - L’Italia, la sua storia, la sua letteratura - Aspetti istituzionali ed epistemologici della disciplina: problematiche storiografiche, metodologie critiche, istituzioni di retorica e di metrica  (2 CFU).

B.       Storia letteraria del Duecento. –  Dante: Commedia (3 CFU).

C.      Storia letteraria del Trecento e Quattrocento – “Cornice” e novelle: Boccaccio, Decameron – Petrarca: le idee portanti e l’io lirico  (4 CFU).

D.    Storia letteraria del Cinquecento. – Machiavelli: verità effettuale e  teatro: Il Principe e la Mandragola; – Ariosto: Orlando furioso; – Tasso: Gerusalemme liberata (3 CFU)

Testi di riferimento

  1. La letteratura e noi: guerra e letteratura. - L’Italia, la sua storia, la sua letteratura - Aspetti istituzionali ed epistemologici della disciplina: problematiche storiografiche, metodologie critiche, istituzioni di retorica e di metrica. (2 CFU)

Testi:

  1. Rinaldo d’Aquino, Già mai non mi conforto; Torquato Tasso, Gerusalemme liberata, XX, 50-52 (l’insensatezza della guerra); Primo Levi, Il canto di Ulisse in Se questo è un uomo, Torino, Einaudi, 1993, pp. 98-103; A. Manganaro, Guerre, madri, corpi dei caduti. Le narrazioni polifoniche di Giovanni Verga e Svetlana Aleksievič, in Idem, La ferinità umana, la guerra, lo spatriare. Riletture verghiane, Fondazione Verga-Euno Edizioni, 2021, pp. 65-76.
  2.  F. De Sanctis, A’ miei giovani, Prolusione al Politecnico di Zurigo, in Idem, Verso il realismo, a cura di N. Borsellino, Torino, Einaudi, 1965,  pp. 5-9; Idem, Storia della letteratura italiana, a cura di N. Gallo, introd. di G. Ficara,  Torino,   Einaudi-Gallimard,  1996, pp. 3-8, 168-170, 510-514, 623-624, 812-815.
  3. C. Dionisotti, Geografia e storia della letteratura italiana, Torino, Einaudi, 1967, pp. 25-54.
  4. Elementi di critica letteraria:  R. Luperini, Dalla teoria della letteratura alla didattica, in Insegnare la letteratura oggi, Lecce, Manni, 2002, pp. 55-64;  poche pagine  scelte di B. Croce, A. Gramsci, E. Auerbach, W. Benjamin, M. Bachtin, R. Jakobson, V. Šklovskij, C. Segre (i testi, per un totale di 20  pagine,  saranno resi disponibili su Studium).
  5. P. G. Beltrami, Gli strumenti della poesia, Bologna, il Mulino, 2012: dai capitoli I-VII:  pp. 11-15, 17-23, 31-52, 63-75, 77-80, 101-110, 112-136, 140-144.
  6. Per la retorica si consultino: la scheda sulle figure retoriche disponibile su Studium; G. Lavezzi, Breve dizionario di retorica e stilistica, Roma, Carocci, 2017. 
 

Per gli autori e gli argomenti indicati nei moduli B, C, D, si richiede la conoscenza delle linee di svolgimento della letteratura italiana dalle origini   al Cinquecento incluso. Lo studente dovrà curare in particolare, con una congrua testimonianza di letture antologiche, la conoscenza almeno dei seguenti autori: Francesco d’Assisi, Jacopone da Todi, Jacopo da Lentini, Rinaldo d’Aquino, Cielo d’Alcamo, Guinizzelli, Cavalcanti, Angiolieri, Dante, Petrarca, Boccaccio, Alberti, Pulci, Poliziano, Boiardo, Sannazaro, Bembo, Castiglione, Machiavelli, Guicciardini, Ariosto, Tasso. Al momento dell’esame lo studente dovrà presentare l’elenco scritto delle letture svolte, precisando, ove l’opera non sia integrale, quali canti, quali poesie o quali prose ha scelto; a lezione e sul sito studium.unict.it sarà comunque data indicazione delle letture consigliate.

Dovranno essere approfonditi particolarmente gli argomenti trattati e i testi discussi durante le lezioni.

Per la storia della letteratura (moduli B, C, D) si consiglia lo studio di una delle seguenti opere: Alberto Casadei-Marco Santagata, Manuale di letteratura italiana medievale e moderna, Roma-Bari, Laterza;  G. Alfano, P. Italia, E. Russo, F. Tomasi, Profilo di letteratura italiana. Dalle origini a fine Ottocento, Milano, Mondadori Università 2021; Carlo Vecce, Letteratura italiana. Piccola storia, I. Dalle origini al Settecento, Napoli, Liguori.
Per la lettura approfondita dei brani antologici si consiglia di usare uno dei seguenti manuali: R. Luperini, P. Cataldi, et alii, La scrittura e l’interpretazione, Palermo, Palumbo; G. Baldi, S. Giusso et alii, Dal testo alla storia dalla storia al testo, Torino, Paravia.
 Questi manuali possono anche essere adottati per lo studio della storia letteraria e degli autori, in alternativa a quelli  di A. Casadei-M. Santagata o di C. Vecce. 

B.     Storia letteraria del Duecento. – Dante: la Commedia (3 CFU).

Testi:

1.      A. Casadei-M. Santagata, Manuale di letteratura italiana, cit., pp. 5-68 (oppure G. Alfano, P. Italia, E. Russo, F. Tomasi, Profilo di letteratura italiana, cit., pp. 3-93; oppure C. Vecce, Letteratura italiana. Piccola storia, cit., pp. 3-77).

2.       Letture antologiche di: Francesco d’Assisi, Jacopone da Todi, Jacopo da                                 Lentini, Cielo d’Alcamo, Guido Guinizzelli, Guido Cavalcanti, Cecco Angiolieri, Dante (dalla Vita nuova).

3.  Dante, Divina Commedia, diciotto   canti: Inferno: I, II, III, V, X, XIII, XV,  XXVI, XXVIII; Purgatorio: I, III, VI, XI; Paradiso: I, VI, XI,  XV, XXXIII.  Si consiglia una buona edizione commentata, integrale, dell’opera di Dante (a cura di A.M. Chiavacci Leonardi, Mondadori; a cura di U. Bosco-G. Reggio, Le Monnier; a cura di E. Pasquini e A.E. Quaglio, Garzanti; a cura di G. Inglese, Carocci). Può essere adottata anche  l’antologia La Divina Commedia. Testi Strumenti Percorsi, a cura di N. Mineo,  Palumbo.

4.     E. Auerbach, Farinata e Cavalcante, in Idem, Mimesis. Il realismo nella letteratura occidentale, Torino, Einaudi,  1979, pp. 189-221.

5.    S. Cristaldi, Seminator di scandalo e di scisma, in Idem, Verso l’Empireo, Roma-Acireale, Bonanno, 2013, in particolare pp. 11-31, 63-81. 

6.     A. Manganaro, “Dante: un sogno di armonia terrena”: gli studi danteschi di Nicolò Mineo e l’attualità di Dante, in Idem,  Significati della letteratura. Scritture e idee da Castelvetro a Timpanaro, Caltanissetta-Roma, Salvatore Sciascia, 2007  pp. 185-204.

7.      A. Manganaro, Il cono d’ombra delle  Lettere dal carcere,  in Carceri vere e d’invenzione dal tardo Cinquecento al Novecento, a cura di G. Traina e N. Zago, Acireale-Roma,  Bonanno, 2009, pp. 497-508.

8.    C. Tramontana, Carte e amanti, in Idem, Legato con amore in un volume. Forme del desiderio in Dante, Lecce, Pensa Multimedia, 2019, pp. 199-235. 


C.     Storia letteraria del Trecento e Quattrocento – “Cornice” e novelle: Boccaccio, Decameron – Petrarca: le idee portanti e l’io lirico  (4 CFU).

                  

Testi:

1.      A. Casadei-M. Santagata, Manuale di letteratura italiana, cit., pp. 69-143 (oppure G. Alfano, P. Italia, E. Russo, F. Tomasi, Profilo di letteratura italiana, cit., pp. 94-247; oppure C. Vecce, Letteratura italiana. Piccola storia, cit., pp. 81-164).

2.      Letture antologiche di: Alberti, Pulci, Poliziano, Boiardo, Sannazaro.

3.      G. Boccaccio, Decameron, a cura di A. Quondam, M. Fiorilla, G. Alfano, Milano, BUR, 2013: Proemio; Introduzione; Introduzione IV giornata;     due giornate integrali: I e VI; le seguenti altre 13 novelle: II, 5 (Andreuccio da Perugia); II, 7 (Alatiel); III, 1 (Masetto da Lamporecchio); III, 2 (Agilulf); III, 8 (Ferondo); III, 10 (Alibech); IV, 1 (Tancredi e Ghismunda); IV, 5 (Lisabetta da Messina); V, 9 (Federico degli Alberighi); IX, 3 (Calandrino pregno); X, 3 (Mitridanes e Natan); X, 9 (messer Torello); X, 10 (il marchese di Sanluzzo).

4.      A. Manganaro, Forme e storia del “genere” novella, in «Le forme e la storia», n. s. 2013, 2 (La novella), pp. 7-18.

5.      Idem, «Raccontare cento novelle raccontate nel pistelenzioso tempo», in «Le donne parimente e gli uomini tutti lodarono il novellare». Percorsi della cornice narrativa, a cura di E. Creazzo, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2021, pp. 71-84).

6.      Idem, L’«altra, che vostra fu». L’alterità nella novella di Gualtieri e Griselda (Decameron, X, 10), in «Le forme e la storia», VIII, 2015, 2 (Letteratura, alterità, dialogicità. Studi in onore di Antonio Pioletti), pp. 577-594.

7.      Idem, Riconoscere l’altro, tra Ponente e Oriente. Sulla novella di messer Torello (Decameron, X, 9), in Confini e oltre. Studi fra Oriente e Occidente per Francesca Rizzo Nervo, a cura di R. Barcellona, G. Lalomia, T. Sardella, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2020,  pp. 189-199.

8. F. Petrarca,  dai Rerum familiarum libri: Fam. XII, 10; Fam. XIII, 7;   dai Rerum senilium libri: Sen. XVII, 2; Sen. XVIII, 1 (Posteritati);    dal De remediis utriusque fortunae: Tutto è in perenne lotta; I rimedi alle passioni: ratio e voluntas;  dal Canzoniere: 1, 3, 5, 11, 22, 35, 61, 77, 90, 126, 189, 272, 287, 366; dagli Improvvisi: Solitudini;   dai Trionfi: Triumphus Cupidinis, III, vv. 1-24; 79-123 (cfr. i testi in  L. Chines, Francesco Petrarca, Bologna, Patron,   2016).

9.     L. Chines, Francesco Petrarca, Bologna, Patron, 2016: Introduzione,  pp. 11-53.   


D.     Storia letteraria del Cinquecento. – Machiavelli: verità effettuale e  teatro: Il Principe e la Mandragola; – Ariosto: Orlando furioso; – Tasso: Gerusalemme liberata     (3 CFU)

 Testi:

1.      A. Casadei-M. Santagata, Manuale di letteratura italiana, cit., pp. 147-222; (oppure G. Alfano, P. Italia, E. Russo, F. Tomasi, Profilo di letteratura italiana, cit.,, pp. 251-386; oppure C. Vecce, Letteratura italiana. Piccola storia, cit., pp. 164-241).

2.      Letture antologiche di: Bembo, Castiglione, Machiavelli, Guicciardini, Ariosto, Tasso.

3.      N. Machiavelli, Il Principe  (edizione consigliata a  cura di R. Ruggiero,  Milano, BUR, 2008): la dedica; i capitoli: I,  VI; VII, IX, XV; XVI; XVIII; XXV; XXVI; Idem, lettera a Francesco Vettori del 10 dicembre 1513; Idem,  dai Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio: libro I, cap. XII (la religione e la Chiesa); Libro III, cap. 1 (il ridursi ai princìpi);

4.      N. Machiavelli, Mandragola, a cura di P. Stoppelli, Milano, Oscar Mondadori (lettura integrale: circa 100 pp.).

5.      L. Ariosto, Orlando furioso (edizioni consigliate: Bigi, Milano, Bur, 2012; Segre, Milano, Mondadori, 2006; Caretti, Torino, Einaudi, 1992): i canti:  I; XII (Il palazzo di Atlante); XVIII (Cloridano e Medoro); XIX (Angelica e Medoro); XXIII- XXIV (La pazzia di Orlando); XXXIV (Astolfo sulla luna); LXIII  (Rinaldo e il nappo d’oro) (complessivamente circa  80 pp.)

6.       T. Tasso, dall’ Aminta: atto I, coro: O bella età de l’oro; Gerusalemme liberata (a cura di L. Caretti, Torino, Einaudi, oppure a cura di F. Tomasi, Milano, BUR-Rizzoli): canti I, IV (Concilio dei infernali; Armida nel campo cristiano); (Argante e Tancredi); VII (Erminia tra i pastori);  XII (Clorinda e Tancredi) XVI (Il giardino di Armida);  XX.

7.      A. Manganaro, Verità effettuale e ferinità umana: la Mandragola di Machiavelli e La caccia al lupo di Verga, in «Settentrione. Nuova serie», Turku (FIN), Società finlandese di lingua e cultura italiana, vol. 30, anno 2018, pp. 161-168.

8.      O. Branchina, «Sia Marganorre essempio di chi regna». Catastrofe, tirannia e misoginia nel XXXVII canto dell’«Orlando furioso», in «Griseldaonline» 20, 1 | 2021, pp. 1-16

 Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.

Per ulteriori informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle opere dell’ingegno - AIDRO).

I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca.

Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1Modulo A: La letteratura e noi: guerra e letteratura. Presentazione del corso: Obiettivi. Contenuti. A. 1
2Modulo A: Ancora su guerra e letteratura. Commento e interpretazione. F. De Sanctis, A’ miei giovani.  Presentazione del corso:  Testi di riferimento. Prove in itinere. Prova finaleA. 1, 2
3Modulo A: L’Italia, la sua storia, la sua letteratura. La storia della letteratura italiana:  De Sanctis e DionisottiA. 2, 3
4Modulo A: Elementi di critica letteraria. A. 4
5Modulo A: Elementi di critica letteraria. A. 4
6Modulo A: Istituzioni di retorica e metricaA. 5, 6
7Modulo B: Francesco d'Assisi - Jacopo da Lentini. La parafrasiB. 1, 2
8Modulo B: Cielo d'Alcamo. Il De vulgari eloquentia. Dalla Vita nova: il saluto di Beatrice, il saluto tolto, la donna schermo. B. 1, 2
9Modulo B: Il poeta innamorato. Guinizelli,  Cavalcanti. La Divina CommediaB. 2, 3
10Modulo B: Dante, CommediaB. 3, 8
11Modulo B: Dante, CommediaB. 3, 4, 7
12Modulo B: Dante, CommediaB. 3, 7
13Modulo B: Dante, CommediaB. 3
14Modulo B: Dante, CommediaB. 3 
15Modulo B: Dante, CommediaB. 3
16Modulo B: Dante, CommediaB. 3
17Modulo C: Boccaccio, Decameron: proemio, introduzione. C. 3
18Modulo C: La novella. Decameron: la "cornice"C. 4, 5
19Prova scritta in itinere sul modulo A
20Modulo C: Decameron, I, 1C. 3
21Modulo C: Decameron, I giornataC. 3
22Modulo C: Decameron, II, 5; II, 7; III, 1C. 3
23Modulo C: Decameron, III, 2; III, 8; III, 10; IV, 1C. 3
24Modulo C: Decameron, IV, 5; V, 9. La sesta giornata C. 3
25Modulo C: Decameron:  la decima giornataC. 3
26Modulo C:  Decameron: X, 10C. 3, 7
27Modulo C: Petrarca: Posteritati; De non interrumpendo per aetatem studioC. 7, 8
28Modulo C: Petrarca: Secretum, De remediis utriusque fortunae, Triumphus Cupidinis, IIIC. 7, 8
29Modulo C: Petrarca, CanzoniereC. 7, 8
30Modulo C: Petrarca, CanzoniereC. 7, 8
31Modulo C: Petrarca, CanzoniereC. 7, 8
32Modulo D: Machiavelli, Il PrincipeD. 3
33Modulo D: Machiavelli, la Mandragola e la ferinità umanaD. 4, 7
34Modulo D: Orlando furiosoD. 5, 8
35Modulo D: Gerusalemme liberataD. 6
36Prova in itinere scritta sul modulo C

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell’apprendimento. Prova in itinere

¨  Prova scritta

Due prove in itinere, scritte, sui moduli A e C, per un totale di 6 CFU. Fortemente consigliate a tutti gli studenti

Tipologia e organizzazione della prova: domande a risposta aperta, commento e interpretazione di testi.  Durata: tre ore.

 Sarà richiesta la prenotazione su Studium.

Il superamento di una prova scritta in itinere darà  diritto a non portare, all’esame conclusivo orale, le parti del programma oggetto della prova. Il non superamento della prova scritta non pregiudica affatto il superamento dell’esame finale, che però  andrà sostenuto anche sulla parte di programma oggetto della prova in itinere. La valutazione della prova in itinere sarà considerata proporzionalmente, ma non in modo rigido,  nell’esame finale. 

Modalità d’esame. Prova di fine corso

¨  Prova orale

Coloro che non hanno sostenuto o non hanno superato la prova in itinere scritta, in sede di esame finale dovranno comunque sostenere  una  prova scritta, seppur breve,  lo stesso giorno dell’esame orale.   

Per l’esame è obbligatoria la prenotazione sul sito dell’Ateneo. Chi, dopo essersi iscritto, decidesse di non presentarsi all’esame, deve togliere il proprio nome dalla lista degli iscritti all’esame.

Al momento dell’esame lo studente dovrà presentare   l’elenco scritto delle letture svolte, precisando, ove l’opera non sia integrale, quali canti, quali poesie o quali prose ha scelto.

Per la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal candidato

Esempi di domande e/o esercizi frequenti

Parafrasi e commento di versi di autori del Duecento

Parafrasi e commento di versi della Divina Commedia

Sintesi e commento di brani del Decameron

Parafrasi e commento di testi del Canzoniere di Petrarca

Sintesi e commento di brani del Principe o della Mandragola di Machiavelli

Parafrasi e commento di versi dell’Orlando furioso

Parafrasi e commento di versi della Gerusalemme liberata

Esposizione di problematiche critiche e interpretative relative alle opere studiate

Contestualizzazione storica delle opere studiate

 

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