STORIA DEL TEATRO E DELLO SPETTACOLO

Anno accademico 2016/2017 - 2° anno
Docente: Stefania RIMINI
Crediti: 9
SSD: L-ART/05 - DISCIPLINE DELLO SPETTACOLO
Modalità di erogazione: Tradizionale
Organizzazione didattica: 225 ore d'impegno totale, 171 di studio individuale, 54 di lezione frontale
Semestre:
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Obiettivi formativi

Il corso intende fornire le conoscenze di base relative alla storia del teatro (dalla classicità a oggi), con specifici riferimenti alle metodologie di lettura di un testo spettacolare. L’indagine di carattere storiografico e metodologico si alternerà all’approfondimento di particolari casi di studio, legati ad autori e opere della scena italiana contemporanea.


Prerequisiti richiesti

Nessuno


Frequenza lezioni

Facoltativa


Contenuti del corso

  1. Lineamenti di storia del teatro

    Questo modulo descrive la nascita e lo sviluppo del teatro dalle origini alla contemporaneità.

  2. Lo spettacolo: modelli di interpretazione

    Questo percorso serve a chiarire le metodologie più appropriate per la ‘lettura’ di uno spettacolo.

  3. Cercando Pina Bausch

    Focus di approfondimento sulla ripresa di Café Müller nella scena contemporanea.

  4. Shakespeare nostro contemporaneo: alcune riscritture novecentesche

    Focus di approfondimento sulla ripresa delle tragedie shakespeariane nel 900 italiano.


Testi di riferimento

A Lineamenti di storia del teatro (3 CFU)

Testo:

- R. Alonge, F. Perrelli, Storia del teatro e dello spettacolo, Torino, Utet, 2016 (pp. 300).

 

B Lo spettacolo: modellidi interpretazione (1 CFU)

Testo:

- A. Ubersfeld, Leggere lo spettacolo, Roma, Carocci, 2008 (cap. I-II-IV-VII, pp. 75 circa).

C Cercando Pina Bausch (2 CFU)

Testo:

- D. Deflorian, A. Tagliarini, Rewind, in D. Deflorian, A. Tagliarini, Trilogia dell’invisibile, Corazzano (Pisa), Titivillus, 2014, pp. 13-44.

Videoletture:

- P. Bausch, Café Müller, 1978.

- P. Almodóvar, Hable con Ella, 2002.

- W. Wenders, Pina, 2011.

- R. Zappalà, Oratorio per Eva, 2014.

Per lo studio:

- R. Palazzi, Deflorian/Tagliarini, l’immedesimazione senza personaggio, in D. Deflorian, A. Tagliarini, Trilogia dell’invisibile, Corazzano (Pisa), Titivillus, 2014, pp. 121-128;

- G. Guccini, Tra luogo «Teatro» e spazio, tra realtà e reale: i ludi metafisici di Deflorian e Tagliarini, in D. Deflorian, A. Tagliarini, Trilogia dell’invisibile, Corazzano (Pisa), Titivillus, 2014, pp. 129-141;

- A. Scarpellini, Rappresentare, malgrado tutto, in D. Deflorian, A. Tagliarini, Trilogia dell’invisibile, Corazzano (Pisa), Titivillus, 2014, pp. 143-151;

- F. Auteri, Pelle di donna. Oratorio per Eva di Roberto Zappalà, in «Arabeschi», a. IV, n. 8, 2016 (versione on line).

 

D Shakespeare nostro contemporaneo: alcune riscritture novecentesche (3 CFU)

Testi:

- W. Shakespeare, Amleto, a cura di A. Serpieri, Venezia, Marsilio, 2003;

- G. Testori, Ambleto, in Id., Opere, Milano, Bompiani, 1997, pp. 1141-1228;

- G. Testori, Post-Hamlet, Milano, Rizzoli, 1983;

- G. Testori, Amleto. Una storia per il cinema, Milano, Aragno, 2002.

Per lo studio:

- S. Rimini, Rovine di Elsinore. Gli Amleti di Giovanni Testori, Acireale-Roma, Bonanno, 2007 (pp.110).

 

N.B. Gli studenti del CdL in Scienze e lingue per la comunicazione per conseguire i 6 CFU previsti si atterranno ai moduli A, B, C.



Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1nascita, sviluppo ed evoluzione della storia del teatroAlonge, Perrelli, Storia del teatro e dello spettacolo 
2individuazione delle linee metodologiche di analisi di un testo spettacolareUbersfield, Leggere lo spettacolo 
3Pina Bausch fra drammaturgia, danza e cinemaDe Florian, Tagliavini e videolettura 
4Amleto: da Shakespera alle rivisitazioni novecentescheShakespeare, Amleto 
5Amleto: da Shakespera alle rivisitazioni novecentescheTestori, Ambleto e Post Hamlet 
6i generi e le poetiche teatraliAlonge, Perrelli 
7l'arte dell'attore nel corso del tempoAlonge, Perrelli 
8La nascita della regiaAlonge, Perrelli 

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Per la valutazione dell'esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell'accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal candidato.