STORIA DELLA LINGUA ITALIANA M - Z

Anno accademico 2020/2021 - 1° anno
Docenti: Gabriella ALFIERI e Milena Elisa ROMANO
Crediti: 9
SSD: L-FIL-LET/12 - LINGUISTICA ITALIANA
Modalità di erogazione: Tradizionale
Organizzazione didattica: 225 ore d'impegno totale, 171 di studio individuale, 54 di lezione frontale
Semestre:
ENGLISH VERSION

Obiettivi formativi

Trasmettere una conoscenza della storia linguistica italiana come storia degli usi comunicativi in relazione alla storia linguistica, socio-politica e letteraria, in prospettiva europea;

strutturare la riflessione metalinguistica sui cambiamenti nel sistema fonomorfologico, lessicale e sintattico nel passaggio dal latino all’italiano; sviluppare competenze basilari per la comprensione e la lettura linguistica dei testi; elaborare competenze di scrittura testuale.


Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Nel corso si adotterà un approccio interattivo, atto a sensibilizzare gli studenti a riconoscere e perciò applicare con piena padronanza le “regole” d’uso linguistico e testuale dell´italiano.

Nelle lezioni si costruiranno percorsi di storia linguistica esterna e interna, con esercitazioni finalizzate a trasmettere competenze metalinguistiche adeguate a una consapevole conoscenza attiva e passiva della lingua italiana.

Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato in precedenza, al fine di rispettare il programma previsto e riportato nel syllabus.


Prerequisiti richiesti

Conoscenze basilari di storia culturale, letteraria e politica italiana; Padronanza delle coordinate storico-geografiche (capacità di collocare un autore o un’opera nel secolo e nella corrente culturale di appartenenza e di situare una città o una regione nel contesto geografico).

Competenza attiva e passiva delle strutture grammaticali, lessicali e sintattiche della lingua italiana (capacità di analisi grammaticale, logica e del periodo e capacità di parafrasare).

La mancata conoscenza dei prerequisiti può pregiudicare il superamento dell’esame.

Per sopperire alla mancanza dei prerequisiti si raccomanda di frequentare i corsi zero di grammatica italiana e le attività di tutorato che si svolgeranno durante l’orario di ricevimento.


Frequenza lezioni

Facoltativa.


Contenuti del corso

Storia esterna della lingua: evoluzione dal latino parlato al volgare toscano e alla lingua italiana in tutti i livelli strutturali e in tutte le varietà d’uso, seguendo le dinamiche di italianizzazione negli usi comunicativi scritti e orali (letteratura, Chiesa, politica, burocrazia, mass media).

Storia interna della lingua: osservazione dei principali cambiamenti fonetici, morfosintattici, lessicali e semantici nel passaggio dal latino all’italiano.

Riflessione metalinguistica: relazioni tra i vari livelli del sistema linguistico e analisi di diversi tipi di testi, letterari e non.


Testi di riferimento

A. Storia esterna e storia interna della lingua italiana (5 CFU)

Testi:

- C. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, pp. 358

- P. D’Achille, Breve grammatica storica dell’italiano, Roma, Carocci, 2019, pp. 138

B. Linguistica dell’italiano (3 CFU)

Testo:

- P. D’Achille, L’italiano contemporaneo, Bologna, Il Mulino, 2019, pp. 200

C. Lingua e cultura (1 CFU)

Testo:

- V. Cannada Bartoli, Antropologia e linguistica, Roma, Carocci, 2009, pp. 116

 

Testi di riferimento per studenti che ritengano di non aver maturato i prerequisiti previsti per la disciplina, e testi di consultazione per gli studenti, ai fini delle attività previste dal corso:

  • L. Serianni, La forza delle parole, Milano, Scolastiche Bruno Mondadori, 2019.
  • M. Prandi, C. De Santis, Manuale di linguistica e di grammatica italiana, Utet 2019, pp. 576

 

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.

Per ulteriori informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle opere dell’ingegno - AIDRO).

I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca.



Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1A. Nozioni introduttive: coordinate geostoriche e terminologia di base della disciplinaC. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. 1. -  
2A. Le varietà dell’italianoC. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. 1 
3A. Gli strumenti della disciplinaC. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. 3.  
4A. La frammentazione del latino e i primi documenti in volgareC. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, capp. IV-V.  
5A. La lingua della prosa e della poesia nel Duecento. Analisi guidata di testiC. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, capp. VI-VII.  
6A. L'affermazione del fiorentino e la formazione del canone: Dante, Petrarca e Boccaccio. Analisi guidata di testiC. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. VIII-IX.  
7A. Il volgare italiano nel Quattrocento fra crisi e rinascita. Analisi guidata di testiC. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. X-XI  
8A. Il Cinquecento e la codificazione grammaticale: Bembo e la questione della lingua. Analisi guidata di testiC. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. XII-XIII.  
9A. Il Seicento: l’Accademia della Crusca e l’opposizione alla Crusca. Analisi guidata di testiC. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. XIV-XV 
10A. Il Seicento: il linguaggio scientifico, il melodramma e la letteratura dialettale. Analisi guidata di testiC. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. XIV.  
11A. Il Settecento: l’italiano e il francese nel quadro europeo. Analisi guidata di testiC. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, capp. XVI-XVII.  
12A. La lessicografia e il rinnovamento linguistico nel Settecento: scuola, giornali, teatro e melodramma. Analisi guidata di testiC. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, capp. XVI-XVII.  
13A. La riflessione sulla lingua nel primo Ottocento: purismo, classicismo e romanticismo. Analisi guidata di testiC. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. XVIII.  
14A. Manzoni e l'unificazione linguistica nazionale. Analisi guidata di testiC. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, capp. XVIII-XIX.  
15A. L'italiano post-unitario. Analisi guidata di testiC. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, capp. XVIII-XIX.  
16A. L'italiano nel Novecento: politica linguistica del fascismo. Analisi guidata di testi.C. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. XX-XXI.  
17A. La lingua letteraria nel Novecento. Analisi guidata di testi. C. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. XX-XXI.  
18A. Radio e tv: il ruolo dei mass media. C. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. XX-XXI.  
19A.La nuova questione della lingua: Pasolini, Don Milani e Gramsci L’italiano dell’uso «medio» e l’italiano del nuovo millennio.C. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. XX-XXI.  
20B. I livelli di analisi e la grammatica storicaP. D’Achille, Breve grammatica storica dell’italiano, Roma, Carocci, 2019, Introduzione. 
21A. Profilo geolinguistico dell'italianoP. D’Achille, Breve grammatica storica dell’italiano, Roma, Carocci, 2019, cap. I 
22A. Fonetica e fonologia dell'italianoP. D’Achille, Breve grammatica storica dell’italiano, Roma, Carocci, 2019, cap.I 
23A. Fonetica storica: vocalismoP. D’Achille, Breve grammatica storica dell’italiano, Roma, Carocci, 2019, cap. II 
24A. Fonetica storica: consonantismoP. D’Achille, Breve grammatica storica dell’italiano, Roma, Carocci, 2019, cap.I 
25A. Fonetica storica: accento, mutamenti prinicpali, raddoppiamento fonosintatticoP. D’Achille, Breve grammatica storica dell’italiano, Roma, Carocci, 2019, cap. II 
26A. Morfologia storica: nomi, aggettivi, numerali,articoli e pronomiP. D’Achille, Breve grammatica storica dell’italiano, Roma, Carocci, 2019, cap. III 
27A. Morfologia storica: verbo, preposizioni e avverbiP. D’Achille, Breve grammatica storica dell’italiano, Roma, Carocci, 2019, cap. III 
28A. Morfologia storica: preposizioni e avverbi, ideofoni e interiezioniP. D’Achille, Breve grammatica storica dell’italiano, Roma, Carocci, 2019, cap. III 
29A. Sintassi storica: frase semolice a sintassi del peirodoP. D’Achille, Breve grammatica storica dell’italiano, Roma, Carocci, 2019, cap. IV 
30A. Lessico e formazione delle parole: voci derivate dal laitnoP. D’Achille, Breve grammatica storica dell’italiano, Roma, Carocci, 2019, cap. V 
31A. Lessico e formazione delle parole: altre componenti dle lessico italianoP. D’Achille, Breve grammatica storica dell’italiano, Roma, Carocci, 2019, cap. V 
32A. Lessico e formazione delle parole: modalità di ocmposizione e derivazioneP. D’Achille, Breve grammatica storica dell’italiano, Roma, Carocci, 2019, cap. V 
33B. L'italiano contemporaneo: dinamiche e struttureP. D’Achille, L’italiano contemporaneo, Bologna, Il Mulino, 2019, cap. I 
34B. Tipo linguistico e caratteri dell'italianoP. D’Achille, L’italiano contemporaneo, Bologna, Il Mulino, 2019, cap. I 
35B. Onomastica: toponimi, nomi di perosna, marchionimi, deonomastica, cognomiP. D’Achille, L’italiano contemporaneo, Bologna, Il Mulino, 2019, cap. II 
36B. Lessico: definizione, dinamiche e componentiP. D’Achille, L’italiano contemporaneo, Bologna, Il Mulino, 2019, cap. III 
37B. Fonetica e fonologia: suoni, grafemi , pronuncia, sillabe, accentazione, rtmo e intonazione, dati tendenzialiP. D’Achille, L’italiano contemporaneo, Bologna, Il Mulino, 2019, cap. IV 
38B. Morfologia flessiva e lessicaleP. D’Achille, L’italiano contemporaneo, Bologna, Il Mulino, 2019, capp. V e VI 
39B. Sintassi dello scritto e del parlato: frase sepmplice, modalità dell'interrogazione, coordinazione e subordinazioneP. D’Achille, L’italiano contemporaneo, Bologna, Il Mulino, 2019, cap. VII 
40B. Le varietà di italiano parlato: italiano parlato, italiano regionale, parlato giovanile e altre varietàP. D’Achille, L’italiano contemporaneo, Bologna, Il Mulino, 2019, cap. VIII 
41B. Le varietà di italiano scritto: tipi di testo e italiano dei semicoltiP. D’Achille, L’italiano contemporaneo, Bologna, Il Mulino, 2019, cap. IX 
42B. La varietà di italiano trasmesso: parlato e scrittoP. D’Achille, L’italiano contemporaneo, Bologna, Il Mulino, 2019, cap. X 
43C. Lingua e cultura: sistema linguistico-culturale, etnograzia, traduzione, contesto situazionaleV. Cannada Bartoli, Antropologia e linguistica, Roma, Carocci, 2009, Introduzione e cap. I 
44C. Strutturalismi, il primato della linguistica, opposizione einversione sibolicaV. Cannada Bartoli, Antropologia e linguistica, Roma, Carocci, 2009, cap. II 
45C. Universalismo e contesto siotuazionale: codice e messaggio, sintassi, pratica e dinamiche sociali della comunicazioneV. Cannada Bartoli, Antropologia e linguistica, Roma, Carocci, 2009, cap. III 
46C. Usi, giochi e atti linguistici, contesto interno ed esterno, politeness e implicatureV. Cannada Bartoli, Antropologia e linguistica, Roma, Carocci, 2009, capp. IV e V 
47C. Analisi della conversazione: turni, dinamiche e condizionamenti contrstuali, epistemologia e interdisciplinarietàV. Cannada Bartoli, Antropologia e linguistica, Roma, Carocci, 2009, cap. VI 
48C. Applicazioni pratiche: analisi del racconto, interazione comunicativa della narrazioneV. Cannada Bartoli, Antropologia e linguistica, Roma, Carocci, 2009, cap. VII 

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

PROVA IN ITINERE

Regole:

Nel semestre è prevista una prova scritta in itinere sui moduli A e B.

Modalità:

la prova si articolerà in:

1) domande a risposta “chiusa” sui capp. 1-15 di Marazzini e su D’Achille, Breve grammatica storica. Le domande mireranno ad accertare la conoscenza della storia linguistica italiana come storia degli usi comunicativi e, con riferimento ai testi, la capacità di analisi per livelli linguistici (fonografemico, morfologico, semantico-lessicale e sintattico).

2) domande a risposta “chiusa” sul manuale del modulo B (definizioni di concetti o fenomeni e/o esercizi di analisi)

 

ESAME FINALE

Prova scritta: dovrà affrontare la prova scritta chi non avesse sostenuto o superato la prova in itinere (le modalità della prova sono analoghe a quelle della prova in itinere);

Prova orale: discussione della prova scritta; domande su:

Modulo A: Marazzini (capitoli 16-21) e parafrasi di testi antichi e moderni.

Modulo C: Cannada Bartoli, per intero.

 

Per la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal candidato.

La verifica dell’apprendimento potrà essere effettuata anche per via telematica, qualora le condizioni lo dovessero richiedere.


Esempi di domande e/o esercizi frequenti

ESEMPI DI DOMANDE PER L’ESAME SCRITTO

 

ESEMPI DI DOMANDA A RISPOSTA CHIUSA DAL MANUALE DI MARAZZINI (CAPP. I-XV)

  1. L’italiano è parlato oggi:
  1. in tutto il territorio della Repubblica italiana, nello stato Vaticano, nella repubblica di San Marino, nei cantoni svizzeri del Ticino e dei Grigioni, in Slovenia, in Croazia, nel principato di Monaco, nell’ex protettorato di Rodi, a Malta, in Albania e nei paesi in cui di trovano comunità di emigrati italiani.
  2. in tutto il territorio della Repubblica italiana, nello stato Vaticano, nella repubblica di Salò, nei cantoni svizzeri di Berna e dei Grigioni, in Slovacchia, in Croazia, nel principato di Monaco, nell’ex protettorato di Andorra e nell’Africa sud-orientale, a Malta, in Montenegro e nei paesi in cui di trovano comunità di emigrati italiani.
  3. in tutto il territorio della Repubblica italiana, nello stato Vaticano, nel principato di Lussemburgo, nei cantoni svizzeri di Zurigo e dei Grigioni, in Slovenia, in Croazia, nella repubblica di Andorra, nell’ex protettorato di Creta, a Malta, in Albania e nei paesi in cui di trovano comunità di emigrati italiani.
  1. La tesi “cortigiana” di Castiglione teorizzava una lingua:
    1. scritta e parlata dai gentiluomini delle corti italiane, basata sull’antico toscano ma aperta ai vari usi regionali;
    2. solo scritta dai gentiluomini delle corti italiane, basata sull’antico latino ma aperta ai vari usi regionali;
    3. solo parlata dai gentiluomini delle corti italiane, basata sull’antico lombardo ma aperta ai vari usi regionali.

  1. Individuare la corretta distribuzione per livelli di analisi dei principali tratti linguistici nel seguente testo:

Currado Gianfiglia sì come ciascuna di voi e udito e veduto puote avere, sempre della nostra città è stato nobile cittadino, liberale e magnifico, e vita cavalleresca tenendo, continuamente in cani e in uccelli s’è dilettato, le sue opere maggiori al presente lasciando stare. Il quale con un suo falcone avendo un dì presso a Peretola una gru ammazata, trovandola grassa e giovane, quella mandò ad un suo buon cuoco, il quale era chiamato Chichibio, ed era viniziano, e sì gli mandò dicendo che a cena l’arrostisse e governassela bene (Decameron di Giovanni Boccaccio, giornata VI, novella IV “Chichibio e la gru”).

 

  1. livello fonografemico: = aferesi; puote, buon, cuoco = dittongamento toscano; viniziano = chiusura delle vocali in protonia:

livello morfosintattico: voi = pronome personale da vos; il quale = pronome relativo analitico

livello semantico-lessicale: ammazata, grassa, giovane = colloquialismi; veduto: arcaismo; cavalleresca: francesismo; liberale: latinismo semantico; dilettarsi = arcaismo; opere maggiori: locuzione latineggiante

livello sintattico: governassela: legge di Tobler-Mussafia; gli mandò dicendo: costrutto arcaico; sintassi ipotattica e verbo in fine di frase alla latina

 

  1. livello fonografemico: puote, buon, cuoco = dittongamento toscano; viniziano = chiusura delle vocali in protonia; il quale = pronome relativo analitico

livello morfosintattico: = aferesi; opere maggiori: locuzione latineggiante; governassela: legge di Tobler-Mussafia; ammazata, grassa, giovane = colloquialismi

livello semantico-lessicale: veduto = arcaismo; cavalleresca: francesismo; liberale: latinismo semantico; dilettarsi = arcaismo

livello sintattico: voi = pronome personale da vos; gli mandò dicendo: costrutto arcaico; sintassi ipotattica e verbo in fine di frase alla latina

 

  1. livello fonografemico: voi = pronome personale da vos; cavalleresca: francesismo; il quale = pronome relativo analitico

livello morfosintattico: puote, buon, cuoco = dittongamento toscano; veduto: arcaismo; gli mandò dicendo: costrutto arcaico;

livello semantico-lessicale: liberale: latinismo semantico; opere maggiori = locuzione latineggiante; ammazata, grassa, giovane = colloquialismi

livello sintattico: governassela: legge di Tobler-Mussafia; sintassi ipotattica; verbo in fine di frase alla latina

ESEMPI DI DOMANDA A RISPOSTA CHIUSA DAL MANUALE DI D’ACHILLE, Breve grammatica storica dell’italiano

  1. Il monottongamento di AE in italiano ha dato:
    1. [e] in sillaba libera, [ɛ] in sillaba implicata;
    2. dittongo [jɛ] in sillaba libera, [ɛ] in sillaba implicata;
    3. dittongo [jɛ] in sillaba libera, [e] in sillaba implicata;
    4. [ɛ] in sillaba libera, [e] in sillaba implicata

 

ESEMPI DI DOMANDA A RISPOSTA CHIUSA DAL MANUALE DI D’ACHILLE, L’italiano contemporaneo

  1. Le semiconsonanti sono:
  1. la i e la e che entrano nei dittonghi e che vengono pronunciate in una maniera intermedia tra una vocale e una consonante.
  2. la i e la u che si appoggiano ad altre vocali ma che non creano dittongo;
  3. la i e la u che entrano nei dittonghi e che vengono pronunciate in una maniera intermedia tra una vocale e una consonante.

  1. Quale dei gruppi di fenomeni sotto indicati rientra fra i tratti individuati da Sabatini come caratteristici dell’italiano dell’uso medio?
  1. che polivalente, scambi tra l’ausiliare essere e avere; sistema delle congiunzioni ridotto; aumento dei forestierismi; presente pro futuro; prevalenza di quale su che in funzione di aggettivo interrogativo.
  2. neutralizzazione dell’opposizione e aperta/ e chiusa, o aperta/ o chiusa; impiego di gli come forma dativale femminile, unione di questo/quello a qui/lì/là; formazioni analogiche del comparativo e del superlativo.
  3. concordanza a senso con nomi collettivi; alternanza passato prossimo-passato remoto; alternanza tra che/cosa/che cosa come pronomi interrogativi; impiego di gli come forma dativale femminile.

 

ESEMPI DI ESERCIZI RELATIVI ALLE COMPETENZE METALINGUISTICHE

 

  1. Nella frase «Quando sarai grande, capirai meglio queste cose», quando è:

A. pronome interrogativo

B. sostantivo

C. congiunzione

D. avverbio

 

  1. Leggere il brano e rispondere alla domanda

Tutte non ci possono essere, zio Crocifisso; voi lo sapete quel che ci vuole a far cento lire. Ma «meglio poco che nulla» e «chi dà acconto non è cattivo pagatore». Ora viene l'estate, e coll'aiuto di Dio pagheremo ogni cosa.

Nell’espressione «meglio poco che nulla», POCO è:

A. pronome indefinito

B. aggettivo qualificativo

C. avverbio

D. congiunzione

 

  1. ANALISI DEL PERIODO

Nel testo che segue alcune subordinate sono contrassegnate da un numero ed evidenziate in MAIUSCOLO. Individuare quale sequenza propone la corretta classificazione delle subordinate.

Ma io sentivo ora un dispetto tanto maggiore, [1] IN QUANTO MI PAREVA [2] DI NON ESSER VESTITO MALE. Non ero in marsina, è vero, ma avevo un abito nero, da lutto, decentissimo. E poi, [3] SE QUEL TEDESCACCIO IN PRIMA AVEVA POTUTO PRENDERMI PER UN BABBEO, tanto [4] CHE S’ERA ARRAFFATO IL MIO DENARO, come mai adesso costui mi prendeva per un mariuolo?

  1. [1] subordinata causale esplicita [2] subordinata soggettiva implicita; [3] subordinata ipotetica esplicita; [4] subordinata consecutiva esplicita.
  2. [1] subordinata temporale esplicita [2] subordinata oggettiva implicita; [3] subordinata ipotetica esplicita; [4] subordinata causale esplicita.
  3. [1] subordinata soggettiva esplicita; [2] subordinata dichiarativa implicita; [3] subordinata finale implicita; [4] subordinata temporale implicita.
  4. [1] subordinata modale esplicita; [2] subordinata modale implicita; [3] subordinata consecutiva implicita; [4] subordinata effettuativa implicita.

 

ESEMPI DI DOMANDE PER L’ESAME ORALE

 

ESEMPIO DI TESTO DA PARAFRASARE

Era un correre a precipizio nel palazzo smantellato; donne che portavano acqua; ragazzi che si rincorrevano schiamazzando in mezzo a quella confusione, come fosse una festa; curiosi che girandolavano a bocca aperta, strappando i brandelli di stoffa che pendevano ancora dalle pareti, toccando gli intagli degli stipiti, vociando per udir l'eco degli stanzoni vuoti, levando il naso in aria ad osservare le dorature degli stucchi, e i ritratti di famiglia: tutti quei Trao affumicati che sembravano sgranare gli occhi al vedere tanta marmaglia in casa loro. Un va e vieni che faceva ballare il pavimento.

(Verga, Mastro Don Gesualdo, Cap. I, parte prima)

 

ESEMPI DI DOMANDE DAL MANUALE DI MARAZZINI (CAPP. XVI-XXI)

  1. Diffusione e uso del francese nel Settecento.
  2. La lingua letteraria nel Novecento.

 

ESEMPI DI DOMANDE DAL MANUALE DI CANNADA BARTOLI

  1. L’analisi della conversazione.