STORIA E GRAMMATICA DELLA LINGUA ITALIANA

Anno accademico 2018/2019 - 1° anno - Curriculum Classico e Curriculum Moderno
Docente: Gabriella ALFIERI
Crediti: 9
SSD: L-FIL-LET/12 - LINGUISTICA ITALIANA
Modalità di erogazione: Tradizionale
Organizzazione didattica: 225 ore d'impegno totale, 171 di studio individuale, 54 di lezione frontale
Semestre:
ENGLISH VERSION

Obiettivi formativi

Evidenziare l’interdipendenza tra storia linguistica, socio-politica e letteraria, con particolare attenzione al caso italiano; stimolare la coscienza e la riflessione metalinguistica rispetto al passato e al presente; sviluppare competenze culturali e tecniche basilari per la lettura linguistica dei testi; elaborare competenze di scrittura testuale e di comprensione del testo.


Prerequisiti richiesti

Conoscenze di base di storia culturale, letteraria e politica italiana.

Competenza attiva e passiva delle strutture grammaticali, lessicali e sintattiche della lingua italiana e conoscenza riflessa dei suoi usi comunicativi.


Frequenza lezioni

Facoltativa


Contenuti del corso

Storia esterna della lingua: evoluzione dal latino parlato al volgare toscano e alla lingua italiana in tutti i livelli strutturali e in tutte le varietà d’uso, seguendo le dinamiche di italianizzazione negli usi comunicativi scritti e orali (letteratura, Chiesa, politica, burocrazia, mass media). Storia interna della lingua: osservazione dei principali cambiamenti fonetici, morfosintattici, lessicali e semantici nel passaggio dal latino all’italiano. Grammatica: relazioni tra i vari livelli del sistema linguistico e analisi di diversi tipi di testi, letterari e non.


Testi di riferimento

A. Storia interna ed esterna della lingua italiana (4 CFU)

Testi:

- S. Morgana, Breve storia della lingua italiana, Roma, Carocci, 2018 (ristampa dell’ed. 2009), pp. 144

B. Grammatica e testualità dell’italiano contemporaneo (5 CFU).

Testi:

- C. Giovanardi, E. De Roberto, L’italiano; strutture, comunicazione, testi, Mylab Edizioni, 2018, pp. 354

- G. Alfieri, Antologia di testi (dispensa scaricabile dal sito “STUDIUM”).

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.

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I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca.



Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1A. Nozioni introduttive: coordinate geostoriche e terminologia di base della disciplinaMorgana S., Breve storia della lingua italiana, introduzione, pp. 7-15. 
2A. La frammentazione del latino e i primi documenti in volgareMorgana S., Breve storia della lingua italiana, cap. 1, pp. 16-22 
3A. La lingua della prosa e della poesia nel DuecentoMorgana S., Breve storia della lingua italiana, cap. 1, pp. 22-31 
4A. L'affermazione del fiorentino e la formazione del canone: Dante, Petrarca e Boccaccio. Analisi guidata di testiMorgana S., Breve storia della lingua italiana, cap. 1, pp. 31-38 e dispensa. 
5A. Il volgare italiano nel Quattrocento fra crisi e rinascitaMorgana S., Breve storia della lingua italiana, cap. 2, pp. 39-44 
6A. La codificazione grammaticale: Bembo e la questione della lingua. Analisi guidata di testiMorgana S., Breve storia della lingua italiana, cap. 2, pp. 44-54. Dispensa 
7A. L'Accademia della Crusca Morgana S., Breve storia della lingua italiana, cap. 2, pp. 54-59 
8A. Scritture ''regionali'' e semicolte fra Cinquecento e SeicentoMorgana S., Breve storia della lingua italiana, cap. 2, pp. 59-62 
9A. La letteratura ''rusticale'': uso letterario del dialettoMorgana S., Breve storia della lingua italiana, cap. 2, pp. 62-63 
10A. Influsso francese e iberico nel Cinquecento e nel Seicento. Morgana S., Breve storia della lingua italiana, cap. 2, pp. 63-65 
11A. La lessicografia e il rinnovamento linguistico nel Settecento: scuola, giornali, teatro e melodramma. Morgana S., Breve storia della lingua italiana, cap. 3, pp. 66-80 
12A. La riflessione sulla lingua nel primo Ottocento: purismo, classicismo e romanticismoMorgana S., Breve storia della lingua italiana, cap. 3, pp. 80-82. 
13A. Manzoni e l'unificazione linguistica nazionale Morgana S., Breve storia della lingua italiana, cap. 4, pp. 83-86.  
14A. L'italiano post-unitarioMorgana S., Breve storia della lingua italiana, cap. 4, pp. 86-98. 
15A. Radio e tv: il ruolo dei mass mediaMorgana S., Breve storia della lingua italiana, cap. 4, pp. 98-100. 
16A. L'italiano nel Novecento: nuove questioni linguisticheMorgana S., Breve storia della lingua italiana, cap. 4, pp. 103-114 
17A. La lingua poetica novecentesca Morgana S., Breve storia della lingua italiana, cap. 5, pp. 115-120 
18A. La lingua della prosa nel NovecentoMorgana S., Breve storia della lingua italiana, cap. 5, pp. 120-129 
19B. Norma, standard e variazioneGiovanardi C., De Roberto E., L’italiano; strutture, comunicazione, testi, cap. 1, pp. 1-4 
20B. Il repertorio di varietà: dialetti e minoranze, italiano regionale, italiano dell’uso medioGiovanardi C., De Roberto E., L’italiano; strutture, comunicazione, testi, cap. 1, pp. 5-16 
21B. Fonologia, grafia, ortografia e segni paragrafematiciGiovanardi C., De Roberto E., L’italiano; strutture, comunicazione, testi, cap. 2 
22B. Morfologia: morfemi, allomorfi e tipi di lingue; articolo, aggettivo e articolo; pronomi (egli e lui); clitici; sistema verbale (tipi di verbi; tempi e modi; diatesi; aspetto)Giovanardi C., De Roberto E., L’italiano; strutture, comunicazione, testi, cap. 3 
23B. Lessico e formazione delle parole: dialettismi, regionalismi; geosinonimi; fraseologia (polirematiche e collocazioni); derivazioni; composizioni; abbreviazioni e tamponamenti di paroleGiovanardi C., De Roberto E., L’italiano; strutture, comunicazione, testi, cap. 4 
24B. Sintassi: sintagma, frase, complementi, frase semplice e frase complessa (tipi di frase; implicite ed esplicite; coordinate e subordinate), incidentali, concordanza dei tempiGiovanardi C., De Roberto E., L’italiano; strutture, comunicazione, testi, cap. 5 
25B. Testualità (testo e principi costitutivi; anafora e catafora; deissi; progressione tematica; frasi marcate; presupposizioni e impliciti)Giovanardi C., De Roberto E., L’italiano; strutture, comunicazione, testi, cap. 6 
26B. L’atto comunicativo e i suoi protagonisti: scrittori e scriventiGiovanardi C., De Roberto E., L’italiano; strutture, comunicazione, testi, cap. 7 
27B. Voce, scrittura, immagine: tipologie di parlato e sistema interpuntivoGiovanardi C., De Roberto E., L’italiano; strutture, comunicazione, testi, cap. 8 
28B. Le funzioni cognitivo-discorsive e la tipologia testuale: narrare e descrivere; informare; argomentare e tipi di argomentiGiovanardi C., De Roberto E., L’italiano; strutture, comunicazione, testi, cap. 9 
29B. Testi specialistici: manuali, divulgazioni e articoli di giornaleGiovanardi C., De Roberto E., L’italiano; strutture, comunicazione, testi, cap. 10 
30B. Testi letterari: prosa, prosimetro e poesia; teatroGiovanardi C., De Roberto E., L’italiano; strutture, comunicazione, testi, cap. 11 
31B. Scrittura testuale a scuola e all’università: riassunto, parafrasi, tema, relazione, saggio breve, tesi, abstractGiovanardi C., De Roberto E., L’italiano; strutture, comunicazione, testi, cap. 12 

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Regole:

L'esame è suddiviso in una prova scritta e in una prova orale.

La prova scritta riguarderà il modulo B e i testi compresi nell'antologia pubblicata su Studium.

La prova scritta sarà articolata in: 1) domande aperte e domande a risposta multipla sul modulo B; 2) domande inerenti all'analisi di parti dei testi compresi nell'antologia pubblicata su Studium; l'analisi consisterà in:

a) parafrasi;

b) riconoscimento e descrizione dei principali fenomeni linguistici (es. dittongamento, assimilazione, anafonesi ecc.)

c) individuazione delle tendenze linguistiche dominanti (es. usi lessicali, usi sintattici ecc.).

La prova orale prevederà:

a) discussione della prova scritta;

b) domande sul modulo A

Prova in itinere

È prevista una prova in itinere scritta nel semestre, da sostenere, salvo imprevisti, il 15 dicembre 2018.

La prova verterà sul modulo B e sull'antologia di testi

(Per le modalità cfr. le indicazioni fornite per la prova scritta)

Chi decidesse di non sostenere o chi non dovesse superare la prova in itinere sosterrà l'esame scritto durante gli appelli ufficiali della disciplina.

Modalità:

Per la valutazione dell’esame si terrà conto dei seguenti parametri:

  • capacità di analisi grammaticale, logica e del periodo;
  • padronanza dei contenuti e degli strumenti concettuali;
  • dominio delle competenze linguistiche;
  • capacità di riflessione metalinguistica;
  • accuratezza linguistica (in particolare, proprietà lessicale e morfosintattica);
  • capacità argomentativa.

Esempi di domande e/o esercizi frequenti

Esempio di domanda su un testo compreso in antologia

 

1) Identificare il seguente testo, definirne la tipologia, parafrasarlo, descriverne la situazione comunicativa e i principali tratti linguistici:

«O frati», dissi, «che per cento milia

perigli siete giunti a l’occidente,

a questa tanto picciola vigilia

de’ nostri sensi ch’è del rimanente

non vogliate negar l’esperienza,

di retro al sol, del mondo senza gente.

Parafrasi: ……………………………………………………………………………………………...

Fenomeni linguistici: ..........................................................................................

Tendenze linguisiiche …………………………………………………………

livello lessicale

livello sintattico

DOMANDE A RISPOSTA CHIUSA

1) L’alterazione è:

  1. un particolare tipo di suffissazione, con la quale il significato di base muta nella sua sostanza soltanto per alcuni particolari aspetti, che non concernono le dimensioni e le quantità del referente, e/o i relativi modi con cui esso è considerato dal parlante;
  2. un particolare tipo di derivazione, cgon la quale il significato referenziale muta nella sua sostanza per alcuni particolari aspetti, concernenti le relazioni e le qualità del referente, e/o i relativi modi con cui esso è considerato dal parlante;
  3. un particolare tipo di suffissazione, con la quale il significato di base non muta nella sua sostanza, ma soltanto per alcuni particolari aspetti, concernenti le dimensioni e le qualità del referente, e/o i relativi modi con cui esso è considerato dal parlante.

2) L’assimilazione si verifica:

  1. quando si ha un’inversione di due fonemi contigui, che si verifica talvolta in presenza di /l/ e /r/.
  2. quando una vocale o una consonante si adatta o diventa identica a un’altra vocale o consonante che la precede o che la segue.
  3. quando si verifica il passaggio da un suono progressivo latino a un suono regressivo in italiano.

DOMANDE A RISPOSTA APERTA

3) Definire in non più di quattro righe la differenza tra frase semplice e frase complessa

4) Definire in non più di quattro righe la differenza tra anafora e catafora