Incontro con la scrittrice italo-americana Giovanna Miceli Jeffries 23 maggio 2023

Martedì 23 maggio 2023 alle ore 10 nell'Aula magna V. La Rosa di Palazzo Ingrassia, la scrittrice italo-americana Giovanna Miceli Jeffries discuterà con studenti e studiosi della sua esperienza di hyphenated writer. 

Giovanna Miceli Jeffries, nata a Ribera in provincia di Agrigento, è emigrata presto in America, dapprima in Canada e successivamente negli Stati Uniti, dove ha conseguito un Ph.D. in Lingua e letteratura italiana presso la Rutgers University con una tesi sulla rappresentazione del lavoro nella narrativa di Italo Svevo. Ha insegnato a lungo lingua e cultura italiana presso le Università di Madison e di Milwaukee nel Wisconsin. Nel corso della sua carriera accademica ha pubblicato saggi su Svevo, Buzzati. Volponi, Vittorini e ha scritto, fra le altre, su Sibilla Aleramo, Maria Messina, Gianna Manzini, Clara Sereni (di cui insieme a Susan Briziarelli ha tradotto in inglese Casalinghitudine), nonché sulle pratiche culturali delle femministe italiane (in particolare, nel volume da lei curato Feminine Feminists. Cultural Practices in Italy, University of Minnesota Press, 1994). Dal 1985 pubblica racconti, romanzi e mémoirs in italiano e inglese su riviste e più recentemente in volume (Keeping House. A Novel in Recipes. SUNY Press, 2005; Bitter Trades. A Memoir. Legas, 2018; Mondo nuovo. Rubbettino, 2022).

Le radici non sanno affondare (Villaggio Maori Edizioni, 2023) raccoglie in una prosa fluida e di grande leggibilità, malgrado le repentine commutazioni di codice fra italiano, inglese e siciliano, una serie di racconti che si leggono come capitoli di un romanzo e sono incastonati entro una cornice spazio-temporale dove al ritmo della sintassi corrisponde quello della memoria: una memoria biografica, autobiografica, di luoghi, fatti, personaggi che in vario modo e a vario titolo risultano essere, in primo luogo, migranti. In un serrato dialogo fra passato e presente, in transito fra le due sponde dell'oceano, i motivi del rapporto fra cultura contadina e modernità cosmopolita, delle difficoltà dell'adolescenza e delle responsabilità della vita adulta attraversano come un filo rosso i racconti al cui centro si pone la questione decisiva dell'identità femminile sospesa fra terre-madri immaginarie. Di questo e di altro discuterà l'autrice con i docenti del Dipartimento di Scienze Umanistiche, Manuela D'Amore (Letteratura inglese) e Salvatore Marano (Letteratura anglo-americana) nell'incontro di martedì 23 maggio. L'ingresso è libero.


Data di pubblicazione: 22/05/2023

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